Redemptoris Nostri Cruciatus




Redemptoris Nostri Cruciatus Lettera enciclica di Pio XII XVI di XL di questo papa | |
![]() | |
Data |
15 aprile 1949 (XI di pontificato) |
---|---|
Traduzione del titolo | La passione del nostro Redentore |
Argomenti trattati | sui luoghi santi della Palestina |
Enciclica precedente | In Multiplicibus Curis |
Enciclica successiva | Anni Sacri |
(IT) Testo integrale sul sito della Santa Sede. | |
Tutti i documenti di Pio XII Tutte le encicliche |
Redemptoris Nostri Cruciatus (in italiano La Passione del nostro Redentore) è la sedicesima enciclica di papa Pio XII, pubblicata il 15 aprile 1949.
Contenuto
Il papa ricorda la difficile situazione nella quale si trovano i luoghi santi, legati alla Passione e Morte del Signore.
Esorta inoltre i fedeli ad indire pubbliche e solenni preghiere, per affrettare la risoluzione delle problematiche che insanguinano la Terra Santa, e ottenere una sua giusta sistemazione dei territori.
L'enciclica si fa portavoce di un ringraziamento a quanti si sono adoperati per il ristabilimento della pace e per assicurare la piena libertà ai cattolici che risiedono in quei luoghi. Il papa affida la conservazione e tutela di quella zona della Terra che è stata la patria terrena di Gesù Cristo. [1]
Inoltre sottolinea l'opportunità che quei luoghi santi passino sotto la tutela internazionale. [2]
Invita le personalità politiche ad intervenire in favore dei profughi e delle necessità materiali delle popolazioni colpite dal conflitto. Sollecita infine lo sforzo comune per una definitiva sistemazione giuridica di Gerusalemme.[3]
Note | |
| |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |