Pace (oggetto)

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Bottega lombarda, Pace con la Pietà (1680), argento sbalzato; Milano, Museo Diocesano

La pace è un oggetto liturgico, generalmente una tavoletta con un'immagine sacra, usato nei secoli dal XIII al XVIII secolo. Veniva utilizzato per portare la pace, ovvero il bacio di pace prima della Comunione, al coro e a determinate persone partecipanti alla Messa.

È ricordato nel Messale Romano precedente la riforma liturgica seguita al Concilio Vaticano II[1], così come nel Caeremoniale Episcoporum[2] e nel Pontificale Romanum[3] della stessa epoca.

La pace viene anche detta con termini impropri, o comunque non preferibili, pietra di pace, pacificale o strumento di pace.

Storia

Nicolò Lionello, Pace (1434), rame e argento dorati con smalti; Trento, Museo Diocesano Tridentino

L'uso della Pace non è mai stato precettivo; la sua origine è inglese[4] e risale al XIII secolo inoltrato, quando venne introdotta in sostituzione del bacio di pace, dell'abbraccio di pace e del susseguente bacio della patena, di un libro liturgico, di un reliquiario o di un ostensorio; la sostituzione venne effettuata per evitare i facili inconvenienti o le scomodità che ne derivavano.

All'inizio del XIV secolo le paci apparvero in Francia: il Concilio di Bayeux (1300 ca.), trattando dell'arredamento delle chiese, parla anche del marmo ad osculandum ("marmo da baciare")[5]. Il Sinodo provinciale di Melun, celebrato dall'arcivescovo di Sens, Stefano Becard (1300), parla in vari luoghi della tabula pacis ("tavoletta di pace"), dell'osculare o osculatorium necessario per ogni chiesa[6].

Una prima rapida diffusione dell'oggetto fu per mezzo dei grandi Ordini religiosi: francescani, domenicani, carmelitani, certosini, camaldolesi; più tardi anche i cappuccini.

Nei secoli seguenti vi sono fonti innumerevoli che parlano di tale strumento: atti sinodali, inventari di chiese, statuti e regole di famiglie religiose e simili; tutto ciò dimostra la sua straordinaria diffusione tra i secoli XV e XVIII.

Dopo il XVIII secolo tale oggetto andò in disuso, anche se si continuò ad usarlo in alcuni degli ordini religiosi che n'avevano diffuso l'uso.

Descrizione

Le paci più antiche potevano essere in pietra, legno o terracotta, mentre dal XV secolo erano di solito in metallo. Talvolta vi s'inserivano delle reliquie per aumentarne il valore devozionale.

Consisteva generalmente in una specie di tavoletta oblunga, ovale o rotonda, con una sacra immagine. L'iconografia rappresentata s'indirizzava solitamente sul tema della Passione di Gesù, ma anche sulle feste liturgiche o sui Santi [7].

Tipologia

Pace di Siena (XV secolo), oro, smalti, pietre preziose e perle, di bottega franco-fiamminga; Arezzo, Museo Diocesano d'Arte Sacra

Le paci si distinguono in tre tipologie, secondo la loro forma:

  • a piccola tavola, con una cornice di larghezza variabile e con una maniglia sul retro o un gancio con catenella per metterla sospesa, in sacrestia o su un'asta per il bacio dei fedeli;
  • a tavola architettonica, sul tipo di una pala d'altare; anche questa può avere una maniglia o una catenella per appenderla;
  • a medaglione rotondo, eventualmente poggiante su piede con fusto.

Esemplari significativi

Fra gli esempi di maggior rilievo storico-artistico si ricorda:

Galleria fotografica

Note
  1. Vedi Ritus servandus in celebratione Missae, tit. X, n. 3, n. 8.
  2. I, 24, 2, 6, 7.
  3. Parte I, De beneditione et consacratione regis.
  4. Per l'Inghilterra parlano della Pace gli statuti dell'arcivescovo Gualtiero Gray di York del 1250 ca., nel paragrafo dedicato all'arredamento delle chiese, dove elenca anche losculatorium (Giovanni Domenico Mansi, Sacrorum Conciliorum Nova Amplissima Collectio, 31 volumi, Firenze e Venezia, 1758-98, XXIII, 792), un Sinodo celebrato a Exeter nel 1287, nel can. 12, dove, dando l'elenco della suppellettile sacra indispensabile in ogni chiesa nomina anche lasser ad pacem (Mansi, XXIV, 800).
  5. Can. 10; Mansi, XXV, 63.
  6. Mansi, XXV, 6.
  7. San Carlo Borromeo († 1584) prescriveva che la pace fosse in oro, argento o bronzo, con l'immagine della Pietà
Bibliografia
  • Luigi Grassi et al., Dizionario di Antiquariato, A. Vallardi - Garzanti Editori, Milano 1992, p. 821 ISBN 9788811917014
  • Rosa Giorgi, Oggetti e arredi liturgici, in Simboli, protagonisti e storia della Chiesa, col. "Dizionari dell'Arte", Editore Mondadori Electa, Milano 2004, pp. 51 - 52 ISBN 9788837027896
  • Giuseppe Löw, Pace, strumento di, in "Enciclopedia Cattolica", c. 499 - 500
  • Sandra Vasco Rocca, Gli oggetti liturgici, in Suppellettile ecclesiastica. 1, Centro Di Editore, Firenze 1988, pp. 315 - 317 ISBN 88703816412
Voci correlate
Collegamenti esterni
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 16 agosto 2013 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.