Museo del Duomo e Diocesano di Fidenza
Museo del Duomo e Diocesano di Fidenza | |
Benedetto Antelami, Madonna con Gesù Bambino in trono (XII secolo), marmo | |
Categoria | Musei diocesani |
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Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Emilia Romagna |
Regione | Emilia Romagna |
Provincia | Parma |
Comune | Fidenza |
Diocesi | Diocesi di Fidenza |
Indirizzo |
Via Don Minzoni, 10/A 43036 Fidenza (PR) |
Telefono | +39 0524 514883 |
Fax | +39 0524 514883 |
Posta elettronica | museofide@museodelduomodifidenza.191.it |
Sito web | [1] |
Proprietà | Diocesi di Fidenza |
Tipologia | arte sacra, archeologico |
Contenuti | arredi sacri, ceramiche, dipinti, ex voto, grafica e disegni, libri antichi a stampa, metalli, monete, paramenti sacri, reperti archeologici, sculture, suppellettile liturgica, tessuti, vetri |
Servizi | accoglienza al pubblico, biglietteria, bookshop, didattica, visite guidate |
Sede Museo | Palazzo Vescovile |
Fondatori | mons. Maurizio Galli |
Data di fondazione | 30 ottobre 1999 |
Il Museo del Duomo e Diocesano di Fidenza (Parma), collocato nel Palazzo Vescovile, è stato inaugurato il 30 ottobre 1999, in occasione del Giubileo del 2000, per volontà del vescovo Maurizio Galli (1998 - 2007), per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dalla Cattedrale di San Donnino e dal territorio diocesano.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale, lungo il quale sono presentati reperti archeologici, opere d'arte e suppellettile liturgica, databili dal IV secolo a.C. al XX secolo, si articola in due sezioni espositive collegate, anche se autonome, una all'interno del Palazzo Vescovile, dove è collocato il Tesoro di San Donnino, e l'altra nel matroneo settentrionale della Cattedrale.
Sezione I - Palazzo Vescovile
Saletta dei dipinti
Nella sala, adiacente all'ingresso, è esposta una raccolta di dipinti, databili dal XVI al XIX secolo che sintetizza in qualche modo la storia delle devozioni nelle varie comunità parrocchiali della diocesi, ed anche le committenze artistiche del territorio. Sono di notevole interesse, fra gli altri:
- San Giorgio libera la principessa dal drago (seconda metà del XIV secolo), affresco staccato, della scuola di Vitale da Bologna, proveniente dall'Oratorio di San Giorgio.
- Assunzione di Maria (1560 - 1570), olio su tela, attribuita a Giulio Campi, proveniente dalla Chiesa di San Michele Arcangelo.
- Deposizione di Gesù Cristo nel sepolcro (1573 ca.), olio su tela, di Vincenzo Campi, proveniente dalla Chiesa di San Cristoforo di Vidalenzo.
- Madonna assunta con san Rocco e donatore (1576), olio su tela, di Vincenzo Campi, proveniente dal soppresso Oratorio dell'Assunta e San Rocco di Gazzino in Corte.[1]
- Bacio di Giuda Iscariota (XVII secolo), olio su tela, di anonimo pittore genovese, proveniente dalla Chiesa di San Giovanni Battista di Siccomonte.
- Deposizione di Gesù Cristo nel sepolcro (prima metà del XVII secolo), olio su tela, di Giovanni Andrea De' Ferrari, proveniente dalla Chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista di Siccomonte.
- Ex voto dipinto con Miracolo della Madonna del Carmine (1648), olio su tela, di anonimo pittore emiliano, proveniente dalla Chiesa di San Michele Arcangelo di Banzola.
- Apparizione della Madonna del Pilàr a san Giacomo maggiore ed ai suoi discepoli (XVIII secolo), olio su tela, di anonimo pittore emiliano, proveniente dall'Oratorio del Pilastro.
- Sant'Anselmo d'Aosta (post 1720), olio su tela, di anonimo pittore emiliano, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice di Bargone.
