Chiesa di Notre-Dame-en-Saint-Melaine

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Notre-Dame-en-Saint-Melaine
Abbaye Saint-Mélaine de Rennes dans Monasticon Gallicanum.jpg
Stampa dell'abbazia XVII secolo.
Stato bandiera Francia
Regione Bretagna
Comune Rennes
Diocesi Arcidiocesi di Rennes
Religione Cattolica
Oggetto tipo Abbazia
Dedicazione San Melanio di Rennes
Sigla Ordine qualificante O.S.B.
Sigla Ordine reggente O.S.B.
Inizio della costruzione VI secolo
Completamento XIX secolo
Coordinate geografiche
48°06′53″N 1°40′23″W / 48.114722, -1.673056 bandiera Francia
Mappa di localizzazione New: Francia
Chiesa di Notre-Dame-en-Saint-Melaine
Chiesa di Notre-Dame-en-Saint-Melaine
Parigi
Parigi


La Chiesa di Notre-Dame-en-Saint-Melaine è una edificio religioso abbaziale francese situata a Rennes, nel prolungamento della rue Saint-Melaine nella parte nord-est del centro della città medievale.

Il santuario è dedicato a San Melanio di Rennes[1], primo vescovo importante della diocesi di Rennes, che morì nel VI secolo; la sua salma è inumata sulla collina del Champ du Repos a Rennes, ove fu eretta l'abbazia di San Melanio.

La chiesa funse da cattedrale durante la prima metà del XIX secolo: tra il 1803 e il 1844, la cattedrale di San Pietro di Rennes, volontariamente demolita alla fine del XVIII secolo e non ancora ricostruita, non era più utilizzabile come cattedrale né come santuario. Étienne Célestin Enoch, vescovo di Rennes, decise quindi di porre provvisoriamente la sede episcopale di Rennes nella chiesa abbaziale di Notre-Dame-en-Saint-Melaine, che divenne così procattedrale (cattedrale provvisoria).

Notre-Dame-en-Saint-Melaine si presenta oggi come un edificio di stile composito romanico e gotico, dietro una torre campanaria classica e neoclassica. La pianta è a croce latina.

Dal 2013 la chiesa è classificata fra i monumenti storici di Francia.

Storia

La chiesa originaria fu costruita sulla tomba di san Melanio, vescovo di Rennes, tra la fine del V secolo e l'inizio del VI. Essa andò distrutta dal fuoco e ricostruita due volte, nel VII e X secolo.

I monaci, costretti ad andarsene, fuggirono portandosi dietro il corpo del santo all'abbazia di Peuilly. Goffredo il Bastardo, conte Rennes, volle ricostruire l'abbazia e la chiesa verso la metà dell'XI secolo. Gervasio, abate di San Melanio condusse la costruzione della chiesa romanica (1081-1109), alcune parti della quale sono rimaste fino ai nostri giorni: si tratta del transetto e delle basi della torre campanaria.

Nella prima metà del XIII secolo il quadrato del transetto fu coperto con una volta d'ogiva il cui inizio è ancora visibile. Nel XIV secolo furono rifatte le arcate della navata e le finestre alte, così come il coro. Nel 1432 la torre campanaria fu ricostruita su basi romaniche.

Il 21 agosto 1627 il monastero passò sotto la guida dei mauristi che eseguirono importanti ristrutturazioni. Nel 1676, sotto l'abbaziato di Jean d'Estrades la facciata del campanile fu interamente rifatta in calcare scolpito, opera dell'atelier di Corbineau, celebre scultore di retabli di Laval, che realizzò anche, nel 1683, un nuovo chiostro; le colonne del precedente, risalente all'XI secolo, sono conservate nel Museo di Bretagna.

Nel 1791, con la soppressione di tutti gli ordini religiosi, la chiesa abbaziale divenne parrocchiale. Essa fu eretta a procattedrale dal 1803 al 1844 e deditacta a San Pietro, durante la ricostruzione della cattedrale omonima, crollata nel XVIII secolo; tornò a essere chiesa parrocchiale a partire dal 1844 con il nome di Notre-Dame-en-Saint-Melaine.

Il parroco Meslé decise di abbellire la chiesa e fare della sua sommità il punto più alto di Rennes, visibile da tutta la città. Nel 1855 la torre campanaria fu innalzata di un piano supplementare dall'architetto Jacques Marie Mellet, e fu coronata da una statua della Vergine in piombo dorato, opera dell'atelier dell'abate Choyer ad Angers. Meslé dotò la chiesa anche di un buffet d'organo realizzato da Jean-Baptiste Clauss, e di una via Crucis dipinta in quattordici formelle realizzate in stile classico.

La chiesa fu danneggiata durante la seconda guerra mondiale e poi restaurata durante gli anni sessanta.

La chiesa è stata oggetto dell'iscrizione nel registro dei monumenti storici di Francia dal 14 ottobre 1926[2] trasformata in classificazione con decreto del 2 luglio 2013.

Architettura

Esterno

La facciata del campanile perfettamente simmetrica è in uno stato molto buono. Essa ha tale aspetto dal 1676. Bei mazzi di fiori ornano le scene paradisiache e dappertutto una moltitudine di cherubini attorniano un monaco che porta una croce, rappresentante certamente san Melanio in una veduta allegorica.

Interno

Le vetrate

Antiche vetrate dell'edificio andarono distrutte nel corso della seconda guerra mondiale[3], durante il bombardamento della città, il 29 maggio 1943[4]. Le vetrate distrutte sono state sostituite da semplici vetrate colorate negli anni cinquanta.

