Chiesa di San Giustino (Roma)

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Chiesa di San Giustino
Roma Ch.S.Giustino.jpg
Roma, Chiesa di San Giustino (1951-1953)
Stato bandiera Italia
Regione bandiera Lazio
Regione ecclesiastica
Regione ecclesiastica Lazio
Provincia Roma
Comune Stemma Roma
Diocesi Roma
Vicariatus Urbis
Religione Cattolica
Indirizzo Viale Alessandrino, 144
00172 Roma (RM)
Telefono +39 06 2307425
Fax +39 06 2307425
Proprietà Pontificia Opera per la Preservazione della Fede e la provvista di nuove Chiese in Roma
Oggetto tipo Chiesa
Oggetto qualificazione parrocchiale
Dedicazione San Giustino Martire
Fondatore cardinale Clemente Micara
Data fondazione 10 giugno 1952
Architetto Francesco Fornari
Stile architettonico Neoromanico
Inizio della costruzione 1951
Completamento 1955
Data di consacrazione 29 maggio 1953
Consacrato da cardinale Clemente Micara
Pianta basilicale
Iscrizioni D.O.M. / IN HONOREM S. JUSTINI MARTYRIS DIC. / A.D. MCMLIII
Marcatura stemma di papa Giovanni XXIII
Coordinate geografiche
41°52′26″N 12°34′49″E / 41.87396, 12.58019 Stemma Roma
Mappa di localizzazione New: Roma
Chiesa di S. Giustino
Chiesa di S. Giustino
Basilica di S. Pietro
Basilica di S. Pietro
Basilica di S. Giovanni in Laterano
Basilica di S. Giovanni in Laterano


La Chiesa di San Giustino è un edificio di culto di Roma, situato nella periferia orientale della città, nel quartiere Alessandrino.

Storia

Dalla fondazione ad oggi

La chiesa è sede parrocchiale, istituita dal cardinale vicario Clemente Micara (1879-1965) il 10 giugno 1952 con il decreto Pervigili cura e affidata al clero diocesano di Roma fino al 1965, anno in cui passò a quello di Bergamo.

L'edificio fu costruito, tra il 1951 e il 1955, su progetto dell'architetto Francesco Fornari e venne consacrato dal cardinale Clemente Micara il 29 maggio 1953.

Titolo cardinalizio

La chiesa è sede del titolo cardinalizio di San Giustino, istituito da papa Giovanni Paolo II il 21 ottobre 2003: l'attuale titolare è il cardinale Jean-Baptiste Pham Minh Man.

Descrizione

Esterno

La chiesa, posta su un podio rialzato accessibile con un'ampia scalinata, ha una facciata a capanna preceduta da un portico (nartece) con arco centrale, aperta in alto da un una finestra crociata e in basso da un portale d'ingresso, sormontato dallo stemma di papa Giovanni XXIII e che presenta sull'architrave l'iscrizione dedicatoria:

« D.O.M. / IN HONOREM S. JUSTINI MARTYRIS DIC. / A.D. MCMLIII »

A sinistra del portico s'innalza il campanile quadrangolare con una cella campanaria aperta da una finestra rettangolare su ogni lato.

Interno

Chiesa di San Giustino Martire (interno)

La chiesa, orientata (ossia con l'abside rivolto a Est), presenta una pianta basilicale a un'unica navata e abside, con cappelle laterali e cantoria sulla controfacciata. La copertura è a capriate lignee dipinte di bianco. A destra dell'ingresso, in una piccola cappella, è collocato il fonte battesimale.

All'interno, di particolare rilevo storico-artistico:

Bibliografia
  • Stefano Mavilio, Guida all'architettura sacra. Roma, 1945-2005, col. "Luoghi e architetture", Mondadori-Electa, Milano, 2006, p. 143, ISBN 9788837041410
  • Claudio Rendina, Le Chiese di Roma. Storia e segreti, col. "Tradizioni italiane", Newton & Compton, Roma, 2017, p. 155, ISBN 9788854188358
Voci correlate
Collegamenti esterni
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 30 marzo 2021 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.