Basilica di Nostra Signora di Guadalupe e San Filippo in Via Aurelia (Roma)

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1leftarrow.png Voce principale: Chiese di Roma.
Basilica di Nostra Signora di Guadalupe e San Filippo in Via Aurelia
Roma BasNS.Guadalupe+S.Filippo-ViaAurelia.jpg
Roma, Basilica di Nostra Signora di Guadalupe e San Filippo in Via Aurelia (1955-1958)
Stato bandiera Italia
Regione bandiera Lazio
Regione ecclesiastica
Regione ecclesiastica Lazio
Provincia Roma
Comune Stemma Roma
Diocesi Roma
Vicariatus Urbis
Religione Cattolica
Indirizzo Via Aurelia, 675
00165 Roma
Telefono +39 06 66416551;
+39 06 66411720
Fax +39 06 66411730
Posta elettronica info@guadaluperoma.it
Sito web Sito ufficiale
Proprietà Legionari di Cristo
Oggetto tipo Chiesa
Oggetto qualificazione basilicale
Dedicazione Maria Vergine
San Filippo di Gesù
Sigla Ordine qualificante L.C.
Sigla Ordine reggente L.C.
Fondatore Papa Pio XII
Data fondazione 1955
Architetto Gianni Mazzocca
Inizio della costruzione 1955
Completamento 1958
Data di consacrazione 12 dicembre 1958
Consacrato da cardinale vicario Clemente Micara
Pianta basilicale
Materiali cemento armato, travertino, alabastro
Coordinate geografiche
41°53′39″N 12°24′59″E / 41.89422, 12.41650 Stemma Roma
Mappa di localizzazione New: Roma
Basilica di N.S. di Guadalupe e S. Filippo
Basilica di N.S. di Guadalupe e S. Filippo
Basilica di S. Pietro
Basilica di S. Pietro
Basilica di S. Giovanni in Laterano
Basilica di S. Giovanni in Laterano

La Basilica di Nostra Signora di Guadalupe e San Filippo in Via Aurelia è un edificio di culto di Roma, situato nella periferia occidentale della città, nel suburbio Aurelio; questa è la chiesa nazionale dei Messico e dell'America Latina.

Storia

Dalla fondazione a oggi

La chiesa fu costruita per volontà di papa Pio XII (1939-1958), che voleva dedicare ai messicani e a tutti i popoli dell'America Latina un luogo di culto intitolato alla Madonna di Guadalupe, già dichiarata nel 1910 da Pio X (1903-1914), patrona del Nuovo Continente.

Nel 1955 Pio XII benedisse la prima pietra, proveniente dalla collina di Tepeyac, in Messico, dove nel 1531 Maria Vergine apparve a san Juan Diego Cuauhtlatoatzin (1474 ca. – 1548) e dove sorge la Basilica di Nostra Signora di Guadalupe.

Nostra Signora di Guadalupe e San Filippo[1] fu edificata fra il 1955 e il 1958 su progetto dell'architetto Gianni Mazzocca e venne consacrata il 12 dicembre 1958 dal cardinale Clemente Micara (1879-1965).

La chiesa è sede parrocchiale, istituita il 22 settembre 1960 con decreto del medesimo Vicario e affidata ai Legionari di Cristo, che ne sono i proprietari.

Il 15 gennaio 1991 papa Giovanni Paolo II (1978 - 2005) l'ha elevata alla dignità di Basilica minore.[2]

Titolo cardinalizio

La chiesa è sede del titolo cardinalizio di Nostra Signora di Guadalupe e San Filippo Martire in Via Aurelia, istituito il 28 giugno 1991 papa Giovanni Paolo II: l'attuale titolare è il cardinale Juan Sandoval Íñiguez.

Descrizione

Esterno

La facciata a salienti, in lastre di travertino, presenta nella parte inferiore tre portali contigui e uguali, mentre la superiore è aperta al centro da un grande rosone ottagonale che incornicia un'immagine, entro mandorla, raffigurante:

Basilica di Nostra Signora di Guadalupe e San Filippo in Via Aurelia (interno)

Interno

La chiesa presenta una pianta basilicale a tre navate con copertura a falde, sorrette da capriate lignee. La navata centrale ha le pareti in lastre di onice messicano, che ne delimitano il volume e che poggiano su una serie di pilastri quadrati, in pietra calcarea, con capitelli e basi modanate, che sostengono la trabeazione del caratteristico disegno.

Il presbiterio, rialzato di alcuni gradini, presenta la parete di fondo completamente decorata a mosaico con motivi floreali stellati, su fondo blu, sulla quale spicca una grande immagine dipinta, entro cornice dorata con Angeli reggicorona, raffigurante:

Lungo le navate laterali, inoltre, si possono ammirare i rilievi raffiguranti:

Note
  1. La chiesa è dedicata anche a san Filippo di Gesù (15721597), frate francescano e missionario messicano, martirizzato a Nagasaki, in Giappone, con altri venticinque religiosi, tra cui san Paolo Miki.
  2. Basiliche minori in Italia
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 7 maggio 2021 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.