Beato Eustachio van Lieshout

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Beato Eustachio van Lieshout, SS.CC.
Presbitero
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al secolo Huub
battezzato
Beato
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 52 anni
Nascita Aarle-Rixtel
3 novembre 1890
Morte Belo Horizonte
30 agosto 1943
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
Vestizione {{{V}}}
Vestizione [[{{{aVest}}}]]
Professione religiosa 1915
Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale
Ordinazione presbiterale 1919
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Incarichi ricoperti
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Consacrazione {{{consacrazione}}}
Fine del
pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
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Successore {{{successore}}}
Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il 12 aprile 2003, da Giovanni Paolo II
Beatificazione 15 giugno 2006, da Benedetto XVI
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 30 agosto
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
Nome completo {{{nome completo}}}
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Onorificenze
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Consorte di

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Collegamenti esterni
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Invito all'ascolto
Firma autografa
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Beato Eustachio van Lieshout, al secolo Huub (Aarle-Rixtel, 3 novembre 1890; † Belo Horizonte, 30 agosto 1943) è stato un presbitero olandese.

Vita

Nacuqe in Olanda, presso Vila de Aarle Rixtel, il 3 novembre 1890. Attratto dall'integerrimo esempio di carità cristiana del Beato Damiano de Veuster, apostolo dei lebbrosi, nel 1915 entrò nella Congregazione dei Sacri Cuori, assumendo il nome religioso di Eustachio. Ricevuta l'ordinazione presbiterale quattro anni dopo, esercitò il suo ministero nella diocesi di Haarlem presso i rifugiato belgi, acquistandosi immediatamente la loro fiducia ed amicizia. Si adoperò per l'intronizzazione del Sacro Cuore nelle famiglie e fu solerte predicatore di esercizi spirituali.

Dal 1924 andò missionario in Brasile, ove assunse l'incarico della direzione del santuario di Nostra Signora di Abadia Suja (odierna Romania) in diocesi di Uberaba. Il suo apostolato durò in tale luogo ben dieci anni, nei quali fu tangibile la totale trasformazione di spirito del suo gregge. Già allora la sua fama di parroco modello, padre e difensore dei poveri, era ben nota nei dintorni. Nel 1935 fu trasferito a Poà, parrocchia nei pressi di San Paolo. Fu sempre puntuale nella visita dei suoi parrocchiani ammalati e fece edificare una grotta in onore della Madonna di Lourdes. Incrementando la devozione verso Maria e San Giuseppe attirò una grande massa di fedeli e ben presto si iniziò a parlare di guarigioni miracolose verificatesi in tali luoghi, la sua fama crebbe negli anni, le strade della cittadina erano ogni giorno stracolme di gente giunta per chiedere consigli e benedizioni al santo sacerdote.

Sempre maggior clamore suscitava la sua figura ed i superiori ritennero opportuno trasferirlo in una località più tranquilla. Non appena giunto a Patrocinio, nei pressi di Minas Gerais, gli fu affidata la direzione spirituale della parrocchia di Cristo Re, a Belo Orizonte, ove rimase per diciassette mesi sino alla morte, spendendo ogni sue energia nelle più svariate attività parrocchiali: visita regolare degli ammalati, predicazione, esercizi spirituali, confessioni anche notturne e la ricostruzione della chiesa parrocchiale. Dopo appena quattro giorni di malattia, spirò improvvisamente il 30 agosto 1943.

Culto

Il miracolo riconosciutogli è la guarigione del presbitero brasiliano Gunsalvum Belém Rocha nel 1962, che era affetto da un cancro alle corde vocali.[1]

Note
Collegamenti esterni