Chiesa di San Gregorio Nazianzeno (Roma)
Chiesa di San Gregorio Nazianzeno | |
Roma, Chiesa di San Gregorio Nazianzeno | |
Stato | Italia |
---|---|
Regione | Lazio |
Regione ecclesiastica |
Regione ecclesiastica Lazio |
Provincia | Roma |
Comune | Roma |
Diocesi |
Roma Vicariatus Urbis |
Religione | Cattolica |
Indirizzo |
Vicolo Valdina 00186 Roma (RM) |
Proprietà | Camera dei Deputati |
Oggetto tipo | Chiesa |
Dedicazione | San Gregorio di Nazianzo |
Fondatore | Monache basiliane |
Data fondazione | VIII secolo, metà |
Stile architettonico | romanico, neoclassico |
Inizio della costruzione | VIII secolo, metà |
Completamento | XVIII secolo |
Note | La chiesa è oggi la cappella della Camera dei Deputati |
Coordinate geografiche | |
Roma | |
La Chiesa di San Gregorio Nazianzeno è un luogo di culto di Roma, situato nel centro storico della città, nel rione Campo Marzio: l'edificio sacro è oggi la cappella della Camera dei Deputati.
Storia
Dalle origini al Medioevo
L'editto promulgato a Costantinopoli, nel 726 da Leone III Isaurico (675 ca. – 741), imperatore bizantino, che proibiva la venerazione di immagini sacre (iconoclastia) provocò disordini e sommosse tra i religiosi, molti dei quali, a causa delle feroci repressioni, furono costretti a fuggire dalla città.
Secondo la tradizione, nel 751 un gruppo di monache basiliane fuggite da Costantinopoli, da dove avevano portato con sé le spoglie di san Gregorio Nazianzeno, ottenne da papa Zaccaria (741-752) una chiesa in rovina, in Campo Marzio, che dedicarono al santo, restaurandola per conservarvi la sacra reliquia. Nel contempo le monache costruirono il loro monastero, su di un terreno adiacente a una chiesa dedicata a Santa Maria.
Nell'XI secolo le monache, che un secolo prima avevano abbandonato il rito greco per abbracciare la regola benedettina, fecero eseguire alcuni lavori di ristrutturazione del complesso monastico.
Nel XII secolo la chiesa venne restaurata e dotata di un campanile con bifore e trifore ripartite da colonnine marmoree.
Dal Cinquecento ad oggi
Nel 1520, la badessa Marzia de Palosci fece costruire un suggestivo chiostro, situato nello spazio che separava la Chiesa di San Gregorio Nazianzeno da quella di Santa Maria, composto di sei arcate per lato, poggiate su eleganti pilastri ottagoni in laterizi, al centro del quale, nel 1648, fu realizzata una grande fontana.
Durante il Sacco di Roma, nel 1527, tutto il complesso venne seriamente danneggiato, ma fu, subito dopo, parzialmente restaurato.
Nel 1563 la badessa Chiara Colonna finanziò personalmente un'ampia ristrutturazione del monastero, un completo restauro della chiesa e la costruzione, in luogo della primitiva chiesa mariana, di una nuovo grande edificio sacro intitolato poi a Santa Maria in Campo Marzio, che separata in seguito dal cenobio benedettino, ebbe una propria storia.
L'11 giugno 1580, papa Gregorio XIII (1572-1585) fece traslare le spoglie del santo con una solenne processione nella Basilica di San Pietro per essere collocate nella Cappella Gregoriana; solo un braccio, custodito in un reliquiario, rimase a San Gregorio Nazianzeno.
Importanti restauri della chiesa si ebbero agli inizi del XVIII secolo e nel 1814.
Nel 1873 il complesso fu espropriato e incamerato dal demanio del Regno d'Italia,[1] successivamente passò in quello della Repubblica italiana. La chiesa venne sconsacrata e il monastero fu adibito ad Archivio del Consiglio di Stato.
Ulteriori restauri dell'edificio furono condotti nel 1945-1949, quando vennero rimossi gli intonaci e le tamponature degli archetti, e rimesse in luce le decorazioni medioevali.
Nel 1970 l'intero complesso fu acquistato dalla Camera dei Deputati, che provvide a far eseguire tra il 1974 e il 1989 una consistente ristrutturazione, destinando gli ambienti del monastero ad uffici e sale per eventi, e restaurando la chiesa che venne riaperta al culto come cappella per i deputati.
La chiesa attualmente è luogo sussidiario di culto della parrocchia dei San Lorenzo in Lucina.
Descrizione
Esterno
Facciata
La semplice facciata a capanna, che prospetta sul suggestivo chiostro cinquecentesco e mostra chiaramente i segni degli ultimi interventi del XVIII secolo, è aperta da un unico portale d'ingresso architravato, sovrastato da quattro finestre incorniciate.
Campanile
Sulla sinistra si erge il campanile romanico, costruito interamente in laterizio nel XII secolo, che si eleva sopra un basamento per cinque piani, di cui il primo con bifore su pilastri, i successivi con trifore su colonnine e capitelli a stampella; la struttura è messa in comunicazione con la chiesa tramite una porta aperta all'interno del primo arco a sinistra.
Interno
L'interno presenta una pianta a navata unica con copertura a volta a botte, arconi laterali di sostegno e arcatelle dipinte, terminate con un'abside semicircolare.
All'interno si notano di particolare interesse storico-artistico:
- nel catino absidale, Gesù Cristo benedicente tra san Gregorio Nazianzeno e san Quirino (metà del XII secolo), affresco di ambito romano.[2]
- nella lunetta, ai lati di una piccola monofora, Gesù Cristo e Madonna avvocata (seconda metà del XII secolo), affresco di ambito romano.[3]
Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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