Diocesi di León (Spagna)

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Diocesi di León
Dioecesis Legionensis
Chiesa latina

Catedral Gótica de León.jpg
vescovo Luis Ángel de las Heras Berzal, C.M.F.
Sede León (Spagna)

sede vacante
León (Spagna)

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Suffraganea dell'arcidiocesi di Oviedo
Regione ecclesiastica {{{regione}}}
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Stemma
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Mappa della diocesi
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Nazione bandiera Spagna
diocesi suffraganee
Coadiutore
Vicario
Provicario
generale
Ausiliari

Vescovi emeriti:

Julián López Martín
Parrocchie 757
Sacerdoti

339 di cui 233 secolari e 106 regolari
889 battezzati per sacerdote

158 religiosi 692 religiose 4 diaconi
308.071 abitanti in 9.620 km²
301.692 battezzati (97,9% del totale)
Eretta III secolo
Rito romano
Cattedrale Santa Maria del Cammino
Concattedrale {{{concattedrale}}}
Santi patroni
Indirizzo
Apartado 7, Plaza de la Regla 7, 24003 León, España
Coordinate geografiche
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Collegamenti esterni

Sito ufficiale

Dati online 2020 (gc ch )

Chiesa cattolica in Spagna
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica

La diocesi di León (in latino Dioecesis Legionensis) è una sede della Chiesa cattolica in Spagna suffraganea dell'arcidiocesi di Oviedo. Nel 2019 contava 301.692 battezzati su 308.071 abitanti. È retta dal vescovo Luis Ángel de las Heras Berzal, Sigla non trovata! verifica se è inserita qui..

Territorio

La diocesi comprende la provincia di León. Sede vescovile è la città di León, dove si trova la cattedrale di Santa Maria del Cammino. Nel territorio sorgono due basiliche minori: la basilica della Vergine del Cammino a Valverde de la Virgen, e la basilica di Sant'Isidoro a León. Il territorio si estende su 9.620 km² ed è suddiviso in 757 parrocchie, raggruppate in 13 arcipresbiterati.

Storia

La diocesi ha origini antiche. I primi vescovi storicamente documentati sono Basilídes e Sabino, coinvolti in una controversia a metà del III secolo, menzionati nelle lettere di san Cipriano di Cartagine. Gli storici ritengono che nel primo periodo della sua storia, la diocesi di León fosse unita a quella di Astorga. Oltre a Basilídes e Sabino, le cronotassi assegnano ad entrambe le diocesi anche il vescovo Decenzio, che prese parte al concilio di Elvira all'inizio del IV secolo. In seguito, fino al termine dell'VIII secolo, non sono più noti vescovi di León, e soprattutto nessuno di loro è documentato in epoca visigota e nei concili di quest'epoca, cosa che porta gli storici a supporre che dopo le attestazioni iniziali la regione di León sia diventata parte della diocesi di Astorga.

L'invasione saracena cancellò l'esistenza della chiesa o almeno non se ne ha notizia. Il primo vescovo dopo la reconquista (metà circa dell'VIII secolo) è Suintila nel 792, ma è solo con la seconda metà del IX secolo che la lista episcopale di León si fa completa. Agli inizi del X secolo León divenne capitale del regno di León, e in questa occasione, durante l'episcopato di Frunimio II (915-928), fu ingrandita la cattedrale di Santa Maria, che era stata costruita sui resti delle antiche terme romane.

Nel 1020 a León si tenne un concilio a cui prese parte il re Alfonso V, che discusse le relazioni tra stato e Chiesa. Nel 1063 il re Ferdinando I portò a León da Siviglia le reliquie di sant'Isidoro, promuovendone il culto. Nel concilio di Leon (1090), presieduto dal legato pontificio Rainero Raineri, O.S.B. Clun., che riunì i vescovi e gli abati di Castiglia, Leóne e Galizia, alla presenza del re Alfonso VI, si decise di abbandonare la tradizionale scrittura gotica a favore della scrittura carolingia.

Nel 1099 papa Urbano II aveva sottomesso la diocesi alla provincia ecclesiastica di Toledo. Il vescovo Diego si oppose a questa decisione e ottenne da papa Pasquale II, il 15 aprile 1104, l'esenzione dalla giurisdizione metropolitica di Toledo e l'immediata soggezione di León alla Santa Sede.

Nel 1120 il vescovo Diego procedette a una riforma del capitolo dei canonici della cattedrale e alla fine del secolo esso era costituito da tre categorie di canonici: le dignità (priore, decano, primicerio, tesoriere e arcidiaconi), i canonici maggiori e i canonici minori. Il capitolo era esente dalla giurisdizione del vescovo, cosa che ne aumentò nei secoli la potenza e che in seguito fu occasione di diverse cause e processi tra vescovo e canonici.

Alla fine del XII secolo fu intrapresa dal vescovo Manrique de Lara (1181-1205) la costruzione di una nuova cattedrale, sul sito della precedente, che fu ultimata nel XIV secolo.

Nel XIII e XIV secolo si celebrava a León un sinodo diocesano nel giorno della festa di San Bartolomeo a cui era obbligato a partecipare un terzo del clero diocesano. A partire dal 1426 questi sinodi annuali divennero tuttavia sempre più rari.

Il vescovo Francisco Trujillo García (1578-1592) convocò quattro sinodi diocesani per applicare i decreti di riforma del concilio di Trento. Andrés de Casso fondò nel 1606 il seminario vescovile, che fu ristrutturato ed ingrandito da Francisco de la Torre Herrera nel 1730

In seguito al concordato del 1851 la diocesi divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Burgos.

Il 17 ottobre 1954 con il decreto Quum sollemnibus Conventionibus della Congregazione Concistoriale, fu data attuazione pratica al concordato del 1953, che aveva stabilito di far coincidere i confini ecclesiastici con quelli delle province civili. La diocesi di León cedette oltre 220 parrocchie alle vicine sedi di Valladolid, Zamora e Palencia, e contestualmente ne acquisì quasi 200 dalle diocesi di Oviedo, Astorga e dalla stessa Palencia.[1]. Il 27 ottobre seguente entrò a far parte della provincia ecclesiastica di Oviedo.

Il 2 novembre 1955 e il 19 settembre 1956 furono apportate altre modifiche territoriali, con la cessione di una serie di parrocchie alla diocesi di Santander, e l'acquisizione di altre 25 dalla diocesi di Astorga.[2]

Cronotassi dei vescovi

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche

La diocesi nel 2019 su una popolazione di 308.071 persone contava 301.692 battezzati, corrispondenti al 97,9% del totale.


Note
  1. (LA) Decreto Quum sollemnibus Conventionibus, AAS 47 (1955), pp. 456-460.
  2. (LA) Congregazione concistoriale, Decreti Initis inter, AAS 48 (1956), pp. 146, 728.
  3. Per la cronologia dei vescovi da Mauro a Frunimio II: Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques, vol. XXXI, col. 555.
  4. Per la cronologia dei vescovi da Oveco a Froilán II (927-1006): Manuel CarriedoTejedo, Un obispo desconocido de León: Sisnando II Baroncélliz (año 982), in La documentación para la investigación: homenaje a José Antonio Martín Fuertes. Tomo I / coordinación, Mª Antonia Morán Suárez, Mª del Carmen Rodríguez López, Léon 2002. Il Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques (vol. XXXI, col. 555) riporta una cronotassi e una cronologia diversa.
  5. Nominato vescovo titolare di Elepla.


Bibliografia
Collegamenti esterni