Nazireato
Il Nazireato è una forma di voto, di consacrazione a Dio (1Mac 3,49 ), le cui modalità di trovano nell'Antico Testamento; chi lo pratica è detto nazireo.
I più famosi nazirei furono Sansone e, forse, San Giovanni Battista.
Obblighi
Gli obblighi inerenti a questo voto sono illustrati nell'Antico Testamento, e principalmente nel Pentateuco, principalmente in Nm 6,1-21 : il nazireo non può bere vino[1], né aceto, né liquori, non può mangiare uva né alcun altro prodotto della vigna; inoltre non può avere contatti con cadaveri[2] e deve lasciarsi crescere i capelli.
Normalmente il voto di nazireato era temporaneo: allo scadere del tempo prescritto, il nazireo offriva un sacrificio a YHWH e, in prossimità dell'altare, si rasava i capelli e li bruciava nel fuoco del sacrificio.
Il brano dei Numeri poi inoltre le istruzioni su cosa fare nel caso che, toccando un cadavere, si sia infranto il voto.
Significato
I nazirei sono visti come un dono fatto al popolo d'Israele, alla stessa maniera dei profeti. Il profeta Amos si lamenta del fatto che il popolo ha profanato i nazirei facendo bere loro vino e ha zittito i profeti (2,11-12).
Figure di nazirei
Fu nazireo Sansone (Gdc 13-16 ), e lo fu per tutta la vita, fin dal seno di sua madre (Gdc 13,5 ). Il dono del nazireato è in lui orientato alla missione di giudice che riceve, per liberare il paese dei Filistei. Nel momento in cui li verrà rasata la testa[3] perderà la forza e l'appoggio di YHWH.
Anna, la madre di Samuele promette a YHWH a Silo di consacrare a lui il figlio che sta impetrando, e di non passargli il rasoio sul capo (1Sam 1,11 ).
I recabiti osservano l'astinenza perpetua dal vino (Ger 35,6 ).
Sull'annuncio della nascita di Sansone (Gdc 13,1-5 ) è modellato letterariamente l'annuncio della Giovanni Battista (Lc 1,5-19 ). Non si parla espressamente di nazireato, ma viene presentata la prescrizione di non bere vino né bevanda inebriante (Lc 1,15 ) che, secondo l'opinione comune, colloca Giovanni tra i nazirei.
Anche Paolo di Tarso fece, in un determinato momento della sua vita, il voto di nazireato (cfr. At 18,18 ; cfr. 21,23-24).
Note | |
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Voci correlate | |