Decapitazione

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

La decapitazione è una forma di esecuzione capitale in uso dall'antichità.

Nell'Impero romano era la pena di morte riservata a chi possedeva la cittadinanza romana, poiché ritenuta rapida e onorevole; per gli schiavi invece si usava la pena della crocifissione.

Nella Bibbia

Nell'Antico Testamento si riscontra la pratica di tagliare la testa del vinto dopo averlo ucciso (1Sam 31,9 ; 2Sam 4,7;20,22 )

Così Davide taglia la testa di Golia (1Sam 17,51 , e Giuditta decapita Oloferne con la sua stessa spada (Gdt 13,8 ).

Il Nuovo Testamento riporta la decapitazione di San Giovanni Battista (Mt 14,10 ; Mc 6,16-29 ; Lc 9,9 ).

L'Apocalisse parla delle "anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio" (20,4).

Nella storia della Chiesa

La tradizione della Chiesa afferma unanimemente che anche San Paolo morì decapitato a Roma; è tramandato il fatto che la testa di Paolo, cadendo, avrebbe fatto tre rimbalzi, e ne sarebbero sgorgate tre fontane;[1]. Il luogo dell'esecuzione è detto le tre fontane, e su di esso sorge l'omonima Abbazia.

Tra i martiri che subirono la decapitazione abbiamo:

Note
  1. Tra gli studiosi c'è chi considera tale particolare leggendario.
Voci correlate