Sede titolare di Cirro

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Sede titolare di Cirro
Sede arcivescovile titolare
Archidioecesis Cyrrhensis
Patriarcato di Antiochia
Arcidiocesi di Cirro.jpg
Mappa della diocesi civile d'Oriente (V secolo)
Sede vacante
Istituita: XVIII secolo
Stato bandiera Turchia
Località: Cirro
Diocesi soppressa di Cirro
Eretta: ?
Soppressa: ?
Collegamenti esterni
Dati online ( ch)
Collegamenti interni
Tutte le sedi titolari

La sede titolare di Cirro (in latino: Archidioecesis Cyrrhensis) è una sede soppressa della Chiesa cattolica.

Storia

Cirro, (Cyrus, Cyrrhus) in Siria, le cui rovine si trovano nei pressi di Kilis nell'odierna Turchia, è un'antica sede metropolitana autocefala della provincia romana della Siria Eufratense nella diocesi civile d'Oriente e nel patriarcato di Antiochia.

La città fu fondata da giudei reduci di Babilonia, che le diedero questo nome in onore di Ciro il Grande che aveva donato la libertà al popolo ebraico.[1]

Inizialmente suffraganea dell'arcidiocesi di Gerapoli, dopo il VI secolo fu elevata al rango di sede metropolitana autocefala senza suffraganee, come attestato da una Notitia Episcopatuum del X secolo, che ne riprende una precedente del VI secolo.[2]

Nelle immediate vicinanze di Cirro morirono i Santi Cosma e Damiano i cui corpi, dopo il martirio (avvenuto nel 283), vennero riportati nella città e custoditi in quella che più tardi diverrà una basilica. A seguito di questo avvenimento alla città di Cirro venne dato il nome di Civitas sanctorum (città dei santi), toponimo che tuttavia cadde in disuso. Il vescovo di Cirro, Teodoreto († 458), parla di una basilica in loro onore presente nella sua città e della divisione delle loro reliquie, inviate alle numerose chiese già sorte in loro onore (a Gerusalemme, in Egitto, in Mesopotamia).

Altri vescovi noti di Cirro sono: Siricio, che prese parte al concilio di Nicea del 325; Abgar (latinizzato in Augaro), vescovo ariano che prese parte al concilio di Seleucia (359); Asterio, altro vescovo ariano, è menzionato da Teodoreto all'epoca dell'imperatore Valente; sempre sotto questo imperatore è noto il vescovo Isidoro; nel 476 il vescovo Giovanni tenne un sinodo contro il patriarca monofisita di Antiochia Pietro Fullo; alla fine del V secolo la sede era occupata da un vescovo nestoriano, Sergio I; mentre nel 518 Sergio II, vescovo giacobita, fu deposto da un decreto dell'imperatore Giustino I.

La conquista araba della regione (prima metà del VII secolo) mise in fuga tutti i funzionari bizantini, vescovi compresi. Tuttavia, la comunità cristiana non scomparve: le fonti documentano la presenza di una serie di metropoliti giacobiti tra il IX e l'XI secolo.[3]

Oggi Cirro sopravvive come sede arcivescovile titolare. La sede ebbe degli arcivescovi in partibus infidelium a partire dal 1700 ed è sede vacante dal 22 novembre 1966, quando mons. José Rafael Pulido Méndez (Ch) fu nominato arcivescovo di Mérida.

Cronotassi dei vescovi greci

Cronotassi degli arcivescovi titolari

Note
  1. Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, Venezia 1842, vol. 13 p. 202 ss. online.
  2. Echos d'Orient X, 1907, p. 94 e 144-145.
  3. Revue de l'Orient chrétien, 6 (1901), p. 194.
Bibliografia
Collegamenti esterni