Museo Diocesano "Giovanni Tarantini" di Brindisi
Museo Diocesano "Giovanni Tarantini" di Brindisi | |
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Ambito federiciano, Privilegio di Federico II di Svevia (1219), pergamena | |
Categoria | Musei diocesani |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Puglia |
Regione | Puglia |
Provincia | Brindisi |
Comune | Brindisi |
Diocesi | Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni |
Indirizzo | Piazza Duomo, 12 72100 Brindisi (BR) |
Telefono | +39 0831 523053, +39 0831 562391 |
Posta elettronica | beniculturali@diocesibrindisiostuni.it |
Sito web | [1] |
Proprietà | Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni |
Tipologia | arte sacra |
Contenuti | ceramiche, dipinti, lapidi, manoscritti, metalli, paramenti sacri, sculture, suppellettile liturgica, tessuti, vetri |
Servizi | accoglienza al pubblico, didattica, fototeca, visite guidate |
Sede Museo 1° | Palazzo Arcivescovile e Seminario |
Datazione sede 1° | XVIII secolo |
Sede Museo 2° | Chiesa di Santa Teresa degli Scalzi |
Datazione sede 2° | 1671 - 1672 |
Il Museo Diocesano "Giovanni Tarantini" di Brindisi, allestito nel Palazzo Arcivescovile, nel Seminario e nella Chiesa di Santa Teresa degli Scalzi, è stato istituito nel 2005 per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dalla Cattedrale di San Giovanni Battista e dal territorio diocesano.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale si sviluppa in due sezioni espositive, allestite in altrettante sedi, lungo il quale sono presentati reperti archeologici, opere e suppellettile liturgica, databili dal I al XX secolo.
Sezione I - Palazzo Arcivescovile e Seminario
La sezione, collocata nel palazzo Arcivescovile e Seminario (edificati nel XVIII secolo), conserva pregevoli opere e suppellettile liturgica.
Pittura e scultura
La sezione espositiva conserva pregevoli dipinti e sculture, tra cui spiccano:
- Statua di san Rocco (1526 - 1529), in pietra, proveniente dalla Chiesa di San Rocco.
- Madonna con Gesù Bambino (seconda metà del XVI secolo), olio su tela di ambito di Jacopo de Vanis.
- Battente di porta con Sacra Famiglia e san Giovannino (XVII secolo), in legno dipinto di ambito meridionale, proveniente dalla Cattedrale: l'opera restaurata nel 1741, come attesta l'iscrizione, era parte di un polittico forse avente a soggetto l'Adorazione dei Magi.
- Madonna con Gesù Bambino detta Madonna del latte (XVII secolo), olio su tela di ambito meridionale.
- Madonna con Gesù Bambino e san Giovannino (fine XVII secolo), olio su tela, di Giovanni Balducci.
- Madonna con Gesù Bambino benedicente (XVIII secolo), olio su tela, di ambito brindisino.
- Educazione di Maria bambina (XVIII secolo), olio su tela, di ambito brindisino.
- San Paolo apostolo (XVIII secolo), olio su tela, di ambito napoletano.
- Martirio di sant'Agata (XVIII secolo), olio su tela, di ambito napoletano.
- Santa Maria Maddalena (primo quarto del XVIII secolo), olio su tela, di ambito napoletano.
- Sant'Antonio da Padova con Gesù Bambino (primo quarto del XVIII secolo), olio su tela, attribuito a Paolo De Matteis.
- San Francesco Saverio (1749), olio su tela di Giovanni Scatigno.
Suppellettile liturgica e paramenti sacri
Nella sezione espositiva sono presentati preziosi oggetti liturgici e paramenti sacri. Di rilievo:
- Idria delle Nozze di Cana (VIII secolo), in marmo serpentino, di ambito orientale, proveniente dalla Cattedrale: l'opera è un cosiddetto Vaso dell'Epifania, poiché proprio in questa solennità veniva commemorato il Miracolo delle nozze di Cana. Esso fa parte di una tipologia di vasi noti in ambito religioso e letterario come Idrie di Cana e forse venne portato a Brindisi con le reliquie di san Teodoro d'Amasea.
- Campana (XIV secolo), in bronzo, realizzata dal maestro fonditore Bartolomeo, proveniente dalla Chiesa di Sant'Anna.
Sezione II - Chiesa di Santa Teresa degli Scalzi
Nella sezione, collocata nella Chiesa di Santa Teresa degli Scalzi, eretta nel 1671-1672, sono esposti preziosi oggetti liturgici ed opere.
Pittura e scultura
La sezione espositiva conserva pregevoli dipinti e sculture, tra cui spiccano:
- Sibilla tiburtina (I secolo), in vetro dipinto, di ambito romano: l'opera fu rinvenuta nel 1763 dal carmelitano Vincenzo Morelli.
- Gesù Cristo crocifisso (XV secolo), in legno intagliato e scolpito, di bottega leccese.
- Angelo con la scala della Croce (secondo quarto del XVII secolo), olio su tela, attribuita all'ambito di Simon Vouet: l'opera era parte di una serie di Dodici angeli con simboli della Passione eseguita per il cardinale Ascanio Filomarino, arcivescovo di Napoli.
- Busto di santa Teresa d'Avila in estasi (inizio del XVIII secolo), in cartapesta di bottega salentina, proveniente dalla Chiesa di Santa Chiara.
