Papa Zaccaria
San Zaccaria Papa | |
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Santo | |
Maestranze romane, Ritratto di papa Zaccaria (1850 ca.), mosaico; Roma, Basilica di San Paolo fuori le Mura | |
Nascita | Santa Severina |
Morte | Roma 15 marzo 752 |
Sepoltura | Basilica di San Pietro in Vaticano |
Informazioni sul papato | |
91° vescovo di Roma | |
Elezione al pontificato |
3 dicembre 741 |
Consacrazione | 10 dicembre 741 |
Fine del pontificato |
15 marzo 752 (per decesso) |
Durata del pontificato |
10 anni, 3 mesi e 12 giorni |
Predecessore | papa Gregorio III |
Successore | papa Stefano (II) |
Extra | Papa Zaccaria Anni di pontificato |
Cardinali | 21 creazioni in 4 concistori |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 15 marzo |
Collegamenti esterni | |
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Nel Martirologio Romano, 15 marzo, n. 2:
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San Zaccaria (Santa Severina; † Roma, 15 marzo 752) è stato il 91° vescovo di Roma e papa greco dal 3 dicembre 741 fino alla sua morte.[1] È venerato come santo.
Proveniente da una famiglia greca della Calabria, sembra che fosse in stretti rapporti con Gregorio III, al quale succedette nel novembre 741.
Biografia
Zaccaria fu un diplomatico saggio e sottile. Scoprendo che l'alleanza del suo predecessore con il duca longobardo di Spoleto non proteggeva le città papali dal re dei Longobardi, Zaccaria si rivolse direttamente a Liutprando. Fonti storiche a lui contemporanee (come il Liber pontificalis) parlano principalmente della grande influenza personale di Zaccaria su Liutprando, e sul suo successore Rachis. Fu soprattutto grazie al suo tatto nel trattare con questi personaggi in diverse situazioni che l'Esarcato di Ravenna venne salvato dal divenire un ducato longobardo.
Papa Zaccaria convocò il Concilio di Roma (745) e condannò e sospese l'arcivescovo Adalberto di Magdeburgo. Costui era accusato di compiere opere di magia tramite l'invocazione di angeli, e si riteneva che fosse aiutato da Uriel per produrre grandi fenomeni. In particolare, il motivo della condanna risiedeva in una preghiera "miracolosa", composta da Adalberto, che, accanto ai nomi già noti di Michele, Gabriele, Raffaele e Uriel, includeva nomi di angeli "sospetti": Raguel, Tubuel, Ineas, Tubuas, Sabaoc, Siniel. Negli atti del sinodo si ribadiva che nelle Sacre Scritture sono resi noti soltanto tre nomi di angeli: dunque, si riteneva che gli altri angeli invocati nella preghiera di Adalberto fossero autentici demoni.
Una corrispondenza ampia e di grande interesse, tra Zaccaria e san Bonifacio, l'apostolo in Germania, è sopravvissuta e mostra quanto grande fu l'influenza di questo Papa sugli eventi che avvenivano all'epoca in Francia e in Germania; egli incoraggiò la deposizione dell'ultimo re merovingio dei Franchi, Childerico III, e fu con la sua sanzione che Bonifacio incoronò Pipino il Breve a Soissons nel 752. Si ritiene che Zaccaria abbia espresso le sue rimostranze all'imperatore bizantino Costantino V Copronimo, circa il ruolo assunto nella controversia iconoclasta.
Zaccaria morì a Roma il 15 marzo 752, e gli successe papa Stefano (II).
La commemorazione liturgica ricorre il 15 marzo.
Le lettere e i decreti di Zaccaria sono pubblicati in: Jacques Paul Migne, Patrologia latina, LXXXIX, pp. 917-960.
Predecessore: | Papa | Successore: | |
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papa Gregorio III | 3 dicembre 741 - 15 marzo 752 | papa Stefano (II) |
Note | |
Fonti | |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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