Santi Felice, Regola ed Essuperanzio

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Santi Felice e Regola
Martiri · Martiri
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Santi
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Titolo
Incarichi attuali
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Nascita prima metà III secolo
Morte Zurigo
286
Sepoltura
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Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
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Fine del
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(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerati da Chiesa cattolica
Venerabile il [[{{{aV}}}]]
Beatificazione [[{{{aB}}}]]
Canonizzazione pre-canonizzazione
Ricorrenza 11 settembre
Altre ricorrenze
Santuario principale Grossmünster, Zurigo
Attributi Palma, Teste decapitate
Devozioni particolari
Patroni di Zurigo
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
Nome completo {{{nome completo}}}
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
Firma [[File:{{{firma}}}|150x150px]]
Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
[[File:{{{FirmaAutografa}}}|250px]]
Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 11 settembre, n. 2:
« A Zurigo nell'odierna Svizzera, santi martiri Felice e Regola. »
(Santo di venerazione particolare o locale)

I Santi Felice e Regola, insieme con il loro servo Essuperanzio (prima metà III secolo; † Zurigo, 286), sono i santi patroni di Zurigo, ricordati, come riporta il Martyrologium Romanum, l'11 settembre..

Vita e martirio

Le notizie biografiche su Felice e Regola sono in gran parte leggendarie; la tradizione popolare ha infatti attribuito loro l'appartenenza alla Legione Tebea, al tempo comandata dal cristiano Maurizio, sebbene la tradizione che li vuole entrambi militari sia dubbia e di scarsa attendibilità.

Il più antico testo che fa riferimento a questi due santi risale all'incirca all'VIII secolo. Fratelli, di probabile origine egiziana (quindi conterranei di san Maurizio), Felice e Regola si sarebbero arruolati nell'esercito della Legione Tebea e quindi sarebbero stati trasferiti in Svizzera, precisamente ad Agaunum, nel Canton Vallese.

In seguito al massacro dell'intera Legione, per la maggior parte cristiana e dunque pronta a sfidare l'imperatore, dedito al culto pagano, i due fratelli, insieme al loro servo Essuperanzio, riuscirono miracolosamente a sfuggire, rifugiandosi inizialmente a Glaris (l'attuale Glarona) e infine a Zurigo.

Qui si dedicarono alla conversione degli abitanti, per poi battezzarli segretamente nelle foreste. Scoperti e catturati, vennero, per ordine del governatore romano, condannati alla decapitazione; la sentenza venne eseguita nell'anno 286 sulle rive del fiume Limmat. Dopo che i tre furono stati decapitati, si verificò un sensazionale prodigio che lasciò esterrefatti gli stessi aguzzini: i corpi dei santi si rialzarono, prendendo tra le mani la loro testa e portandola fino al luogo della loro sepoltura, su una collina nei dintorni.

Collegamenti esterni