- San Francesco Saverio (1749) dipinto di Giovanni Scatigno.
- Madonna del Purgatorio (1789), olio su tela di Barnaba Zizzi.
- Statua di Gesù Bambino stante (XX secolo), in cartapesta di ambito leccese.
Suppellettile liturgica e paramenti sacri
Nella sezione espositiva sono presentati preziosi oggetti liturgici e paramenti sacri. Di rilievo:
- Arca di san Teodoro d'Amasea (primo quarto del XIII secolo), in legno ricoperto di lamine d'argento, di bottega napoletana. Le reliquie del Santo furono traslate in Brindisi dalla città anatolica di Euchaita (attuale Aukhat), probabilmente nel 1225 in occasione del matrimonio di Federico II di Svevia con Isabella di Brienne, regina di Gerusalemme. Le spoglie, giunte avvolte in uno sciamito, esposto accanto, erano custodite in questo reliquiario a cassa le cui facce verticali sono completamente rivestite da lastre d'argento; la frontale e la laterale sinistra sono decorate con rilievi a sbalzo raffiguranti:
- Madonna con Gesù Bambino;
- San Giorgio e il drago;
- San Leucio e san Pelino protovescovi;
- Storie della vita di san Teodoro di Amasea.
- Coltre funebre delle spoglie di san Teodoro d'Amasea (primo quarto del XIII secolo), in sciamito operato a due trame, di manifattura spagnola: il telo ha avvolto i resti del Santo all'atto della loro traslazione da Euchaita, a Brindisi nel 1225. Il tessuto di seta dal fondo dorato è ornato di medaglioni polilobati, disposti in serie ordinate in orizzontale e verticale.
- Piatto per elemosine con Motivi fitomorfi (primo quarto del XVI secolo), in ottone, di bottega tedesca, proveniente dalla Chiesa di San Paolo Eremita: l'opera presenta al centro un'interessante decorazione a foglie incurvate e gonfie.
- Piatto per elemosine con Adamo ed Eva tentati dal serpente nel paradiso terrestre (primo quarto del XVI secolo), in ottone, di bottega tedesca, proveniente dalla Chiesa di Santa Teresa degli Scalzi.
- Ostensorio raggiato (prima metà del XVII secolo), proveniente dalla Cattedrale.
- Calice (1638), in argento, di bottega napoletana, proveniente dal Palazzo Arcivescovile.
- Leggio (1665), in legno intagliato policromo, di bottega leccese, proveniente dal coro della Chiesa di San Benedetto, demolito nel 1925: nel retro sono dipinte le immagini, in ovale, di San Benedetto da Norcia e Santa Scolastica.
- Croce processionale (1689), in argento, di bottega napoletana, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria degli Angeli, commissionata dalla clarissa Maria Cherubina Leo.
- Piatto per elemosine del Capitolo (1694), in argento, realizzato da Andrea Califano.
- Calice di mons. Elio Antelmi (XVIII secolo), in argento dorato di bottega napoletana, già della famiglia Antonelli-Incalza di Ostuni.
- Servizio da lavabo (brocca e bacile), XVIII secolo, in argento sbalzato, di bottega napoletana, proveniente dalla Cattedrale.
- Urna per votazioni del Capitolo (XVIII secolo), in legno dipinto di bottega pugliese: l'opera presenta su tre facce altrettante raffigurazioni con San Leucio, San Teodoro di Amasea e Stemma del Capitolo.
- Indice segnalibro (prima metà del XVIII secolo), in argento di bottega napoletana, proveniente dal Duomo.
- Servizio di cartegloria (1730 ca.), in argento, realizzato da Simone Cimmino, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria degli Angeli.
- Legatura di Messale (1732), in argento di bottega napoletana, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria degli Angeli.
- Legatura di Messale (1738), in argento di bottega napoletana, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria degli Angeli.
- Due legature di libro liturgico con stemma dell' arcivescovo Antonino Sersale (1743 - 1750), proveniente dalla Cattedrale.
- Baculo pastorale dell' arcivescovo Giuseppe de Rossi (terzo quarto del XVIII secolo), in argento, di bottega napoletana.
- Due fermagli di piviale (XIX secolo), in argento dorato e pietre preziose, di bottega napoletana.
- Ostensorio per la processione del Corpus Domini (XIX secolo), in argento e pietre preziose di bottega napoletana.
- Corona di statua (inizio del XIX secolo), in argento e pietre preziose di bottega napoletana.
- Pantofole bianche di san Giovanni XXIII (terzo quarto del XX secolo), in seta ricamata, di manifattura italiana: le calzature furono donate dallo stesso pontefice al canonico Augusto Pizzigallo.
Manoscritti e pergamene
La sezione custodisce pergamene e manoscritti. Particolarmente pregiato per il suo storico si può ammirare:
- Privilegium Imperatoris Friderici II confirmantis Peregrino Archiepiscopo Brundusino omnia jura Ecclesiae suae ob ejus merita praestitaque servitia eidem Principi ab ejus incunabulis (1219), pergamena di ambito federiciano: il documento reca la firma autografa dell'imperatore Federico II di Svevia (1194 – 1250) con cui conferma all'arcivescovo Pellegrino d'Asti (1216 - 1222) le prerogative patrimoniali e giurisdizionali di cui la Chiesa brindisina godeva ab antiquo.
Galleria fotografica
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