Diocesi di Santander

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Diocesi di Santander
Dioecesis Santanderiensis
Chiesa latina

Santander Cathedral 2021 - exterior panoramic edited.jpg
vescovo Arturo Pablo Ros Murgadas
Sede Santander

sede vacante
Santander

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Suffraganea dell'arcidiocesi di Oviedo
Regione ecclesiastica {{{regione}}}
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Stemma
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Mappa della diocesi
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Nazione bandiera Spagna
diocesi suffraganee
Coadiutore
Vicario
Provicario
generale
Ausiliari

Vescovi emeriti:

Parrocchie 615
Sacerdoti

334 di cui 201 secolari e 133 regolari
1.656 battezzati per sacerdote

175 religiosi 551 religiose 6 diaconi
584.737 abitanti in 5.527 km²
553.413 battezzati (94,6% del totale)
Eretta 12 dicembre 1754
Rito romano
Cattedrale Santa Maria Assunta
Concattedrale {{{concattedrale}}}
Santi patroni Vergine Bien Aparecida
Santi Emeterio e Celedonio
Indirizzo
Plaza Obispo José Eguino Trecu 1, 39002 Santander, España
Coordinate geografiche
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Collegamenti esterni

Sito ufficiale

Dati online 2020 (gc ch )

Chiesa cattolica in Spagna
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica

La diocesi di Santander (in latino: Dioecesis Santanderiensis) è una sede della Chiesa cattolica in Spagna suffraganea dell'arcidiocesi di Oviedo.

Santi patroni

Territorio

La diocesi è situata nella parte settentrionale della Spagna. Il territorio si estende su 5.527 km² e, in linea di massima, coincide con quello della comunità autonoma della Cantabria, con due eccezioni: il comune di Valle de Villaverde appartiene alla diocesi di Bilbao, mentre il comune di Valle de Mena in provincia di Burgos, appartiene alla diocesi di Santander.

Sede vescovile è la città di Santander, il capoluogo regionale, dove si trova la cattedrale di Nostra Signora dell'Assunzione.

Santuari

  • Monastero di Nuestra Señora del Soto, Iruz
  • Monastero di Santo Toribio di Liébana. Nel Monastero, che si trova nel comune di Camaleño nei pressi della cittadina di Potes, viene conservato e venerato il Lignum Crucis, ovvero il frammento più grande della croce di Cristo.

Seminario

  • Seminario Diocesano de Monte Corbán: San Román de la Llanilla, Cantabria.

Storia

Il cristianesimo iniziò la sua diffusione nel territorio della Cantabria fin dai tempi del dominio romano, anche se non ebbe un'ampia penetrazione nella popolazione locale, a causa della scarsa integrazione dei romani nel territorio. Ancora nel IV secolo esisteva un grande tempio pagano sul monte pico Dobra, dedicato al dio dei Celti Erudino (la menzione risale al 399). A quel periodo risale un anagramma della croce, rinvenuto vicino alla città di Ilyobriga, uno dei più grandi insediamenti di quel tempo nella regione. Oggi l'immagine dell'anagramma è rappresentato nel logo della diocesi.

Dopo il crollo dell'Impero Romano e il ritiro delle sue truppe dalla Spagna, la Cantabria riacquistò l'indipendenza e l'influenza cristiana diminuì. Solo dopo la conquista dei Pirenei da parte dei Visigoti iniziò una nuova fase associata alle attività missionarie di eremiti e monaci, tra cui sant'Emiliano della Cogolla e san Toribio de Palencia, che è considerato uno dei fondatori del monastero di San Toribio de Llebana. Nell'VIII secolo fu creata la diocesi di Amaya, al tempo città chiave sulla strada per la Cantabria.

