Monastero di Sant'Anna in Camprena (Pienza)
Monastero di Sant'Anna in Camprena | |
Monastero di Sant'Anna in Camprena, complesso monastico | |
Stato | Italia |
---|---|
Regione | Toscana |
Regione ecclesiastica |
Regione ecclesiastica Toscana |
Provincia | Siena |
Comune | Pienza |
Località | Sant'Anna in Camprena |
Diocesi | Montepulciano-Chiusi-Pienza |
Religione | Cattolica |
Indirizzo |
Loc. Sant'Anna in Camprena 53026 Pienza (SI) |
Telefono | +39 0578 748037 |
Fax | +39 0578 748037 |
Posta elettronica | info@camprena.it |
Sito web | Sito ufficiale |
Proprietà | Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza |
Oggetto tipo | Monastero |
Dedicazione | Sant'Anna |
Sigla Ordine qualificante | O.S.B. Oliv. |
Sigla Ordine reggente | O.S.B. Oliv. |
Fondatore | san Bernardo Tolomei |
Data fondazione | 1324 - 1334 |
Stile architettonico | romanico-gotico, rinascimentale |
Inizio della costruzione | XV secolo |
Soppressione | 1784 |
Altitudine | m 415 s.l.m. |
Coordinate geografiche | |
Toscana | |
Il Monastero di Sant'Anna in Camprena è un complesso monumentale che ospitò un monastero olivetano, situato nell'omonima località, nel territorio del comune di Pienza (Siena).
Storia
Nel 1324, san Bernardo Tolomei (1272 - 1348), religioso e fondatore della Congregazione Benedettina Olivetana, eresse nei pressi di Castelmuzio un eremo nei terreni donati dalla nobile senese Uguccia de Ragnoni che lì possedeva un palazzo fortificato. Nel 1334 un gruppo di monaci provenienti dall'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore instaurò nel romitorio un vero e proprio monastero.
Il cenobio, dipendente da Monte Oliveto, fu radicalmente modificato tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo, e fu oggetto di notevoli restauri anche nei secoli XVII e XVIII.
Nel 1784 il monastero venne soppresso e divenne sede di una parrocchia della Diocesi di Pienza dipendente dalla pieve di Santo Stefano a Cennano, presso Castelmuzio, e l'edificio un tempo abitato dai monaci divenne la canonica.
Dopo esser stata residenza estiva del seminario diocesano di Pienza, alla fine del XX secolo, il monastero è divenuto un agriturismo gestito dalla Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza.
Descrizione
Il complesso monastico, imponente e sobrio, si compone di due corpi di fabbrica ed un'area funeraria:
- Chiesa di Sant'Anna
- Monastero
- Cimitero
Chiesa di Sant'Anna
La chiesa, dedicata a sant'Anna, venne terminata e consacrata nel 1517, mantenendo nei secoli successivi le sue caratteristiche originarie.
Esterno
La chiesa presenta una facciata a capanna, sottolineata lateralmente da due lesene in laterizio, aperta da un portale ed un oculo leggermente strombato, e preceduta da un protiro in laterizio a pianta quadrangolare, coperto con volta a crociera sorretta da quattro pilastri.
Lungo il fianco sinistro della chiesa, si eleva il campanile, edificato nel XV secolo, a pianta quadrata, presenta nella parte inferiore delle feritoie e, in quella superiore, la cella campanaria aperta su ciascuno lato da una bifora.
Interno
L'interno presenta una pianta a croce latina, ad unica navata terminante nel presbiterio quadrangolare e con una piccola abside semicircolare.
La navata è articolata in tre campate rettangolari coperte con volta a crociera e intervallate da archi a tutto sesto alla base dei quali si trovano due lesene composite dipinte a finto marmo.
Monastero
Il monastero sorge alla destra della chiesa, ad esso adiacente. La sua facciata principale dà sul lato meridionale del sagrato ed è priva di particolari decorazioni. Essa è caratterizzata da finestre rettangolari di varie dimensioni disposte asimmetricamente. Nella parte inferiore, si apre il portone d'accesso con arco a tutto sesto, con doppio battente ligneo. Nella parte superiore, in corrispondenza del portone, vi è un corpo sporgente poggiante su due archi pensili ogivali sorretti da mensole. Tra gli ambienti monastici si notano:
Chiostro
Il monastero si articola attorno ad un chiostro, di forma quadrangolare, edificato nel 1501 e rimaneggiato nel XVIII secolo, cinto su quattro lati da un portico con gallerie, coperte con volta a botte. Nell'angolo meridionale, vi è la vera da pozzo rinascimentale.
Refettorio
Dal chiostro, attraverso un ambiente, si accede al refettorio, a pianta rettangolare, è coperta con volta a botte con tre lunette su ciascun lato corto e sette sui lati lunghi.
Le due pareti d'ingresso e di fondo sono decorate da dipinti murali, ad affresco, eseguiti nel 1502 - 1503 da Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma, raffiguranti:
- sulla parete di fondo, Moltiplicazione dei pani e dei pesci, divisa in tre scene:
- sulla parete d'ingresso:
- a sinistra, San Benedetto da Norcia approva la Regola degli Olivetani;[4]
- al centro, Compianto su Gesù Cristo morto;[5]
- a destra, Madonna con Gesù Bambino, sant'Anna e due monaci olivetani;[6]
- nel sottarco della porta, Gesù Cristo redentore.[7]
Inoltre, il Sodoma realizzò sulle pareti laterali il fregio con Motivi decorativi a grottesche,[8] nel quale sono inseriti Storie della vita di sant'Anna (alcune delle quali eseguite a grisaille) e vari oculi con Ritratti di santi. Tra le scene e le figure rimaste, e meglio conservate, si notano:
- Incontro di sant'Anna e san Gioacchino alla Porta Aurea;[9]
- Natività di Maria Vergine;
- San Colombano;[10]
- Santa Caterina da Siena.
Cucina
Di fronte al refettorio è posta la cucina, dove si conserva una lunga stufa in pietra, un grande camino (lungo circa tre metri) ed da una piccola porta, da cui si accede alla cantina o dispensa.
Dormitorio
Davanti al refettorio si sale una scala che conduce al piano superiore del monastero, dove era situato il dormitorio suddiviso in celle usate dai monaci, ora trasformate in camere per gli ospiti della struttura ricettiva.
Giardino
Alle spalle del monastero, si trova un ampio giardino, impostato secondo uno schema che rispecchia quello dell'antico hortus conclusus, ossia delimitato da un muro, al centro del quale è posta una fontana circolare.
Cimitero
Il cimitero, situato a sud-est del complesso monastico, è un'area funeraria con sepolture a terra, a pianta rettangolare, circondato da un alto muro in pietra, con un unico ingresso sulla parte anteriore chiuso da un cancello in ferro battuto. Sul lato opposto, è posta la cappella, in stile neogotico, con semplice facciata a capanna.
Curiosità
Nel 1996, il regista italo-americano Anthony Minghella ha scelto il monastero per girare alcune delle più celebri scene del film Il paziente inglese vincitore di nove premi Oscar.
Galleria fotografica
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Note | |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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