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Giuseppe Pizzardo (Savona, 13 luglio 1877; † Roma, 1º agosto 1970) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.
Biografia
Formazione e ministero sacerdotale
Giuseppe Pizzardo nacque il 13 luglio 1877 a Savona. Entrato nel Seminario diocesano proseguì gli studi a Roma, prima presso la Pontificia Università Gregoriana e poi presso il Pontificio Ateneo romano Sant'Apollinare. In seguito si specializzò e si avviò alla carriera diplomatica iscrivendosi alla Pontificia Accademia Ecclesiastica.
Fu ordinato presbitero il 19 settembre 1903 a Roma. Dopo ulteriori studi, svolse il ministero pastorale a Roma dal 1907 fino al 1930. Divenuto membro del personale della Segreteria di Stato nel 1908 e Segretario della nunziatura di Baviera fu insignito del titolo di Cameriere segreto soprannumerario il 7 giugno 1909[1]. Fu promosso minutante in Segreteria di Stato dal 1912 fino al 27 settembre 1920, quando divenne sottosegretario della Sacra Congregazione degli Affari Ecclesiastici Straordinari. Il 4 maggio 1921 divenne monsignore e fu nominato Sostituto per gli Affari Generali alla Segreteria di Stato il 7 maggio dello stesso anno. Successivamente alla nomina di Protonotario apostolico dell'11 gennaio 1927, assunse l'incarico di segretario della Sacra Congregazione degli affari ecclesiastici straordinari l'8 giugno 1929.
Ministero episcopale
Il 28 marzo 1930 fu nominato inizialmente arcivescovo titolare di Cirro e in seguito arcivescovo titolare di Nicea, il 22 aprile 1930. Fu consacrato il 27 aprile 1930 nella Patriarcale Basilica Vaticana, dal cardinale Eugenio Pacelli, Segretario di Stato, co-consacranti Mons. Giuseppe Palica(ch), Arcivescovo titolare di Filippi, Vicegerente della diocesi di Roma e da Mons. Francesco Marchetti Selvaggiani, Arcivescovo titolare di Seleucia di Isauria, segretario della Sacra Congregazione per la Propagazione della Fede. In seguito fu nominato Presidente della Pontificia Commissione per la Russia il 21 dicembre 1934, Assistente al Soglio Pontificio il 19 gennaio 1936 e legato pontificio per l'incoronazione di re Giorgio VI d'Inghilterra il 12 maggio 1937.
Cardinalato
Creato cardinale il 13 dicembre 1937, ricevette il cappello rosso e la diaconia di Santa Maria in Via Lata, elevata a titolo presbiterale pro illa vice, il 16 dicembre 1937; divenne anche presidente del Comitato Centrale della Azione Cattolica Italiana il 28 marzo 1938.
Partecipò al conclave del 1939 che elesse Papa Pio XII il quale lo nominò prefetto della Congregazione per i Seminari e le Università degli Studi il 14 marzo 1939. Il 21 giugno 1948 optò per il titolo di Cardinale Vescovo della Sede suburbicaria di Albano e fu nominato protettore del Pontificio Collegio Americano del Nord di Roma, carica che conservò fino alla morte. Il 16 febbraio 1951 divenne anche segretario della Suprema Sacra Congregazione del Sant'Uffizio. Partecipò al conclave del 1958 che elesse Papa Giovanni XXIII. Il 16 gennaio 1961 divenne Camerlengo del Sacro Collegio cardinalizio; partecipò al Concilio Vaticano II: fu presidente della commissione per i seminari istituita con il Motu Proprio Superno Dei del 5 giugno 1960[2].
Dopo il conclave del 1963, che elesse Papa Paolo VI, divenne sottodecano del Collegio cardinalizio il 29 marzo 1965. Con il Motu Proprio Suburbicariis sedibus di Papa Giovanni XXIII dell'11 aprile 1962[3], era stato stabilito che i cardinali vescovi non avrebbero più avuto giurisdizione ordinaria sulla sede suburbicaria a partire dal 1961. Queste diocesi dovevano essere governate da vescovi con potestà ordinaria completa e indipendente; per questo i cardinali vescovi avrebbero conservato solo il titolo della sede.
Giuseppe Pizzardo mantenne infatti la carica di vescovo fino al 17 novembre 1966 quando divenne cardinale vescovo titolare della sede suburbicaria di Albano [4]. e Camerlengo del Sacro Collegio cardinalizio dal 1966 fino al 19 marzo 1967. Partecipò alla prima Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi tenuta nella Città del Vaticano dal 29 settembre al 29 ottobre 1967. Dimessosi dagli incarichi fu nominato prefetto emerito il 13 gennaio 1968.
Morte
Morì, nella sua residenza romana il 1º agosto 1970, quando era il membro più anziano del Sacro Collegio cardinalizio. Fu sepolto nella Chiesa di San Giuseppe di Roma nella Sede suburbicaria di Albano. Otto anni più tardi, il 1º agosto 1978, Paolo VI compì la sua ultima uscita recandosi a Frattocchie sulla tomba di Giuseppe Pizzardo, che lo aveva affiancato quando era appena arrivato in Segreteria di Stato, come ultimo gesto di riconoscenza e affetto nei suoi confronti [5].
Onorificenze
Onorificenze italiane
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Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana
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— 31 gennaio 1964[6]
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Onorificenze straniere
Successione degli incarichi
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Note |
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Collegamenti esterni |
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