Vescovadi di Cantabria nel X secolo

Dopo la conquista araba, il reinsediamento dell'aristocrazia gotica e del clero iniziò sul territorio della Spagna settentrionale. Dal IX secolo la diocesi di Amaya cessò di essere menzionata nelle cronache storiche. I territori che erano sotto la sua giurisdizione ecclesiastica furono divisi nella diocesi di Oviedo, fondata nell'802, con i territori della parte occidentale con Santander; Valpuesta, fondata nel 804, che comprendeva la parte orientale e meridionale della provincia; mentre la regione di Liébana e Polaciones erano sotto la giurisdizione di León, fondata nel 792. Nell'XI secolo, alla morte del re Ferdinando I di León, il territorio dell'attuale diocesi di Santander fu diviso tra Oviedo, che mantenne le sue stesse posizioni territoriali e la diocesi di Nájera, che aveva sostituito quella di Valpuesta. Mentre i territori del regno di Navarra vennero a dipendere dal vescovo di León, che mantenne saldamente Liébana, e poi dal vescovado di Palencia, restaurato nel 1035, che assorbì la regione di Polaciones e alcune chiese di Liébana.

La diocesi fu eretta il 12 dicembre 1754 con la bolla Romanus Pontifex di papa Benedetto XIV, ricavandone il territorio dall'arcidiocesi di Burgos e dalla diocesi di Oviedo (oggi arcidiocesi). Nel 1851 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Vitoria. Negli anni successivi il vescovo José López Crespo dovette subire l'esilio per la sua strenua difesa dei diritti della Chiesa contro la politica anticlericale.

Durante gli anni trenta e quaranta del XIX secolo la politica anticlericale del governo liberale spagnolo mise in difficoltà le diocesi. Santander fu sede vacante dal 1842 al 1848. Con il regno di Isabella II di Spagna le cose migliorarono e la Spagna nel 1951 sottoscrisse con la Santa Sede un concordato. Grazie al mutato clima politico la diocesi poté, il 15 ottobre 1853, inaugurare il seminario diocesano, dopo quasi un secolo di tentativi che non si erano potuti portare a termine.[1]

Santander nella guerra civile spagnola (1936-1940) fu repubblicana e la Chiesa locale subì persecuzione. Il vescovo locale mons. José María Eguino Trecu subì la prigionia e l'esilio. Molti furono i sacerdoti le religiose e i religiosi, oltre a semplici credenti, a subire la prigione e vessazioni di ogni genere e alcuni di essi furono uccisi. Al 2022 la Chiesa ha elevato agli altari: nel pontificato di papa Benedetto XVI, i Beati Enrique Izquierdo Palacios e 13 compagni,[2] O.P., beatificati nel gruppo di 498 Martiri Spagnoli a Roma il 28 ottobre del 2007 e sotto papa Francesco, i Beati Pío Heredia e 17 compagni,[3] O.C.S.O., beatificati a Santander nella cattedrale il 3 ottobre 2015. Durante il conflitto l'edificio del seminario fu devastato, poi riaperto nel 1943. Anche gli interni della cattedrale gotica subirono gravi danni da un incendio nel febbraio 1941. La cattedrale fu riaperta al culto nel 1953

Il 17 ottobre 1954[4] e il 22 novembre 1955,[5] con due distinti decreti della Congregazione Concistoriale, furono rivisti i confini della diocesi per farli coincidere con quelli della provincia civile, in applicazione del concordato tra la Santa Sede e il governo spagnolo del 1953. La diocesi di Santander si ampliò notevolmente incorporando oltre 200 parrocchie dalle arcidiocesi di Oviedo e di Burgos e dalle diocesi di Palencia e di León.

Nel 1977 è stata inaugurata la nuova sede del seminario.

Cronotassi dei vescovi

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche

Note
  1. (ES) Seminario Diocesano de Monte Corbán Historia su seminario.diocesisdesantander.com. URL consultato il 19-06-2022
  2. Enrique Izquierdo Palacios e 13 compagni († 1936) su causesanti.va. URL consultato il 19-06-2022
  3. Martiri Spagnoli Cistercensi della Stretta Osservanza (Trappisti) e di San Bernardo su causesanti.va
  4. (LA) Decreto Quum sollemnibus, AAS 47 (1955), pp. 456-460.
  5. (LA) Decreto Initis inter, AAS 48 (1956), pp. 146-148.
  6. Dal 23 settembre 2006 al 27 luglio 2007 è stato amministratore apostolico della diocesi Carlos Osoro Sierra, arcivescovo metropolita di Oviedo.
Voci correlate
Collegamenti esterni