Museo "Filippo Piersanti" di Matelica
Museo "Filippo Piersanti" di Matelica | |
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Salone degli Arazzi | |
Categoria | Musei civici e parrocchiali |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Marche |
Regione | Marche |
Provincia | Macerata |
Comune | Matelica |
Diocesi | Diocesi di Fabriano-Matelica |
Indirizzo | Via Umberto I, 11 62024 Matelica (MC) |
Telefono | +39 0737 84445 |
Fax | +39 0737 787551 |
Posta elettronica | museopiersantimatelica@virgilio.it |
Proprietà | Parrocchia di Santa Maria Assunta, Comune di Matelica |
Tipologia | arte sacra, arte, architettura |
Contenuti | abbigliamento, arredi, ceramiche, codici miniati, dipinti, grafica e disegni, incunaboli, lapidi, libri antichi a stampa, manoscritti, metalli, mezzi di trasporto, monete, paramenti sacri, reperti archeologici, sculture, suppellettile, tessuti, vetri |
Servizi | accoglienza al pubblico, biglietteria, bookshop, didattica, fototeca, guardaroba, laboratorio di restauro, sala per proiezione audio/video, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Sistema museale di appartenenza | Sistema Museale della Provincia di Ancona |
Sede Museo | Palazzo Piersanti |
Datazione sede | XV secolo |
Fondatori | Teresa Capeci Piersanti, don Sennen Bigiaretti |
Data di fondazione | 15 ottobre 1901 |
Il Museo "Filippo Piersanti" di Matelica (Macerata) ha sede nel Palazzo Piersanti, edificato nel XV secolo e completamente ristrutturato nel XVIII secolo; dimora che appartenne all'omonima famiglia dal 1728. Destinato dagli ultimi discendenti a raccogliere le collezioni e le memorie della famiglia, in particolare quelle di mons. Venanzio Filippo Piersanti, che tra il 1718 e il 1761 svolse l'incarico di Maestro delle Cerimonie della Cappella Pontificia a Roma, servendo sei papi, da Clemente XI a Clemente XIII.
Il palazzo, unitamente al ricco contenuto di arredi e opere, venne donato dall'ultima erede, marchesa Teresa Capeci Piersanti, alla Parrocchia della Cattedrale matelicese nel 1901, sancendo di fatto la nascita del Museo. Il 15 ottobre dello stesso anno venne aperto al pubblico.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale si sviluppa in tre piani espositivi, lungo il quale sono presentati arredi, opere, suppellettile e reperti archeologici, databili dal VI secolo a.C. al XX secolo, ma non sono ordinati secondo criteri museologici ben precisi, ma rispecchiano principalmente l'aspetto della collezione privata e familiare.
Piano terra
Nel piano terra è conservata:
- Carrozza da parata (seconda metà del XVIII secolo).
Primo piano
Sale
Il fulcro dell'itinerario espositivo della casa-museo è costituito dalle sedici stanze del piano nobile (primo piano) del palazzo. Qui è conservato il nucleo storico della collezione Piersanti, all'interno di ambienti, che hanno ancora i caratteri della dimora signorile:
- Salone
- Biblioteca
- Sala dei disegni
- Cabinet des curiosités
- Camera da letto
- Cappella e sagrestia con il ricco patrimonio di suppellettile liturgica.
Opere
Nelle sale di questo piano, sono conservati arredi ed opere, databili dal XV al XIX secolo, tra le quali si notano le sculture e dipinti, provenienti dalla Concattedrale di Santa Maria Assunta e dalle altre chiese del territorio, che offre al visitatore un notevole spaccato della produzione artistica dal XII al XVIII secolo. Di grande interesse storico-artistico:
- Crocifisso di sant'Eutizio (1160 ca.), in legno policromo, di scuola tedesca.
- Trittico con Madonna con Gesù Bambino in trono e donatore, sant'Andrea, san Michele arcangelo, san Giovanni Battista, san Saba e Annunciazione detto anche Trittico del cardinale Brancaccio (secondo - terzo quarto del XV secolo), tavola di Cristoforo di Giovanni da Sanseverino.[1]
- Gesù Cristo crocifisso (1452), tavola sagomata di Antonio da Fabriano.[2]
- Madonna con Gesù Bambino (seconda metà del XV secolo), tavola, di Jacopo Bellini e bottega.
- Madonna con Gesù Bambino e sant'Anna tra san Sebastiano e san Rocco, Gesù Cristo in pietà tra san Michele arcangelo e san Domenico (terzo quarto del XV secolo), tavola di Lorenzo d'Alessandro, proveniente dalla Chiesa di San Francesco. [3]
- Madonna con Gesù Bambino (fine XV - inizio XVI secolo), tavola di Eusebio da San Giorgio, proveniente dal Palazzo Vescovile.[4]
- Scena di naufragio (prima metà del XVII secolo), olio su tela, di Agostino Tassi Buonamici.
- Sei arazzi con Storie di Enea e Didone (inizi XVIII secolo) di Marcantonio da Bologna, collocati nel grande salone.
- Due dipinti con Natura morta con prosciutto e Natura morta con meloni, olio su tela, di scuola napoletana.
Secondo piano
Al secondo piano, negli spazi restaurati nel 1999, si possono vedere:
- Collezione di abiti (XVIII - XIX secolo), tra cui un prezioso Abito da sposa (seconda metà del XVIII secolo).
- Cucina (XVIII secolo) perfettamente conservata.
Galleria fotografica
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Note | |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
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