Dorothy Stang
Dorothy Stang, S.N.D. de N. Religiosa | |
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Età alla morte | 73 anni |
Nascita | Dayton 7 giugno 1931 |
Morte | Anapu 13 febbraio 2005 |
Professione religiosa | 1956 |
Dorothy Stang, conosciuta da tutti come Irmã Dorote (Dayton, 7 giugno 1931; † Anapu, 13 febbraio 2005), è stata una religiosa e missionaria statunitense, uccisa perché difendeva la vita dei popoli indigeni dell'Amazzonia.
Biografia
Nel 1948 entrò nella congregazione di Notre Dame di Namur, un ordine che conta attualmente circa duemila suore sparse nei cinque continenti. Emise i voti solenni nel 1956 e continuò ad insegnare nelle scuole della Congregazione sino al 1966, quando fu mandata in Brasile.
Stabilitasi a Coroatá, nel Maranhão, cominciò subito ad occuparsi della situazione delle terre e delle lotte dei contadini più poveri. Trasferitasi nel Pará, seguendo i flussi migratori della sua gente alla ricerca di migliori condizioni di vita, Dorothy si impegnò con la Commissione Pastorale della terra nella creazione di un nuovo modello di insediamento agricolo, basato sulla produzione familiare e sulle attività estrattive di sussistenza a basso impatto ambientale. Dedicò la sua vita allo sviluppo sostenibile, lottando per proteggere l'Amazzonia dalla deforestazione e per difendere i diritti dei lavoratori rurali.
Per 37 anni ha vissuto ad Anapù, nello Stato Brasiliano Parà, dove sono più gravi sia la deforestazione sia gli abusi dei dritti umani.[1] Sr. Dorothy Stang lavorava in una zona senza legge e senza la presenza di un'autorità statale, dove i sicari non temono di utilizzare ogni mezzo per intimidire ed allontanare gli indigeni e gli agricoltori.
La fedeltà al Vangelo e il suo impegno per la causa dei Sem terra la fecero scontrare ben presto con gli interessi di latifondisti e fazendeiros della regione. Con il tempo, iniziarono le minacce di morte nei confronti della religiosa sempre in prima linea per la promozione di uno sviluppo rispettoso dell'uomo e dell'ambiente.
Morte
Il giorno dell'uccisione, la missionaria si trovava in compagnia di due contadini per recarsi al Projeto de Desenvolvimento Sustentável (Pds) di Esperança, a circa 40 chilometri da Anapu. Il delitto fu compiuto proprio nei pressi della città, in una zona di fitta foresta. Secondo il racconto di alcuni testimoni, due pistoleiro abbordarono irmã Dorothy ad Anapú (stato del Pará), tenendola sotto la minaccia delle armi. La religiosa senza scomporsi tentò di dissuaderli dal mettersi nei guai, mostrò loro che aveva come unica arma di difesa la Bibbia, giunse persino a leggere loro alcuni versetti. Ma inutilmente: sei colpi sparati a bruciapelo posero fine alla vita di questa suora, che aveva dedicato la sua vita ai poveri.
L'omicidio avvenne proprio all'entrata in vigore nel Parà del Programma nazionale di protezione dei difensori dei diritti umani, lanciata dalla Segreteria speciale dei Diritti Umani e appoggiata da Amnesty International.[2] Per lei questo piano è arrivato in ritardo. Ha dovuto pagare perché aveva dedicato la sua esistenza alla difesa dell'ambiente e della dignità dei lavoratori della terra.
Riconoscimenti
Oltre ad aver ottenuto il premio "José Carlos Castro" degli avvocati brasiliani per la difesa dei diritti umani, la missionaria aveva ricevuto anche la cittadinanza d'onore dello Stato del Pará.
Mons. Erwin Kräutler, vescovo di Xingu, nel Pará, ha detto di lei:
« | «Una missionaria che si era messa al servizio del popolo degli esclusi, un'innamorata della terra amazzonica, perché fosse terra di tutti, specie dei più poveri, e non solo terreno da depredare. … Chiediamo l'identificazione degli esecutori materiali del delitto e dei loro mandanti, ma soprattutto esigiamo che il governo, promotore del progetto di riutilizzo della terra amazzonica, di cui suor Dorothy si era fatta strenua promotrice, possa fermare in maniera definitiva la mano criminale dei latifondisti e dei commercianti del legno». » |
Note | |
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