Pietà (Enguerrand Quarton)
Enguerrand Quarton, Pietà (1455 ca.), olio su tavola | |
Pietà di Villeneuve-lès-Avignon | |
Opera d'arte | |
Stato | Francia |
Regione | Île-de-France |
Regione ecclesiastica | [[|]] |
Dipartimento | Parigi |
Comune | Parigi |
Diocesi | Parigi |
Ubicazione specifica | Museo del Louvre |
Uso liturgico | nessuno |
Comune di provenienza | Villeneuve-lès-Avignon |
Luogo di provenienza | Chiesa Collegiata di Notre-Dame |
Oggetto | dipinto |
Soggetto | Pietà con san Giovanni evangelista, santa Maria Maddalena e committente |
Datazione | 1455 ca. |
Ambito culturale | |
Scuola provenzale | |
Autore | Enguerrand Quarton |
Materia e tecnica | tempera su tavola |
Misure | h. 163 cm; l. 218 cm |
Iscrizioni | Ô VOS OMNES / QUI TRANSITIS PER VIAM ATTENDITE ET VIDETE SI EST DOLOR / SICUT DOLOR MEUS. |
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La Pietà è un dipinto, eseguito nel 1455 circa, a tempera su tavola, dal pittore francese Enguerrand Quarton (1418 - 1466), proveniente dalla Chiesa Collegiata di Notre-Dame di Villeneuve-lès-Avignon, attualmente conservato al Museo del Louvre di Parigi.
Descrizione
Soggetto
Nel dipinto compaiono:
- al centro:
- Maria Vergine, seduta con le mani giunte, che sorregge sulle sue ginocchia il corpo del Figlio morto. Ella indossa un lungo manto blu che la copre fino ai piedi, rivelando un velo bianco che le incornicia il volto, il quale appare rassegnato al sacrificio di Cristo ed invecchiato dall'atroce sofferenza; è lei stessa che pronuncia le parole, tratte dalle Lamentazioni di Geremia (Lam 1,12 ) riportate sul bordo superiore del dipinto.
- Gesù Cristo morto, appena deposto dalla croce, il cui corpo nudo ed arcuato, è disteso in grembo alla Madre. Il suo volto con la barba scura, le labbra semiaperte e gli occhi chiusi attirano l'attenzione dello spettatore (fedele) per la forte intensità espressiva.
- a destra, Santa Maria Maddalena, con indosso uno splendido manto rosso, sorregge con una mano il vasetto degli unguenti e con l'altra si asciuga le lacrime.
- a sinistra,
- San Giovanni evangelista, l'apostolo prediletto, rimuove dolcemente, con dita sottili, la corona di spine dalla testa di Gesù.
- Committente, inginocchiato in preghiera, ritratto con grande realismo: i capelli grigi, il viso magro e ben rasato, la fronte rugosa ed il naso rosso. L'uomo è un canonico (ossia un un presbitero, membro del capitolo di una chiesa collegiata), riconoscibile dai paramenti liturgici che indossa. I suoi occhi, rivolti al gruppo centrale, guardano come in lontananza, rendendo così chiaro che egli non partecipa direttamente al dramma sacro, ma è come se avesse l'apparizione della scena che si svolge difronte a lui. Il canonico-committente non è stato ancora identificato.
Ambientazione
La scena, ambientata su un sfondo oro, ad un osservazione superficiale appare omogenea, ma ad uno sguardo più attento si notano un accenno di paesaggio sulla destra e dettagli di una città a sinistra, che allude a Gerusalemme.
Alcuni studiosi ritengono che la città sullo sfondo, a sinistra, sarebbe la rappresentazione simbolica di Istanbul con la Basilica di Santa Sofia, che era caduta in mano agli Ottomani nel 1453, alcuni anni prima della realizzazione del dipinto e il soggetto principale, la Pietà, potrebbe essere considerato come il "pianto" per la caduta della parte orientale della cristianità.
Note stilistiche, iconografiche e iconologiche
- Ogni personaggio esprime in modo compiuto e realistico una diversa emozione, attraverso la definizione attenta delle fisionomie, ciascuno sembra assorto in se stesso ed i loro sguardi non si incontrano, anche se nell'insieme formano un gruppo coerente.
- La grande maestria nella resa delle figure, delle superficie epidermidi e delle stoffe pone questo pittore vicino alla soglia evolutiva della pittura fiamminga.
Iscrizioni
Nel dipinto figura un'iscrizione incisa lungo il bordo superiore del fondo oro, in lettere gotiche, dove si legge un passo biblico, tratto dalle Lamentazioni di Geremia (Lam 1,12 ):
(LA) | (IT) | ||||
« | Ô VOS OMNES / QUI TRANSITIS PER VIAM ATTENDITE ET VIDETE SI EST DOLOR / SICUT DOLOR MEUS. » | « | Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c'è un dolore simile al mio dolore. » |
Inoltre, vi sono altre tre iscrizioni, sempre in lettere gotiche, poste sulle aureole di altrettanti personaggi per identificarli:
« | JOHANNES EVANGELISTA » |
« | VIRGO MATER » |
« | MARIA MAGDALENA » |
Notizie storico-critiche
Nessun documento fornisce informazioni sull'autore, la data e il committente di questa Pietà, capolavoro della pittura francese del XV secolo.
Il primo a richiamare l'attenzione sul dipinto fu lo scrittore e storico francese Prosper Mérimée (1803-1870), ispettore ai Monumenti storici, che lo scoprì nel 1834 in una cappella della Chiesa Collegiata di Notre-Dame di Villeneuve-lès-Avignon.
Nel 1904, l'opera venne esposta a Parigi nella mostra Les Primitifs français, destando così l'attenzione del grande pubblico, e per questo l'anno successivo, la Société des Amis du Louvre l'acquistò per donarla al Museo, dove tuttora è conservata.
Si deve allo storico dell'arte francese, Charles Sterling (1901-1991), la datazione del dipinto al 1455 circa e la sua attribuzione al pittore Enguerrand Quarton (1418-1466), attualmente condivisa dalla maggior parte degli studiosi.
Bibliografia | |
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