Piatto per elemosine

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Bottega tedesca, Piatto per elemosine con Leone di san Marco evangelista (XV secolo), ottone sbalzato; Maiori, Museo d'Arte Sacra "Don Clemente Confalone"

Il piatto per elemosine è un contenitore a forma di grande bacile o piatto, spesso in metallo, utilizzato per la questua. Può presentare al centro un supporto per fissare un elemento iconografico in relazione al motivo della questua (anime del purgatorio, ecc.), od anche un portacandele o scomparti per la suddivisione delle elemosine.

Esso presenta una decorazione a sbalzo e punzonatura molto varia, sia a carattere sacro che ornamentale, disposta come le iscrizioni e baccellature per giri concentrici rispetto al fondo.

I piatti per l'elemosina sono documentati sin dal Medioevo, ma la tipologia del grande piatto con larga tesa, di bottega tedesca, fu molto diffusa nel Rinascimento e se ne trovano molti esemplari in Italia.

Il piatto per elemosine viene anche detto con termine improprio, o comunque non preferibile, piatto per la questua.

Esemplari significativi

Fra gli esempi di maggior rilievo storico-artistico si ricordano:

Bottega norimbergense, Piatti per elemosine (XV - XVI secolo), rame; Cassano allo Ionio, Museo Diocesano d'Arte Sacra
Bibliografia
  • Luigi Grassi et al., Dizionario di Antiquariato, A. Vallardi - Garzanti Editori, Milano 1992, p. 856 ISBN 9788811917014
  • Sandra Vasco Rocca, Gli oggetti liturgici, in Suppellettile ecclesiastica. 1, Centro Di Editore, Firenze 1988, p. 282 ISBN 88703816412
Voci correlate
Collegamenti esterni
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 8 febbraio 2013 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.