Beata Natalia Tulasiewicz

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Beata Natalia Tulasiewicz
Laica · Martire
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battezzata
Beata
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 38 anni
Nascita Rzeszów
9 aprile 1906
Morte campo di Ravensbrück
31 marzo 1945
Sepoltura
Appartenenza
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Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerata da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione 13 giugno 1999, da Giovanni Paolo II
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 31 marzo
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrona di
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
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Firma [[File:{{{firma}}}|150x150px]]
Collegamenti esterni
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 31 marzo, n. 8:
« Nella cittadina di Ravensbrück in Germania, beata Natalia Tułasiewicz, martire, che, durante l'occupazione militare della Polonia, sua patria, rinchiusa in un campo di detenzione dai seguaci di una nefasta dottrina nemica alla dignità dell'uomo e della fede, in una camera a gas rese la sua anima al Signore. »
(Santo di venerazione particolare o locale)

Beata Natalia Tulasiewicz (Rzeszów, 9 aprile 1906; † campo di Ravensbrück, 31 marzo 1945) è stata un'insegnante e martire polacca.

Vita

Durante l'occupazione nazista della Polonia, Natalia partì liberamente per un campo di concentramento del Terzo Reich, insieme con le donne condannate ai lavori forzati, al fine di portare loro un sollievo spirituale.

Nell'aprile 1944 la Gestapo scoprì la sua indesiderata presenza e la arrestò. Fu atrocemente torturata e umiliata in pubblico e in seguito fu condannata a morte nel campo di Ravensbrück, nei pressi di Brandeburgo. Il Venerdì Santo, raccogliendo le poche forze rimastele, salì sulla panca della baracca e tenne alle prigioniere una conferenza sulla passione e risurrezione di Gesù. Due giorni dopo, il 31 marzo 1945, venne trasportata nella camera a gas ove morì. Era il giorno di Pasqua, due mesi dopo il mondo fu liberato dal giogo nazista.

Culto

Il 13 giugno 1999, a Varsavia, Papa Giovanni Paolo II elevò agli onori degli altari la beata Natalia e altre 107 vittime dell'odio nazista alla fede cattolica.