San Quintino di Vermand

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San Quintino di Vermand
Laico · Martire
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Jacopo Pontormo, Martirio di san Quintino (1517 - 1518), olio su tela; Sansepolcro, Pinacoteca Civica
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte {{{età}}} anni
Nascita
Morte Augusta Viromanduorum[1]
287
Sepoltura
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
Elezione
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
Venerato da Chiesa cattolica
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Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 31 ottobre
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
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Patrono di
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
[[File:{{{FirmaAutografa}}}|250px]]
Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 31 ottobre, n. 2:
« Nella cittadina in seguito insignita del suo nome nel territorio dell'odierna Francia, san Quintino, martire, che, senatore, subì la passione per Cristo sotto l'imperatore Massimiano. »

San Quintino di Vermand († Augusta Viromanduorum[1], 287) è stato un senatore e martire latino.

Agiografia

Reliquiario di san Quintino

Di questo santo esistono pochissime testimonianze storiche, per cui risulta difficoltoso ricostruirne la vita e le opere. Secondo la sua agiografia era un cittadino romano, forse figlio di un senatore di nome Zeno e fu martirizzato in Gallia dove si era recato in compagnia di san Luciano di Beauvais. Giunto ad Amiens iniziò ivi a predicare il Vangelo ma venne incarcerato per questo per volere del prefetto romano Riziovaro, nominato dall'imperatore Massimiano ed accanito persecutore dei Cristiani.

Sempre secondo la tradizione Quintino venne incatenato e torturato ripetutamente per indurlo a ripudiare la sua fede cristiana, ma senza successo. Fu così che il prefetto Riziovaro si trasferì a Reims, capitale della Gallia Belgica, dove ordinò venisse portato anche Quintino affinché venisse sottoposto a giudizio. Tuttavia, durante il viaggio, nei pressi di una località chiamata Augusta Veromanduorum (l'attuale Saint-Quentin), Quintino riuscì miracolosamente a fuggire e a proseguire la sua opera di evangelizzazione. Tuttavia, non datosi per vinto, Riziovaro lo fece catturare nuovamente e, dopo averlo torturato, lo fece decapitare e gettare i suoi resti nelle paludi della Somme.

Cinquantacinque anni dopo, una donna affetta da cecità, di famiglia patrizia, giunse nel luogo dove era stato gettato il corpo di Quintino, seguendo una ispirazione divina e miracolosamente ritrovò i resti del santo che emersero dall'acqua della palude emanando un "odore di santità". Ella seppellì il suo corpo sulla sommità di un monte e vi eresse una piccola cappella per proteggere la sepoltura, e, fatto ciò, recuperò la vista.

Note
  1. L'attuale Saint-Quentin
Collegamenti esterni