Oratorio di San Giovanni in Oleo (Roma)

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Oratorio di San Giovanni in Oleo
Oratorio di San Giovanni.JPG
Roma, Oratorio di San Giovanni in Oleo (1509 ca.)
Stato bandiera Italia
Regione bandiera Lazio
Regione ecclesiastica
Regione ecclesiastica Lazio
Provincia Roma
Comune Stemma Roma
Diocesi Roma
Vicariatus Urbis
Religione Cattolica
Indirizzo Via di Porta Latina, 17
00179 Roma (RM)
Telefono +39 06 77400032;
+39 06 70475938
Posta elettronica portalatina17@gmail.com
Sito web Sito ufficiale
Oggetto tipo Oratorio
Dedicazione San Giovanni evangelista
Data fondazione V secolo
Architetti Donato Bramante (attribuzione del progetto cinquecentesco)
Baldassare Peruzzi (attribuzione del progetto cinquecentesco)
Antonio da Sangallo il Giovane (attribuzione del progetto cinquecentesco)
Francesco Borromini (restauro complessivo)
Stile architettonico Rinascimentale, barocco
Inizio della costruzione 1509
Completamento 1719
Pianta centrale (ottagonale)
Iscrizioni Au plaisir de Dieu
Marcatura Stemmi di papa Alessandro VII e di Benoît Adam
Coordinate geografiche
41°52′36″N 12°30′08″E / 41.87666, 12.50213 Stemma Roma
Mappa di localizzazione New: Roma
Oratorio di San Giovanni in Oleo (Roma)

L'Oratorio di San Giovanni in Oleo è un edificio di culto di Roma, situato nel rione Celio, adiacente alla Porta Latina da cui esce l'omonima strada consolare.

Storia

Origini

Secondo quanto narra lo scrittore romano Tertulliano (155 ca. - 230 ca.) nel De Praescriptione Haereticorum (fine del II secolo), si cercò di martirizzare san Giovanni apostolo immergendolo in una caldaia di olio bollente ma, uscitone illeso, venne relegato a Patmos.

Nel luogo del supplizio, tradizionalmente localizzato nei pressi della Porta Latina, ai piedi d'una piccola altura detta nel Medioevo Monte Calvarello, furono costruiti, intorno al V secolo, la Chiesa di San Giovanni e un martyrion[1] conosciuto con il nome di San Giovanni in Oleo, cioè "nell'olio" con riferimento al martirio del santo.

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Chiesa di San Giovanni a Porta Latina (Roma)

Dal Cinquecento ad oggi

L'edificio venne completamente rinnovato nel 1509, all'epoca di papa Giulio II (1503 - 1513), su progetto originariamente attribuito a Donato Bramante (1444 - 1514), mentre recenti studi lo assegnano a Baldassare Peruzzi (1481 - 1536) o ad Antonio da Sangallo il Giovane (1484 - 1546), ma sicuramente finanziato dal prelato francese Benoît Adam, come ricordato da un'epigrafe collocata sul portale occidentale.

Nel 1658 San Giovanni in Oleo fu restaurato da Francesco Borromini (1599 - 1667), su commissione del cardinale Francesco Paolucci (1581-1661) che intendeva trasformarlo in cappella di famiglia: si era sotto il pontificato di Alessandro VII, come evidenziato dallo stemma dei Chigi e dall'iscrizione in ricordo del papa sovrapposti all'ingresso occidentale.

Borromini modificò la copertura, costituita da una cupola a padiglione con costoloni, sovrapponendovi un tamburo con un alto fregio a stucco, con un tetto conico e un fastigio terminale in stucco a foglie di palma e gigli, globo di rose (emblema del committente) e croce,[2] aggiungendo alla trabeazione esistente un'alta fascia decorata con festoni di rose e palme. La natura e la cronologia dell'intervento di Borromini è controverso. Secondo alcuni dopo aver realizzato una copertura a costoloni, intervenne alcuni anni dopo innalzando il tamburo e nascondendola.[3] È stato ipotizzato anche che la modifica sia stata un intervento settecentesco di completamento su disegni eseguiti dallo stesso Borromini.

Le forme attuali dell'oratorio sono dovute ad un ulteriore intervento della fine del XVII secolo commissionato dal cardinale Stefano Agostini (1614 - 1683).

Successivamente, nel 1716, durante il pontificato di Clemente XI (1700-1721), furono eseguiti alcuni ritocchi all'interno, mentre rimase immutato l'aspetto esterno.

Descrizione

Esterno

La piccola costruzione, a pianta centrale (ottagonale) con lesene doriche piegate sugli angoli che sorreggono una trabeazione molto semplice, è aperta da due portali opposti, uno posto ad oriente e l'altro ad occidente, sopra al quale sono collocate l'iscrizione dedicatoria, lo stemma e il motto del committente Benoît Adam:

« Au plaisir de Dieu »

L'oratorio ha una copertura a padiglione che presenta, sopra al tamburo, un attico circolare decorato da un motivo classico, alla sommità del quale è posto uno scivolo conico arricchito da un fregio a rose e palmette e terminante in un fascio di foglie su cui s'innalza una palla racchiusa da un motivo di rose (allusivo allo stemma araldico dei Paolucci) sormontato da una croce.

Interno

L'interno è decorato da un pregevole ciclo di cinque dipinti murali con Storie della vita di san Giovanni evangelista (1661), affreschi attribuiti a Lazzaro Baldi, che raffigurano:

Galleria fotografica

Note
  1. Il martyrion è un edificio sacro (cappella, chiesa, oratorio) costruito sulla tomba o su un sito legato ad un martire.
  2. L'attuale terminazione è una copia in gesso realizzata nel 1967 dall'architetto Paolo Marconi; il fastigio originale è conservato nel portico della Chiesa di San Giovanni a Porta Latina per preservarlo dal degrado: Paolo Marconi, Problemi di conservazione, in "L'ecosistema Urbano", a cura di Manfredi Nicoletti, 1985
  3. Arnaldo Bruschi, Borromini, manierismo spaziale oltre il barocco, 1978
Bibliografia
  • Istituto Professionale "Teresa Confalonieri" (a cura di), San Giovanni in Oleo, F.lli Palombi, Roma, 1997
  • Guglielmo Matthiae et al., S. Giovanni a Porta Latina e l'Oratorio di S. Giovanni in Oleo, col. "Le chiese di Roma illustrate", Marietti, Roma, 1957
  • Claudio Rendina, Le Chiese di Roma. Storia e segreti, col. "Tradizioni italiane", Newton & Compton, Roma, 2017, p. 148, ISBN 9788854188358
  • E. Renzulli, Borromini restauratore: S. Giovanni in Oleo e S. Salvatore a Ponte Rotto, in "Annali di architettura", nº 10-11, 1999
  • Touring Club Italiano (a cura di), Roma, col. "Guide Rosse", Touring, Milano, 2005, p. 524, ISBN 9770390107016
Voci correlate
Collegamenti esterni
Firma documento.png

Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 25 marzo 2021 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.