San Pedro de San José de Betancurt
San Pedro de San José de Betancurt, O.F.B. Religioso | |
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Santo | |
San Pedro de San José de Betancurt | |
Età alla morte | 41 anni |
Nascita | Vilaflor, Tenerife 16 marzo 1626 |
Morte | Guatemala 25 aprile 1667 |
Sepoltura | Chiesa di San Francesco (Antigua) |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Venerabile il | 25 luglio 1771, da Clemente XIV |
Beatificazione | 22 giugno 1980, da Giovanni Paolo II |
Canonizzazione | 30 luglio 2002, Città del Guatemala, da Giovanni Paolo II |
Ricorrenza | 25 aprile |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 25 aprile, n. 11:
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San Pedro de San José de Betancurt (Vilaflor, Tenerife, 16 marzo 1626; † Guatemala, 25 aprile 1667) è stato un religioso e fondatore spagnolo dei Fratelli di Betlemme (o Betlemiti).
Biografia
Figlio dei pastori e agricoltori Amador González di Betancur e Ana García profondamente cristiani. A 23 anni abbandonò la sua città natale e, due anni dopo, arrivò in Guatemala.
Appena sbarcato, una grave malattia lo pose in contatto diretto con i più poveri e diseredati. Avendo ricuperato in maniera inaspettata la salute, volle consacrarsi a Dio. Il suo desiderio era di diventare presbitero, però le difficoltà degli studi non glielo permisero, ed emise la professione religiosa come Terziario nel convento di San Francesco, nell'attuale Antigua Guatemala[1]. Il suo programma era di rivivere l'esperienza di Gesù di Nazareth nell'umiltà, nella penitenza e nel servizio ai poveri.
L'opera della carità
In un primo momento realizzò il suo programma come custode e [[sacrista]] della Cappella del Santo Calvario, vicino al convento francescano; essa divenne il centro della sua opera di carità. Visitò ospedali, carceri, e le case dei poveri; si dedicò agli emigranti senza lavoro, e soprattutto agli adolescenti senza istruzione e finiti nel vizio per la mancanza di attenzione da parte delle loro famiglie: per essi riuscì a realizzare un centro, dove accoglieva i piccoli vagabondi bianchi, mulatti e neri. Ne curò l'educazione religiosa e civile con criteri ancora oggi qualificati come moderni.
Costruì un oratorio, una scuola, un'infermeria, una locanda per i sacerdoti di passaggio e per gli studenti universitari, che avevano bisogno di alloggi sicuri ed economici. Ricordando la povertà del luogo dove nacque Gesù, chiamò la sua opera "Betlemme" (Belén in spagnolo).
La nascita dell'Ordine Betlemmita
Altri terziari lo imitarono, e iniziarono a condividere con lui penitenza, preghiera e attività caritativa. La vita comunitaria prese forma quando Pedro scrisse una regola di vita, che fu poi adottata anche dalle donne che si dedicavano all'educazione dei bambini. Erano i primi sviluppi di quello che sarebbe stato l'Ordine dei Fratelli di Betlemme (Betlemmiti e Betlemmite). Il ramo femminile ottenne il riconoscimento della Santa Sede solo più tardi.
Pedro precorse i tempi con metodi pedagogici nuovi, e iniziò servizi sociali inimmaginabili a quell'epoca, come l'ospedale per i convalescenti. Era chiamato, ancora in vita, "Madre del Guatemala".
I suoi scritti spirituali sono estremamente acuti e profondi.
Morì all'età di 41 anni.
Culto
Dichiarato venerabile da Papa Clemente XIV il 25 luglio 1771, venne beatificato il 22 giugno 1980 da papa Giovanni Paolo II nella Basilica di San Pietro in Vaticano: lo stesso pontefice lo ha canonizzazione il 30 luglio 2002 durante la sua visita apostolica in Guatemala.
Nel sud di Tenerife si trova una grotta, dove si ritiene che il santo pascolasse le sue capre, da cui è stato ricavato un santuario in onore del santo e meta di pellegrinaggio. La sua tomba si trova nella Chiesa di San Francisco (Antigua Guatemala).
La memoria dell'hermano Pedro è venerata a Tenerife, in Guatemala, e in tutti i posti dove si conosce la sua opera il 24 aprile.
Note | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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