Diocesi di Mocoa-Sibundoy

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Diocesi di Mocoa-Sibundoy
Dioecesis Mocoënsis-Sibundoyensis
Chiesa latina
Escudo de la Diócesis de Mocoa-Sibundoy.svg
Stemma
Cattedralesibundoy.jpg
sede vacante
Sibundoy
Suffraganea
dell'arcidiocesi di Florencia

Mapa Diocesis de Mocoa - Sibundoy.svg
Mappa della diocesi
Nazione bandiera Colombia
Parrocchie 39 (5 vicariati )
Sacerdoti 67 di cui 63 secolari e 4 regolari
4.903 battezzati per sacerdote
5 religiosi 36 religiose 6 diaconi
382.000 abitanti in 24.885 km²
328.560 battezzati (86,0% del totale)
Eretta 20 dicembre 1904
Rito romano
Cattedrale Sant'Alfonso de' Liguori
Concattedrale San Michele Arcangelo
Indirizzo
Calle 7 N. 7, 05 Barrio Centro, Mocoa [Putumayo], Colombia; Calle 19 N. 15-22, Sibundoy [Putumayo], Colombia
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Dati online 2024 (gc ch)
Collegamenti interni
Chiesa cattolica in Colombia
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica
La concattedrale di San Michele Arcangelo a Mocoa.

La Diocesi di Mocoa-Sibundoy (spagnolo: Diócesis de Mocoa-Sibundoy; latino: Dioecesis Mocoënsis-Sibundoyensis) è una sede della Chiesa cattolica in Colombia suffraganea dell'Arcidiocesi di Florencia.

Territorio

La diocesi copre 15 comuni di tre dipartimenti nel sud-ovest della Colombia:

  • nel dipartimento di Putumayo i comuni di Colón, Mocoa, Orito, Puerto Asís, Puerto Caicedo, Puerto Guzmán, San Francisco, San Miguel, Santiago, Sibundoy, Valle del Guamuez e Villagarzón;
  • nel dipartimento di Cauca il comune di Piamonte, e il distretto di San Juan de Villalobos nel comune di Santa Rosa;
  • nel dipartimento di Nariño il distretto di El Empalme nel comune di Ipiales.[1]

Sede vescovile è la città di Sibundoy, dove si trova la cattedrale di Sant'Alfonso de' Liguori. A Mocoa sorge la concattedrale di San Michele Arcangelo.

Il territorio si estende su una superficie di 24.885 km².

Storia

La Prefettura apostolica di Caquetá fu eretta il 20 dicembre 1904 con il decreto Cum perplures di Propaganda Fide, ricavandone il territorio dalla diocesi di Pasto. La nuova prefettura comprendeva un vasto territorio costituito dai territori degli odierni dipartimenti di Caquetá, Putumayo e Amazonas.

Il 16 aprile 1924 cedette al Vicariato apostolico del Napo quella parte del suo territorio che si trovava in Ecuador.

Il 31 maggio 1930 la prefettura apostolica fu elevata al rango di vicariato apostolico con il breve Decessores Nostros di papa Pio XI. Il vicario apostolico non aveva sede fissa, dimorando non solo a Sibundoy, ma anche a Mocoa, a Florencia e a Leticia.

L'8 febbraio 1951 in forza della bolla Quo efficacius di papa Pio XII il Vicariato apostolico di Caquetá cedette porzioni di territorio a vantaggio dell'erezione del Vicariato apostolico di Florencia (oggi arcidiocesi) e della Prefettura apostolica di Leticia (oggi vicariato apostolico) e contestualmente mutò il proprio nome in Vicariato apostolico di Sibundoy.

Il 23 settembre 1964 ha ceduto una porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della Diocesi di Ipiales e una porzione minore a favore della Diocesi di Pasto.[2]

Nel 1968 i cappuccini, che avevano dato inizio alla missione di Caquetá, lasciarono il posto ai missionari redentoristi.

Il 29 ottobre 1999 per effetto della bolla Catholica fides di papa Giovanni Paolo II il vicariato apostolico è stato elevato a diocesi e ha assunto il nome attuale, con la contemporanea elevazione della chiesa di San Michele Arcangelo di Mocoa al rango di concattedrale della diocesi.

Il 13 luglio 2019 la diocesi, fino ad allora suffraganea dell'Arcidiocesi di Popayán, è entrata a far parte della provincia ecclesiastica di Florencia.

Cronotassi dei vescovi

Statistiche

Note
  1. (ES) Elenco delle parrocchie su diocmocoasibundoy.org (archiviato)
  2. (LA), Bolla Cunctis in orbe su vatican.va, AAS 57 (1965), p. 436.
  3. Dal 1º dicembre 2014 al 15 dicembre 2015, giorno della presa di possesso di Luis Albeiro Maldonado Monsalve, fu amministratore apostolico Iván Antonio Marín López, arcivescovo di Popayán.
Bibliografia
Collegamenti esterni