La grande zona del transetto sud è ornata da una vetrata di otto metri di altezza e quattro di larghezza, evocante La traslazione delle spoglie del santo vescovo Melanio, che giungono alle porte della città di Rennes attraverso la Vilaine mentre laici e clero si prosternano al loro passaggio. Essa è accompagnata dall'iscrizione: "Corpus Melani Rhedonas Honorifica DXXX" (Il corpo di san Melanio onorato dagli abitanti di Rennes nel 530).

Questa grande vetrata è opera dell'atelier dei fratelli Paul e André Rault[5] - "Les Maîtres Verriers Bretons" et "Vitraux d'Art E. Rault", installata a Place Hoche a Rennes. Su consiglio dello storico di Rennes Paul Banéat il disegno del modello è stato realizzato da Marguerite Maugé, attiva collaboratrice dell'atelier Rault.

Affresco Battesimo di Cristo XV secolo

Installata nel 1942, la vetrata fu danneggiata l'anno successivo dai bombardamenti il cui spostamento d'aria danneggiò la parte alta della zona del transetto. Dopo sistemazioni provvisorie per mascherare i danni, durate 46 anni, la città di Rennes ne intraprese il restauro, che fu realizzato sotto la direzione di Frédéric Rault: l'opera terminata fu benedetta durante la festa di san Melanio nel 1988 ed è considerata un capolavoro dell'atelier Rault, captante attraverso i vetri colorati la luce del mezzodì.

Affreschi murali

  • Un dipinto murale del XV secolo rappresentante il battesimo di Cristo si trova nel transetto sud;
  • Un altro, del XX secolo, di André Mériel-Bussy (1902-1985) è visibile nella parte nord del transetto. Esso è oggetto di classificazione di monumento storico di Francia dal 1º luglio 1960.


Organi

La chiesa è dotata di due organi:

  • Il Grand orgue Claus del 1879, con 3 tre tastiere manuali e una pedaliera e 40 giochi
  • L'organo del transetto: organo Cavaillé-Coll 1874. Antico organo della cappella dei Carmelitani lasciato il 28 febbraio 1874. È costituito da 2 tastiere manuali e una pedaliera e ha 12 giochi.

L'abbazia di san Melanio

San Melanio avrebbe avuto un importante ruolo presso Clodoveo I, del quale sarebbe divenuto consigliere. Alla sua morte, tra il 529 e il 549, la barca che trasportava il suo corpo, si sarebbe arenata a Rennes, ove la salma fu inumata nel cimitero Vicus Christianorum, a nord-est della città. Verso il 550 sul luogo della sua sepoltura sarebbe stato eretto un monastero. Un nuovo edificio fu consacrato dal vescovo di Rennes, Dutioterus il 15 maggio 630. Si trova traccia di un abate di San Melanio, Bertulphe, che ha partecipato al Concilio di Chalon del 647/653.

All'epoca dell'invasione dei vichinghi, l'abbazia fu distrutta e le reliquie salvate a Preuilly-sur-Claise in Turenna. L'abbazia rimase abbandonata fin verso il 937. I vescovi di Rennes si appropriarono della parte temporale dell'abbazia e quando il vescovo di Rennes, Thébaut costituì la dote alla sue figlie smembrando la diocesi, si ritirò a San Melanio designando quale successore il figlio Gauthier, che a sua volta, quando si ritirò come abate, lasciò l'episcopato di Rennes al figlio Garin.

San Melanio fu infine riformata a partire dal 1058 da parte di Even (morto nel 1081), dell'abbazia di Saint-Florent de Saumur, che fu abate per 23 anni e che divenne vescovo di Dol, e del suo successore Gervasio (morto nel 1109). Dall'inizio del XVI secolo l'abbazia ebbe abati commendatari e al momento del crollo della cattedrale di Rennes, i monaci benedettini si opposero per due volte (1740 e 1770) all'installazione della sede episcopale a San Melanio. L'abbazia fu finalmente riunita alla diocesi di Rennes dal vescovo François Bareau de Girac nel 1775[6]

I chiostri dell'XI secolo e del XVII,gli alloggiamenti abbaziali, gli edifici conventuali e il giardino sono stati conservati.

Note
  1. Martirologio Romano festa 6 novembre: A Rennes nella Bretagna in Francia, san Melanio, vescovo, che passò al Signore nel luogo chiamato Plaz lungo il fiume Vilaine, dove aveva costruito con le sue stesse mani una chiesa e radunato dei monaci per servire Dio.
  2. base Mérimée
  3. Rapporto d'attività del XXV corpo d'armata tedesco occupante la Bretagna, 13 dicembre 1940-20 novembre 1944, testo presentato, tradotto e annotato dal comandante Even. Servizio storico dell'Armée de terre, pp. 192- 1978
  4. Estratto del rapporto municipale, Archivi municipali di Rennes, 6H23
  5. (FR) Véronique David, Atelier de vitraux d'art E. Rault : Catalogue d'exposition Saint-Michel de Picpus, Décor remarquable de l'entre-deux-guerres, Musée des Beaux-Arts de Bernay, Bernay, 2008
  6. (FR) Andrejewski Daniel, Les Abbayes bretonnes, Biennale des Abbayes bretonnes Fayard, Nantes Paris, 1983, pp. 123-127.
Collegamenti esterni