San Costanzo di Perugia
San Costanzo di Perugia Vescovo · Martire | |
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Santo | |
Pietro Perugino, Polittico di San Pietro (part. San Costanzo), 1496 - 1500, olio su tavola; Perugia, Abbazia di San Pietro | |
Morte | Foligno 170 ca. |
Consacrazione vescovile | 150 ca. |
Incarichi ricoperti | Vescovo di Perugia |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 29 gennaio |
Patrono di | Perugia |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 29 gennaio, n. 3:
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San Costanzo di Perugia († Foligno, 170 ca.) è stato un vescovo e martire latino. Il primo a occupare la cattedra di Perugia fu martirizzato al tempo dell'imperatore Marco Aurelio, durante le persecuzioni dell'Impero Romano nei confronti dei cristiani. È venerato come santo della Chiesa cattolica che lo ricorda il 29 gennaio..
Biografia
Secondo la tradizione, fu tradotto per mano di alcuni soldati davanti al console Lucio, durante la persecuzione di Marco Aurelio e barbaramente flagellato, quindi immerso nell'acqua bollente, da dove uscì miracolosamente illeso. Ricondotto in carcere, convertì i suoi custodi, che lo aiutarono a fuggire. Rifugiatosi a casa di Anastasio, cristiano, fu con questo di nuovo arrestato e decapitato nella città di Foligno. Le diverse redazioni della Passio sono concordi nello assegnare il suo martirio al tempo di Marco Aurelio in una località presso Foligno denominata il Trivio. Il santo perugino aveva infatti in questa città, vicino a Porta Romana, una chiesa che, secondo lo Ludovico Jacobilli, fu demolita nel 1527. Questi afferma inoltre che, al suo tempo, tale località era chiamata ancora campagna di S. Costanzo.
Tutte le redazioni della Passio affermano che il santo, dopo il martirio, fu portato a Perugia e sepolto non lontano dalla città in, un luogo detto Areola fuori Porta S. Pietro, dove venne costruita la prima cattedrale di Perugia. In questo medesimo luogo fu eretta l'attuale chiesa di San Costanzo, consacrata, secondo un'iscrizione esistente nell'antico altare, nel 1205 dal vescovo di Perugia, Viviano.
Culto
Il suo culto si diffuse anche fuori dell'Umbria. Nel 1781 fu fatta una ricognizione delle sue reliquie e nel 1825 furono traslate dal vecchio al nuovo altare, sempre nella attuale chiesa di San Costanzo.
Alla intercessione di san Costanzo furono attribuiti due miracoli: una donna affetta da completa cecità si fece portare ai piedi del santo per ricevere la benedizione e implorare aiuto. Dopo la sua benedizione, si dice che la donna riacquistò completamente la vista. Il secondo miracolo riguarda un nobile perugino di nome Crescenzio, sofferente da molti anni di inguaribile paralisi alle estremità inferiori. Anch'egli sospinto da viva fede, andò da Costanzo e, avuta la benedizione, subito fu risanato.
Predecessore: | Vescovo di Perugia | Successore: | |
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primo vescovo | (II - III secolo) | San Decenzio (circa 250) |
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