Museo Sansossiano d'Arte Sacra di Frattamaggiore
Museo Sansossiano d'Arte Sacra di Frattamaggiore | |
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Basilica Pontificia di San Sossio (X secolo), sede del Museo | |
Categoria | Musei parrocchiali |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Campania |
Regione | Campania |
Provincia | Napoli |
Comune | Frattamaggiore |
Diocesi | Diocesi di Aversa |
Indirizzo | Piazza Umberto I 80027 Frattamaggiore (NA) |
Telefono | +39 081 8352792 |
Fax | +39 081 8352792 |
Posta elettronica | parrocchia@sansossio.it |
Sito web | [1] |
Proprietà | Parrocchia di San Sossio Levita e Martire |
Tipologia | arte sacra |
Contenuti | arredi sacri, ceramiche, dipinti, lapidi, paramenti sacri, sculture, suppellettile liturgica |
Servizi | accoglienza al pubblico, biblioteca, visite guidate |
Sede Museo | Basilica Pontificia di San Sossio, cripta |
Datazione sede | X secolo |
Fondatori | mons. Angelo Perrotta, mons. Sossio Rossi |
Data di fondazione | 26 novembre 1996, |
Il Museo Sansossiano d'Arte Sacra di Frattamaggiore (Napoli), allestito nella cripta della Basilica Pontificia di San Sossio (X secolo), è stato istituito il 26 novembre 1996 ed ufficialmente inaugurato il 18 settembre 2000, per volere del parroco Angelo Perrotta e del suo successore Sossio Rossi, per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dalla chiesa stessa e dal territorio frattése.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale si sviluppa in cinque sezioni espositive, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dal XVII al XX secolo ed ordinate per tipologia.
Sezione I - Argenti
La sezione presenta la suppellettile liturgica proveniente quasi esclusivamente dalla Basilica pontificia, annoverando esemplari che riescono a documentare la produzione dell'arte argentaria napoletana dal XVI al XX secolo. Di rilievo:
- Croce processionale (1696), in argento.
Sezione II - Marmi
La sezione espone i frammenti delle decorazioni marmoree e degli altari, che prima dell'incendio e delle distruzioni del 1945 ornavano la Basilica. Recenti studi hanno reso possibile selezionare tre insiemi di frammenti afferenti ai tre altari:
- Frammenti dell'altare maggiore (1748), in marmo, eseguito da Giovan Battista Massotti, del quale si conservano porzioni del paliotto, del ciborio, dei rilievi decorativi e figurativi, come gli Angeli.
- Frammenti dell'altare della Madonna del Rosario (1767), in marmo, scolpito da Giacomo Massotti, del quale sono stati individuati la cimasa con i Misteri del Rosario, il ciborio, una parte del paliotto e degli elementi vegetali decorativi.
- Frammenti dell'altare del Crocifisso (seconda metà del XVIII secolo), eseguito sempre da Giacomo Massotti.
Sezione III - Lapidi e lastre terragne
Nella sezione sono conservate lapidi con iscrizioni e rilievi, provenienti dalla Basilica e da altri edifici del territorio parrocchiale, tra le quali spiccano:
- Lastra di cavaliere togato (XVI secolo).
- Lastra di Adamo Parretta (1585).
- Lapide di Giovan Domenico Durante (1586).
- Lapide commemorativa del Capasso (1744).
Sezione IV - Paramenti sacri
Nella sezione sono presentati pregevoli paramenti liturgici, testimonianze della manifattura campana del XVIII e XIX secolo.
Sezione V - Riggiole
La sezione è dedicata alle riggiole, ossia:
Galleria fotografica
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Note | |
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