Annunciazione (Lorenzo Lotto)
Lorenzo Lotto, Annunciazione (1532 ca.), olio su tela | |
Annunciazione | |
Opera d'arte | |
Stato | |
Regione | Marche |
Regione ecclesiastica | Marche |
Provincia | Macerata |
Comune | |
Diocesi | Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia |
Ubicazione specifica | Musei Civici |
Uso liturgico | nessuno |
Comune di provenienza | Recanati |
Luogo di provenienza | Oratorio di Santa Maria dei Mercanti |
Oggetto | dipinto |
Soggetto | San Gabriele arcangelo annuncia a Maria la nascita di Gesù |
Datazione | 1532 ca. |
Autore |
Lorenzo Lotto |
Materia e tecnica | olio su tela |
Misure | h. 166 cm; l. 114 cm |
Note opera firmata | |
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L'Annunciazione è un dipinto, eseguito nel 1532 circa, ad olio su tela, da Lorenzo Lotto (1480 - 1557), proveniente dall'Oratorio di Santa Maria dei Mercanti a Recanati (Macerata) e conservato nei Musei Civici che hanno sede presso la Villa Colloredo Mels nella città marchigiana.
Descrizione
Il dipinto è ambientato nella camera da letto della Madonna, che presenta una loggia aperta su un giardino (hortus conclusus); nella scena compaiono:
- Maria Vergine è presentata nel momento del turbamento (conturbatio), impaurita dal sopraggiungere dell'angelo e dalle sue parole, colta alla sprovvista nella quiete domestica. La Madonna è resa, con una certa spregiudicatezza compositiva, si volge verso lo spettatore, dando le spalle all'annuncio, e solleva le mani sorpresa, infossando la testa tra le spalle con un'espressione tra l'umile, il turbato e il succube.
- San Gabriele arcangelo, con i capelli ancora sollevati dal vento e il giglio in mano, s'inginocchia devotamente e si rivolge a Maria con uno sguardo concentrato, indicando con un gesto perentorio il "mandante" della sua missione.
- Dio Padre, sembra quasi tuffarsi verso la Madonna.
Particolarmente dettagliata è la descrizione della scena, di matrice nordica, come il letto a baldacchino, la piccola finestra con i vetri piombati, la mensola con la piccola natura morta (alcuni libri, un candelabro e un calamaio), l'appendiabiti, la clessidra appoggiata sullo sgabello, l'inginocchiatoio, ma soprattutto il sorprendente particolare:
- Gatto che fugge con la schiena inarcata, è un dettaglio realistico, ma anche un richiamo simbolico al male che fugge di fronte alla rivelazione della potenza di Dio; infatti, quest'animale nel Medioevo e nel Rinascimento era caricato di valori negativi, associato alle streghe ed al demonio.
Iscrizione
L'iscrizione con la firma dell'artista è posta sulla fronte della pedana, sopra alla quale si trova la Madonna:
« | L. Lotus » |
Notizie storico-critiche
L'opera potrebbe risalire al periodo veneziano dell'artista, quando Lorenzo Lotto pur risiedendo nella città veneta, tra il 1525 e il 1549, aveva in ogni modo frequenti contatti con l'area marchigiana, alla quale fu riservata molta parte della sua produzione di questi anni.
La prima notizia certa sull'opera risale al 1601 e fa pensare che i committenti originari siano i membri della Confraternita dei Mercanti di Recanati.
Bibliografia | |
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