Dieta di Worms (1521)

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La Dieta di Worms del 1521 fu, come ogni Dieta, un'assemblea dei principi del Sacro Romano Impero. Si tenne a Worms, in Germania, dal 28 gennaio al 25 maggio 1521, e fu presieduta dall'imperatore Carlo V .

Storia

L'aspetto storicamente più rilevante della dieta fu l'audizione di Martin Lutero, convocato per ritrattare le sue tesi. Dal 16 al 18 aprile Lutero parlò davanti all'assemblea ma, invece di abiurare (ritirare le sue parole ritenute eretiche), difese la sua riforma del cristianesimo, che sarà successivamente denominata Riforma protestante. Nel 1520 papa Leone X aveva emesso la bolla Exsurge Domine, richiedendo che Lutero ritrattasse quarantuno delle sue 95 tesi che criticavano la Chiesa. Lutero venne convocato dall'imperatore per comparire davanti alla Dieta Imperiale. Il principe Federico III, Elettore di Sassonia, ottenne che a Lutero, se si fosse presentato, fosse concesso un transito sicuro da e per il luogo dell'incontro. Tale garanzia era essenziale, per ottenere la presenza di Lutero, dopo il trattamento ricevuto da Jan Hus, che era stato processato e giustiziato al Concilio di Costanza del 1415, nonostante avesse un salvacondotto.

La dieta si svolse dal 28 gennaio al 25 maggio 1521 nel palazzo Bischofshof di Worms, presieduta dall'imperatore. Altre diete imperiali si svolsero a Worms negli anni 829, 926, 1076, 1122, 1495 e 1545, ma normalmente con la denominazione "Dieta di Worms" si fa riferimento all'assemblea del 1521.

Antefatti

Nel giugno del 1520, papa Leone X emise la bolla papale Exsurge Domine, che elencava i 41 errori trovati nelle Novantacinque Tesi di Martin Lutero e in altri scritti da lui correlati o scritti da lui. Lutero attirò per la prima volta l'attenzione delle autorità ecclesiastiche dopo la pubblicazione delle sue 95 tesi (scritte nel 1517) nel 1518. Lutero continuò a predicare, scrivere e pubblicare i suoi attacchi alla Chiesa, fu scomunicato nel gennaio 1521 e gli fu detto di comparire davanti all'assemblea nella città di Worms. Fu convocato dall'imperatore. Federico III, elettore di Sassonia, ottenne un accordo in base al quale, se Lutero fosse apparso, gli sarebbe stato promesso un passaggio sicuro da e per la riunione.

L'imperatore Carlo V iniziò la Dieta Imperiale di Worms il 23 gennaio 1521, Lutero considerato fuorilegge dalla Chiesa Cattolica fu chiamato a rinunciare o a riaffermare le sue opinioni. Quando comparve davanti all'assemblea il 16 aprile, Johann von Eck[1], un assistente dell'arcivescovo di Treviri Richard von Greiffenklau zu Vollrads[2], fece da portavoce per l'imperatore. Si rifiutò di ritrattare e fu accusato di "notorio eretico" e fuorilegge, il che lo rendeva un criminale.


La difesa di Lutero

Convocazione di Lutero a comparire alla Dieta di Worms firmata dall'imperatore Carlo V; Il testo a sinistra era sul retro.

Di fronte alla Dieta riunita, Lutero fece numerose dichiarazioni in sua difesa, che sarebbero divenute celebri. Egli ammise la paternità degli scritti che portavano il suo nome, ma si rifiutò di abiurare i suoi insegnamenti. Egli sostenne che non poteva recedere a meno che non venisse convinto a farlo sola scriptura.

