John Wycliffe

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John Wyclif
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte circa 60 anni
Nascita Yorkshire
1324 ca.
Morte Lutterworth
31 dicembre 1384
Sepoltura
Appartenenza
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Ordinato diacono
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° vescovo di Roma
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John Wyclif o Wycliff, Wyclif, Wicliffe, Wiclif (Yorkshire, 1324 ca.; † Lutterworth, 31 dicembre 1384) è stato un teologo inglese attivo nell'università di Oxford, autore della prima traduzione della Bibbia in inglese. Per le sue teorie circa la Chiesa e i sacramenti fu accusato di eresia in occasione del Concilio di Oxford (1382), presieduto dal vescovo William Courtenay. La condanna ufficiale come eretico venne solo dopo la sua morte (Concilio di Costanza, 1415). Le sue idee furono propagate dai lollardi. Dato che alcune sue intuizioni furono presenti anche nel pensiero di Lutero, viene spesso indicato come un precursore della riforma protestante.

Vita e istruzione

Nacque forse nel villaggio di Wycliffe, nello Yorkshire. Studiò presso l'università di Oxford, dove divenne dottore in teologia nel 1372. Negli anni di studio e occasionale insegnamento ha temporaneamente potuto usufruire di prebende (cioè di stipendi dovuti a ecclesiastici), anche se non non sembra avere ricevuto né ordinazione né monacazione.

Interesse politico

A partire dal 1374 Wycliffe mostra attenzione e partecipazione agli affari politici, in particolare quanto al rapporto tra stato inglese e Chiesa papale. In quell'anno fu inviato con la delegazione del re a un incontro con rappresentanti papali a Bruges. La sua posizione fu approvata da Giovanni di Gaunt duca di Lancaster, figlio del re e al contempo osteggiata dal vescovo William Courtenay. Condensò il suo pensiero nell'opera De Civili Dominio (1375), nel quale affermava che il potere umano (civile ed ecclesiale) esercitato dagli uomini derivava direttamente da Dio e se questi si trovavano in stato di peccato dovevano rinunciare al potere. Questo valeva in particolare per la Chiesa, che sarebbe dovuta ritornare alla povertà evangelica.

Il vescovo Courtenay si lamentò con papa Gregorio XI che condannò alcune sue posizioni estreme e ne chiese l'arresto, ma l'appoggio del re e dell'università di Oxford (che ne traevano spunto per una rispettiva maggiore autonomia) impedirono conseguenze.

Pensiero

In seguito Wycliffe riprese l'opinione per la quale nell'Eucaristia non c'era la presenza reale di Gesù, ma solo simbolica (tema ricorrente nei secoli e sempre giudicato eretico), cosa che lo privò dell'appoggio del popolo e di Oxford. La proposizione di un forte predestinazionismo (la vera chiesa sarebbe invisibile e composta da anonimi fedeli scelti da Dio, non dalla struttura gerarchica ecclesiale) lo fecero vedere con sospetto dal mondo ecclesiale. Il rafforzamento della posizione di Courtenay (dal 1381 Arcivescovo di Canterbury) portò quest'ultimo a condannare 10 idee di Wycliffe come eretiche e 14 come erronee nel Concilio di Oxford (1382) e dovette ritirarsi a vita privata a Lutterworth.

Morte e eredità

A Lutterworth morì in comunione con la Chiesa il 31 dicembre 1384. Le sue idee furono propagate dai pauperisti lollardi.

Il occasione del Concilio di Costanza, nel 1415, venne formalmente condannato e scomunicato come eretico. Nel 1428 le sue ossa furono esumate e bruciate come esecuzione postuma e le ceneri disperse nel fiume Swift, nei dintorni di Lutterworth.

Opere

Le principali opere di Wycliffe sono:

  • De dominio divino (1375);
  • De civili dominio (1375);
  • De veritate scripturae (1378);
  • De Ecclesia (1378);
  • De ordine christiano (1379);
  • De Eucharistia (1379);
  • Trialogus (1382).
Collegamenti esterni
  • Voce John Wycliffe su britannica.com, online