Santi Crispino e Crispiniano
Santi Crispino e Crispiniano Laici · Martiri | |
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Santi | |
Ambito palermitano, Madonna con Gesù Bambino in trono tra san Crispino e san Crispiniano (inizio XVI secolo); Monreale, Palazzo Arcivescovile | |
Nascita | III secolo |
Morte | Soissons 25 ottobre 286 |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerati da | Chiesa cattolica |
Canonizzazione | pre-canonizzazione |
Ricorrenza | 25 ottobre |
Attributi | Palma, scarpe |
Patroni di | Calzolai, lavoratori del cuoio |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 25 ottobre, n. 2:
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I Santi Crispino e Crispiniano (III secolo; † Soissons, 25 ottobre 286) sono stati due laici martiri latini di professione calzolai.
Biografia
Secondo la tradizione agiografica, erano due giovani cristiani inviati da Roma nella Gallia Belgica come missionari; qui diffondevano il Vangelo e si mantenevano esercitando il mestiere di calzolai.
Durante l'impero e le persecuzioni anticristiane ordinate da Massimiano furono arrestati dal prefetto Rizio Varo e, sotto lusinghe, minacce e torture, si provò a far loro rinnegare la fede in Gesù Cristo. In un accesso d'ira per il fallimento, il prefetto Rizio Varo si sarebbe ucciso gettandosi nel fuoco. L'imperatore Massimiano, per vendetta, condannò i due giovani cristiani a morte.
Culto
I loro corpi furono poi nascosti e conservati da alcuni fedeli, che al termine delle persecuzioni, li deposero in due sepolcri vicini, dove poi sorse la basilica a loro dedicata a Soissons di cui parla a più riprese San Gregorio di Tours.
Pur essendo le vicende della loro vita ricavabili solo da testi agiografici arricchiti da numerosi elementi favolistici, l'antichità e la diffusione del culto dei due martiri sembrano provarne la storicità.
Memoria liturgica il 25 ottobre. Sono patroni dei calzolai, avendo loro stessi svolto questo mestiere.
Bibliografia | |
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Voci correlate | |