Lutero argomentò[3]:

« A meno che non venga convinto da testimonianze delle Scritture o da ragioni evidenti — poiché non confido né nel Papa, né nel solo Concilio, poiché è certo che essi hanno spesso errato e contraddetto loro stessi — sono tenuto saldo dalle Scritture da me addotte, e la mia coscienza è prigioniera della parola di Dio, ed io non posso né voglio revocare alcunché, vedendo che non è sicuro o giusto agire contro la coscienza. Dio mi aiuti. Amen. »

Questa argomentazione contrastava gli insegnamenti della Chiesa Cattolica Romana, secondo i quali la Chiesa è pilastro e fondamento della verità, e il deposito della fede include sia la Bibbia, come viene interpretata dalla Chiesa, sia le sacre tradizioni e dottrine di quest'ultima. Il concetto di Tradizione della Chiesa non comprende le soluzioni addotte dai privati teologi, ma implica il fatto che essa non ha mai "dogmaticamente", quindi autoritativamente e infallibilmente, contraddetto se stessa e che Lutero sbagliava nel tentare di seguire solo le Scritture, le quali, per l'insegnamento appunto tradizionale della Chiesa, hanno autorità in quanto attribuita loro dalla Chiesa stessa. (vedi: Canone della Bibbia e De praescriptione haereticorum di Tertulliano)

Editto di Worms

Fu il nunzio apostolico alla Dieta, Girolamo Aleandro, a contribuire in modo rilevante alla stesura e alla proposta di quelle che poi furono le decisioni e le condanne contenute nel conclusivo Editto di Worms dell'8 maggio, ma promulgato il 25 maggio, una volta che la Dieta stessa fosse dichiarata conclusa. Questo editto dichiarava Lutero un fuorilegge e vietava la lettura o il possesso dei suoi scritti; permetteva inoltre a chiunque di uccidere Lutero senza subire conseguenze legali. Tale decisione provocò agitazione nei più moderati, in particolare in Erasmo da Rotterdam.

Lutero fu costretto a darsi per un breve periodo alla macchia, ma con il tempo il crescente sostegno pubblico in suo favore tra le popolazioni tedesche costrinse lo stesso imperatore a ritrattare quella deliberazione e a non attuare mai l'editto fino alle sue estreme conseguenze previste. Lutero continuò a chiedere la riforma fino alla sua morte, avvenuta nel 1546.

Ulteriori decisioni

In queste sedute la questione divenuta più famosa fu la Causa Lutheri (o meglio "L'interrogatorio di Lutero"), alla fine quindi, il punto più significativo dell'ordine del giorno. Allora però questo era l'ultimo degli argomenti. Per l'imperatore presente vi erano altre questioni sulla futura amministrazione dell'impero che erano assai più importanti, così che la lotta del rapidamente crescente movimento non attirava più di tanto la sua attenzione. La conduzione dell'impero ed il finanziamento degli eserciti imperiali erano per lui le decisioni di maggior importanza, dai quali egli, a causa della minaccia dell'Impero ottomano, era particolarmente pressato.

Venne istituita una "reggenza imperiale" sotto il comando del fratello Ferdinando, che doveva rappresentare l'imperatore durante la sua assenza. Ciò avvenne a causa delle richieste dei principi tedeschi, da una parte come condizione per la sua nomina a re romano, cosicché gli toccò convocare una nuova convocazione della Commissione per la sua Capitulatio, dall'altra l'imperatore dovette procedere a tale istituzione, poiché egli era anche re di Spagna ed inoltre sovrano in un regno sul quale «non tramontava mai il sole»: per questo era prevedibile, che egli sarebbe stato frequentemente assente.

Il problema del finanziamento degli eserciti imperiali, un elenco degli introiti dei territori per definire i contributi di tasse e di partecipazione alla difesa, fu deciso. Questo costituì la base per il "tributo per la difesa dai Turchi".

Note
  1. Johann Maier von Eck (13 novembre 1486 – 13 febbraio 1543), spesso anglicizzato come John Eck, fu un teologo cattolico tedesco, scolastico, prelato e oppositore di Martin Lutero.
  2. (EN) Archbishop Richard Greiffenclau von Vollrads su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 2024-11-24
  3. (DE) Deutsche Reichstagsakten, Jüngere Reihe, Bd. II, n. 80, pp. 581–582.
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