Mezzanino
Al piano ammezzato sono conservate alcune opere che introducono alla storia del Duomo e della Diocesi. Di rilievo:
- Ritratto di papa Innocenzo IX (inizio XVII secolo), olio su tela, proveniente dalla Cattedrale.
- Ritratto di papa Pio VI (XIX secolo), olio su tela, di anonimo pittore emiliano, proveniente dal Palazzo Vescovile.
Sale del Tesoro
Nella sezione sono esposti opere d'arte e suppellettile liturgica, databili dal XI al XVI secolo, che costituiscono un nucleo apparentemente disomogeneo d'oggetti legati al culto del Santo patrono o all'arredo della Cattedrale. Tra essi emergono:
- Fonte battesimale (metà del XII secolo), in pietra e marmo scolpito a rilievo, opera del cosiddetto Maestro del Fonte Battesimale di Fidenza, proveniente dalla Cattedrale.
- Statua della Madonna con Gesù Bambino in trono (fine XII secolo), in marmo e pietra, di Benedetto Antelami, proveniente dalla Cattedrale.
- Calice di san Donnino (XII secolo), in argento dorato, sbalzato e cesellato, di bottega renana, proveniente dalla Cattedrale.
- Colomba crismale (metà del XIII secolo), in bronzo dorato e argentato, opera della bottega orafa di Hildesheim (Bassa Sassonia), proveniente dalla Cattedrale.
- Cofanetto (fine XIV - inizio XV secolo), in avorio e legno intagliato ed intarsiato, di bottega lombarda.
- Pace (1594), in argento dorato, sbalzato e cesellato, proveniente dalla Cattedrale.
- Paliotto di san Bernardo (1687 - 1730), in raso di seta ricamato con fili di seta, d'oro e d'argento, opera delle monache del monastero di San Bernardo di Borgo San Donnino, proveniente dalla Cattedrale.
- Ostensorio raggiato (XVIII secolo), in argento dorato e pietre preziose, dell'orafo Franz Anton Gutwein, donato da Erichetta d'Este, duchessa di Parma, alla Cattedrale.
- Quattro Reliquiari a busto di vescovo (seconda metà del XVIII secolo), in lamine d'argento dorato e rame fissate a supporti di legno, dell'orafo romano Pietro Perini, proveniente dalla Cattedrale.
- Postergale per esposizione eucaristica (XIX secolo), in legno intagliato, dipinto, dorato ed argentato, proveniente dalla Cattedrale.
Inoltre, in queste sale sono esposti numerosi dipinti, provenienti dal Duomo e dal Palazzo Vescovile, fra i quali spiccano:
- Bozzetto per pala d'altare raffigurante Martirio di sant'Andrea apostolo (inizio XVIII secolo), olio su tela, di Gerolamo Cenatiempo, proveniente dalla Cattedrale.
- Sacro Cuore (fine XVIII secolo), olio su tela, di Gaetano Gandolfi.
Sezione II - Matroneo nord
Completa la visita al Museo, il matroneo settentrionale, al quale si accede dall'interno del Duomo attraverso l'antica scala a chiocciola della Torre del Folletto; nei pressi della seconda spira, attraverso una porta, è visibile:
- Cappella del Sacro Cuore, in stile neoclassico, costruita per volere del vescovo Alessandro Garimberti (1776 - 1813), che fu, sino al 1944, la Cappella vescovile.
Entrando nel matroneo vero e proprio, s'impone subito all'attenzione del visitatore la sequenza degli archi, in parte a tutto sesto e in parte ad ogiva, dove sono esposti vari oggetti liturgici ed artigianali. Di particolare interesse:
- Forziere (XIII - XV secolo), in ferro, di bottega tedesco-austriaca, proveniente dalla Cattedrale, in cui il Capitolo conservava le pergamene dei privilegi e delle proprietà della chiesa.
- Espositorio processionale della Madonna del Carmine (XVIII secolo), in legno intagliato, dipinto, dorato ed argentato, proveniente dalla Cattedrale.
- Paliotto (1879), in legno intagliato, dipinto ed argentato, di Ludovico Lazzarini ed Oreste Mazzola, proveniente dalla Cattedrale.
Galleria fotografica
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Note | |
Bibliografia | |
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