San Benedetto d'Aniane

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San Benedetto d'Aniane, O.S.B.
Abate
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al secolo Witiza o Vitizia
battezzato
Santo
monaco abate santo
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San Benedetto d'Aniane.jpg

Icona di San Benedetto d'Aniane
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte circa 71 anni
Nascita Villeneuve-lès-Maguelone Francia
750 ca.
Morte Aquisgrana Germania
12 febbraio 821
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Fine del
pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi
Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione [[]]
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 12 febbraio
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Consorte

Consorte di

Figli
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Invito all'ascolto
Firma autografa
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Quasi tre secoli dopo la Fondazione di Montecassino, il sistema benedettino, con qualche ritocco marginale, divenne l'unico regime del monachesimo occidentale; ciò conferisce all'azione di Benedetto di Aniane un'importanza eccezionale nella storia monastica
Virgolette chiuse.png
(Pacaut Marcel, Monaci e religiosi nel Medioevo, Il Mulino, Bologna, 1989, 92)
Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 12 febbraio, n. 3:
« A Kornelimünster in Germania, transito di san Benedetto, abate di Aniane, che propagò la regola di san Benedetto, affidò ai monaci le consuetudini da osservare e si adoperò molto per il rinnovamento della liturgia romana. »

San Benedetto d'Aniane, al secolo Witiza o Vitizia (Villeneuve-lès-Maguelone Francia, 750 ca.; † Aquisgrana Germania, 12 febbraio 821) è stato un abate visigoto. Era figlio di Agilulfo, nobile di origine visigota che governava, con il titolo di conte, il territorio di Maguelonne, nella Settimania o marchersato di Gotia, nel sud della Francia e fu battezzato con il nome di Witiza o Vitiza. Fu il primo grande padre del monachesimo di stripe germanica..

Vita

Dopo essere stato educato a corte nel palazzo di Pipino, nel 774 seguì l'esercito di Carlomagno, che veniva in Italia per combattere contro i Longobardi. In quello stesso anno, però, decise di ritirarsi dalla vita pubblica e di farsi monaco.

Entrò nel monastero borgognone di San Sequano (St. Seine), non lontano da Digione, dove prese il nome di Benedetto. Nei primi anni di vita monastica studiò le grandi regole del passato convincendosi che il modello benedettino fosse quello più in sintonia con i tempi e con la tradizione dell'Occidente.

Nel suo tentativo di favorire un ritorno alla regola benedettina senza alterazioni, Benedetto non si sentiva appoggiato né dai monaci di Saint-Seine né dalla politica di Carlomagno nei confronti del monachesimo. Lasciato il monastero di Saint-Seine si trasferì ad Aniane, in Linguadoca, vicino Lodève, fondando così un nuovo monastero su terreni avuti in eredità dalla famiglia. Qui riuscì a portare avanti con più facilità il suo tentativo di riforma: impose ai suoi monaci la regola benedettina senza nessuna mitigazione, insistendo soprattutto nel dare importanza all'ufficio divino e al lavoro e ridimensionando l'applicazione agli studi.

Allo scopo, poi, di stabilire chiaramente la superiorità della regola di san Benedetto sulle altre regole monastiche, compilò una raccolta di tutte le regole antiche di cui aveva conoscenza: si tratta del Codex regularum che contiene ventisette regole. Compose poi una Concordia regularum, un commento alla regola benedettina formato da estratti di altre regole e destinato a mostrare come tutta la tradizione monastica si trovasse condensata nell'opera di Benedetto. Nello stesso tempo cercò di mantenere buoni rapporti col potere politico, soprattutto grazie all'amicizia con Ludovico il Pio che, al contrario del padre Carlomagno, sosteneva la necessità di una restaurazione spirituale del monachesimo tradizionale. Grazie alle sue capacità e alla sua influenza riuscì, ancora vivente Carlomagno, a far ritornare alla regola benedettina numerosi monasteri della Linguadoca, della regione del Massiccio Centrale e della Borgogna.

L'opera riformatrice di Benedetto raggiunse dimensioni imponenti dall'814 in poi. Fu chiamato da Ludovico il Pio a dirigere il monastero di Marmoutiers, in Alsazia e, in seguito a erigere il monastero di Inden (ora Kornelimünster), nei pressi di Aquisgrana.

La Dieta di Aquisgrana, convocata nell'816 affinché indicasse il modo migliore per ristabilire nel clero secolare e regolare l'osservanza delle norme tradizionali, sostenne le idee e l'azione di Benedetto.

Nell'817 gli abati convocati per appoggiare la Dieta Imperiale promulgarono il 10 luglio il Capitulare Monasticum relativo all'organizzazione monastica. Il Capitulare impose a tutti i monaci l'osservanza della regola benedettina con pochissimi adattamenti relativi alle diverse condizioni climatiche dei vari monasteri; un secondo Capitulare nell'818 si restituiva ai monasteri la libera elezione dell'abate. Dopo queste due Diete Benedetto d'Aniane pubblica una Collectio capitularis nella quale precisa, completa o adatta alla situazione della sua epoca numerosi dettagli della regola.

Benedetto trascorse gli ultimi anni nell'abbazia di Inden. Morì ad Aquisgrana nell'821 e fu sepolto a Inden; i suoi resti andarono poi dispersi.

Voci correlate
Collegamenti esterni