Gesù Cristo nella casa di Marta e Maria di Betania (Diego Velázquez)

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GBR Londra NationalGallery D.Velázquez GesùCasaMarta+Maria.part 1618ca.jpg
Diego Velázquez, Gesù Cristo nella casa di santa Marta e santa Maria di Betania (1618 ca.), olio su tela
Gesù Cristo nella casa di Marta e Maria di Betania
Opera d'arte
Stato

bandiera Regno Unito

Nazione bandiera Inghilterra
Regione ecclesiastica [[|]]
Contea City of London
Comune

Londra

Località
Diocesi Westminster
Parrocchia o Ente ecclesiastico
Ubicazione specifica National Gallery, sala 30
Uso liturgico nessuno
Comune di provenienza
Luogo di provenienza
Oggetto dipinto
Soggetto Interno di cucina e Gesù Cristo nella casa di santa Marta e santa Maria di Betania
Datazione 1618 ca.
Datazione
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Ambito culturale
Autore

Diego Velázquez
detto Jan

Altre attribuzioni
Materia e tecnica olio su tela
Misure h. 60 cm; l. 103,5 cm
Iscrizioni
Stemmi, Punzoni, Marchi
Note

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Collegamenti esterni
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38Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. 39Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; 40Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: «Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». 41Ma Gesù le rispose: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, 42ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta».
Virgolette chiuse.png

Gesù Cristo nella casa di Marta e Maria di Betania è un dipinto, eseguito nel 1618 circa, ad olio su tela dal pittore spagnolo Diego Velázquez (1599 - 1660), conservato presso la National Gallery di Londra (Gran Bretagna).

Descrizione

Soggetto

Nel dipinto, il pittore per attualizzare l'episodio evangelico introduce il soggetto in modo realistico in un contesto popolare, traducendolo in un evento familiare quotidiano, quale la preparazione del pasto, ed utilizzando la struttura figurativa dell'immagine a due livelli, nella quale altrettante scene appartenenti a due diversi ambiti sono collegati fra loro, un espediente caratteristico della pittura fiamminga.

Interno di cucina

La scena, in primo piano, si svolge all'interno di una cucina, dove compaiono:

  • Donna giovane, con un'espressione corrucciata e incupita, pesta dell'aglio nel mortaio per la preparazione di una pietanza di pesce.
  • Donna anziana, alle spalle della prima, guarda verso lo spettatore indicando sia la giovane, sia la scena visibile dalla parte opposta del dipinto. L'anziana sta istruendo la giovane sui diversi tipi di vita, ossia la vita attiva e quella contemplativa - rappresentate da Marta e Maria nella scena sullo sfondo - e sulla possibilità di conciliare il lavoro con l'ascolto della parola del Signore.

Inoltre, nella scena sono presenti alcuni dettagli, resi con grande cura, spesso di valore simbolico, come:

  • Pesci, in attesa di essere cucinati con gli odori pestati nel mortaio, sono un rimando simbolico a Cristo, poiché il termine greco per indicare questo animale, ichthys (ΙΧΘΥΣ), è l'acrostico delle parole: Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore.
  • Uova, simbolo di resurrezione.
  • Peperoncino citato qui come primizia giunta recentemente in Spagna in seguito alla scoperta dell'America, che per la sua natura piccante si riferisce simbolicamente all'aggressività.
  • Aglio, a causa dell'odore irritante, rimanda all'idea di peccato.
  • Ingredienti sul tavolo (aglio, peperoncino e uova), rappresentati con l'estrema accuratezza, fanno pensare che la donna stia preparando la salsa aioli, di tradizione andalusa, una specie di maionese che si accompagna al pesce.

Casa di Marta e Maria

In secondo piano, un'altra scena, che non si comprende se si tratta di un dipinto, della prospettiva di un altro ambiente visto attraverso una finestra interna o attraverso uno specchio, presenta l'interno dell'abitazione di Marta e Maria di Betania, dove compaiono:

Diego Velázquez, Interno di cucina e Gesù Cristo nella casa di santa Marta e santa Maria di Betania (1618 ca.), olio su tela
  • Gesù Cristo, seduto su una poltrona, sta replicando pacatamente alle obiezioni di Marta ed alla sua richiesta d'aiuto nelle faccende domestiche da parte di Maria.
  • Santa Maria di Betania, sorella di Marta, seduta, ad un livello più basso di Gesù, in segno di sottomessa e devota attenzione.
  • Santa Marta di Betania non si rivolge alla sorella, ma a Gesù, quasi interrompendolo, perché la esorti ad aiutarla negli aspetti pratici dell'accoglienza.

Note stilistiche, iconografiche e iconologiche

  • Il dipinto fa parte del periodo sivigliano del pittore e, come la maggior parte della produzione di questa fase, è un bodegòn, ossia un'opera nella quale sono collegati elementi della natura morta con scene di genere ambientate in taverne o in cucine, o come in questo caso (più raro) con soggetti biblici.
  • Nella raffigurazione, dove il pittore pone in evidenza i cibi da cucinare, vi è un evidente richiamo all'affermazione di santa Teresa d'Avila (1515 - 1582), per la quale il cammino verso Gesù Cristo passerebbe anche attraverso le pentole della cucina, ossia sosteneva la necessità per i fedeli di conciliare Marta e Maria, unire cioè la contemplazione alla vita pratica:
« Come avrebbe potuto offrirgli un pasto Maria sempre seduta ai suoi piedi se la sorella non l'avesse aiutata? »
(Castello Inferiore VI, 4, 12 )

Notizie storico-critiche

L'opera, nel 1892, venne lasciata in eredità al museo da William H. Gregory.

Bibliografia
  • Mariella Carrossino, Mangiare con gli occhi. Iconografie del cibo nell'Arte, Sagep, Genova, 2016, pp. 150-152, ISBN 9788863734546
  • Rosa Giorgi, Diego Velázquez, Editore DuMont, Colonia 1999 - ISBN 3770149807
  • Silvia Malaguzzi, Il cibo e la tavola, col. "Dizionari dell'Arte", Mondadori-Electa, Milano, 2006, p. 277, ISBN 9788837036614
  • Maurice Sérullaz, Velázquez, col. "I Grandi Pittori", Editore Garzanti, Milano 1983
  • Rolf Toman (a cura di), L'arte barocca: architettura, scultura, pittura, Könemann Editore, Colonia 1999, pp. 413 - 414 ISBN 9783829017472
Voci correlate
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