San Gaudenzio di Novara

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San Gaudenzio di Novara
Vescovo
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battezzato
Santo
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 91 anni
Nascita Ivrea
327
Morte Novara
22 gennaio 418
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Vestizione [[{{{aVest}}}]]
Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono
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Consacrazione vescovile 398
Elevazione ad Arcivescovo
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Creazione
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Incarichi ricoperti Vescovo di Novara
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
Elezione
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Fine del
pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il [[{{{aV}}}]]
Beatificazione [[{{{aB}}}]]
Canonizzazione [[{{{aS}}}]]
Ricorrenza 22 gennaio
Altre ricorrenze
Santuario principale Basilica di San Gaudenzio, Novara
Attributi Bastone pastorale
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di Novara e diocesi
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
Nome completo {{{nome completo}}}
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

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Collegamenti esterni
Invito all'ascolto
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 22 gennaio, n. 3:
« A Novara, san Gaudenzio, che si ritiene primo vescovo di quella sede. »

San Gaudenzio di Novara (Ivrea, 327; † Novara, 22 gennaio 418) è stato un vescovo italiano. È considerato protettore della città e della diocesi di Novara della quale fu il primo vescovo. È Venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

Nacque a Ivrea in una famiglia ancora pagana nel 327. La sua conversione avvenne grazie Sant'Eusebio primo vescovo in tutto il Piemonte. Probabilmente a Vercelli Gaudenzio divenne sacerdote. Certa è la stima che Eusebio nutre Gaudenzio che venne inviato a Novara, per aiutare il sacerdote Lorenzo, che da solo annuncia il Vangelo in un territorio ancora pagano.

In quella città oltre alla conversione dei pagani, sorgono all'interno della comunità cristiana dissidi tra i fedeli alla dottrina del Concilio di Nicea e i seguaci di Ario, che negano la natura divina di Cristo.

L'imperatore Costanzo II, terzo figlio di Costantino il Grande, protegge gli ariani e nel 355 convocò a Milano un Concilio nel quale i vescovi ariani, in sintonia con la corte, condannarono Atanasio vescovo di Alessandria d'Egitto: ossia il più energico sostenitore dell'ortodossia cattolica. Costanzo II mandò in esilio alcuni vescovi che sostenevano Atanasio. Tra questi Eusebio di Vercelli, relegato in Palestina, poi in Asia Minore e infine in Egitto.

Gaudenzio raggiunse per un certo periodo il suo vescovo in esilio, ma poi tornò in patria su ordine di Eusebio, per rimpiazzare a Novara il presbitero Lorenzo che nel frattempo fu assassinato.

Qui proseguì l'opera missionaria del martire trovando presso il nuovo vescovo di Milano Sant'Ambrogio, formazione e sostegno.

Il successore di Ambrogio, Simpliciano, lo consacrò vescovo di Novara nel 398. Fu vescovo della nuova diocesi per venti anni, ottimo predicatore e formatore di nuovi presbiteri, come appreso dal suo maestro Eusebio. Visse in comunità con i suoi canonici tutti soggetti alla stessa regola, in questa comunità venivano accolti e formati i nuovi sacerdoti.

La sua funga e avventurosa vita terminò a Novara il 22 gennaio 418.

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