Ignazio Nasalli
Ignazio Nasalli Cardinale | |
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Salvatore Marroni, incisione, ritratto di Ignazio Nasalli, corredata dal testo: Ignatius Nasalli Varmensis Archiepiscopus Cijri Presbiter Cardinalis Tituli S. Agnetis Extramoenia creatus a S. M. Leone XII, in consistorio secreto habito in P. A. Vaticano Die 25. Junij 1827 | |
Età alla morte | 81 anni |
Nascita | Parma 7 ottobre 1750 |
Morte | Roma 2 dicembre 1831 |
Sepoltura | Basilica di Sant'Agnese fuori le Mura (Roma) |
Ordinazione presbiterale | 24 settembre 1774 |
Nominato arcivescovo | 17 dicembre 1819 papa Pio VII |
Consacrazione vescovile | Chiesa di Santa Maria della Concezione in Campo Marzio (Roma), 19 dicembre 1819 dal card. patriarca Giulio Maria della Somaglia |
Creato Cardinale |
25 giugno 1827 da Leone XII (vedi) |
Cardinale per | 4 anni, 5 mesi e 7 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Ignazio Nasalli anche Nasalli-Ratti o Nasalli-Rocca (Parma, 7 ottobre 1750; † Roma, 2 dicembre 1831) è stato un cardinale, arcivescovo e nunzio apostolico italiano.
Cenni biografici
Nacque a Parma ed era il quarto dei sette figli del conte Girolamo Nasalli, di famiglia patrizia, e di Giulia nata Ratti, nipote di Andrea Ratti (Ch), arcivescovo della sede titolare di Adrianopoli di Emimonto. Gli altri fratelli furono Matilde, Antonia, Maria Luigia, Maria Luigia, Giuseppe, canonico del Duomo di Parma, Andrea e Gaetano, professore all'Università di Parma, consigliere di Stato e governatore di Piacenza. Fu prozio del cardinale Giovanni Battista Nasalli Rocca di Corneliano e prozio del cardinale Mario Nasalli Rocca di Corneliano.
Formazione e ministero pastorale
Seguendo la sua vocazione avrebbe voluto entrare nella Compagnia di Gesù, ma con la soppressione della congregazione con papa Clemente XIV, decise di entrare nel clero secolare. Studiò all'università di Parma dove conseguì il dottorato in teologia il 6 luglio 1774. Il 24 settembre seguente ricevette l'ordinazione sacerdotale e decise di intraprendere l'attività curiale. Proseguì gli studi a Roma presso la Pontificia Accademia Ecclesiastica dal 1775 al 1778.
Nel 1789 divenne canonico della cattedrale di Ravenna. Subito dopo l'elezione di Pio VII nel conclave veneziano del 1800 questi lo volle suo prelato domestico. Nel 1804 accompagnò il pontefice a Parigi per l'incoronazione di Napoleone Bonaparte, dove officiò come suddiacono apostolico nella messa di incoronazione il 2 dicembre.
Si ritirò a Parma durante l'occupazione francese di Roma e la prigionia di Pio VII in Francia. Con la restaurazione del governo pontificio a Roma, fu incaricato dalla duchessa di Parma Maria Luisa d'Asburgo-Lorena di rappresentare gli affari del ducato dinanzi alla Santa Sede e preparò una bozza di concordato. Fu nominato luogotenente civile del tribunale del vicariato di Roma il 9 marzo 1816, entrò nella prelatura romana come referendario dei tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia il 14 marzo di quell'anno e il 23 marzo 1817 fu nominato relatore della congregazione dell'immunità ecclesiastica.
Ministero episcopale
Nel 1819 fu preconizzato come nunzio apostolico ed eletto arcivescovo della sede titolare di Cirro. Fu consacrato il 19 dicembre nella chiesa di Santa Maria della Concezione in Campo Marzio, dal cardinale Giulio Maria della Somaglia, assistito da mons. Candido Maria Frattinini (Ch), arcivescovo titolare di Filippi, vicegerente di Roma e da mons. Giovanni Francesco Falzacappa, allora arcivescovo titolare di Atene e segretario della congregazione del concilio.
Nel 1820 fu inviato come nunzio presso la Confederazione Elvetica; soggiornò a Lucerna solo per un breve periodo dal maggio 1820 all'agosto 1823. In Svizzera creò i presupposti per la fondazione della diocesi di San Gallo nel 1823, che su sua iniziativa fu legata in unione personale alla diocesi di Coira fino al 1836.[1] A Lucerna fino al 1827 rimase mons. Tommaso Pasquale Gizzi, incaricato d'affari pontificio e in seguito per circa un anno con l'incarico di internunzio.
Nasalli fu in missione speciale a Bruxelles dove rimase sino al 1827 con il cardinale Bartolomeo Mauro Cappellari, futuro papa Gregorio XVI, dove la Santa Sede stipulò un nuovo concordato con il sovrano del Regno Unito dei Paesi Bassi e granduca del Lussemburgo, Guglielmo I, che rivedeva completamente gli accordi forzosamente sottoscritti da Pio VII con l'imperatore Napoleone nel 1807. La gestione dei preliminari e i risultati della trattativa, sottoscritta in Roma il 18 giugno 1827, furono talmente positivi da spingere Leone XII a inserire il nome del nunzio della Confederazione Elvetica nella lista delle promozioni cardinalizie del concistoro celebrato qualche giorno dopo, il 25 giugno.
Cardinalato
Ricevette il cappello rosso il 5 luglio 1827 e il 17 settembre seguente prese possesso de Titolo cardinalizio di sant'Agnese fuori le mura. Fu ascritto alle congregazioni per i Vescovi e Regolari, dell'Indice, per le Indulgenze e le Sacre Reliquie e lauretana. Partecipò al conclave del 1829 che elesse papa Pio VIII e al successivo conclave del 1831 che vide l'elezione di Gregorio XVI.
Morte
Morì a Roma il 2 dicembre 1831. I funerali si tennero nella chiesa di san Marcello al Corso, celebrati dal cardinale Benedetto Barberini. Fu sepolto nella chiesa del suo titolo.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santorio
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Marcantonio Colonna juniore
- Cardinale Hyacinthe Sigismond Gerdil
- Cardinale Giulio Maria della Somaglia
- Cardinale Ignazio Nasalli-Ratti
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Cirro | Successore: | |
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John Wallace (Ch) | 17 dicembre 1819 - 25 giugno 1827 | Ludovico Martini (Ch), O.C.D. |
Predecessore: | Nunzio apostolico in Svizzera | Successore: | |
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Vincenzo Macchi | 21 gennaio 1820 - 25 giugno 1827 | Pietro Ostini |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Sant'Agnese fuori le mura | Successore: | |
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Dionisio Bardaxí y Azara | 17 settembre 1827 - 2 dicembre 1831 | Filippo Giudice Caracciolo, C.O. |
Note | |
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Bibliografia | |
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- Vescovi di Cirro
- Nunzi apostolici per la Svizzera
- Cardinali presbiteri di Sant'Agnese fuori le mura
- Presbiteri ordinati nel 1774
- Presbiteri italiani
- Presbiteri del XVIII secolo
- Italiani del XVIII secolo
- Presbiteri per nome
- Presbiteri italiani del XIX secolo
- Italiani del XIX secolo
- Presbiteri del XIX secolo
- Vescovi consacrati nel 1819
- Vescovi italiani del XIX secolo
- Vescovi del XIX secolo
- Vescovi per nome
- Vescovi consacrati da Giulio Maria della Somaglia
- Concistoro 25 giugno 1827
- Cardinali italiani del XIX secolo
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