Sede titolare di Naisso

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Naisso
Sede vescovile titolare
Dioecesis Naissitana
Patriarcato di Costantinopoli
[[Immagine:|290px|Sede titolare di Naisso]]
Vescovo titolare: Basilio Mamani Quispe
Arcivescovo titolare: {{{arcivescovo}}}
Sede vacante
Suffraganea della Sede titolare di Sardica
Istituita: 1933
Soppressa: {{{sedetitolaresoppressa}}}
Ricostituita: {{{ricostituita}}}
Stato Serbia
Regione:
Località: Naisso
collocazione
geografica:
[[Immagine:{{{mappacollocazione}}}|200 px]]
Diocesi soppressa di Naisso
Diocesi suffraganee:
Eretta: ?
Soppressa: ?
'
Collegamenti esterni

Dati online (gc ch )

Elenco delle sedi titolari della Chiesa cattolica
Tutte le sedi titolari
Coordinate geografiche
43°18′01″N 21°53′60″E / 43.3002, 21.8999 bandiera Serbia
Mappa di localizzazione New: Serbia
Naisso
Naisso

La Sede titolare di Naisso (in latino: Dioecesis Naissitana) è una diocesi soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia

Naisso, corrispondente alla città di Niš in Serbia, è un'antica sede vescovile della provincia romana della Dacia Mediterranea nella diocesi civile di Dacia, suffraganea dell'arcidiocesi di Sardica.

Sono sei i vescovi documentati di questa antica diocesi. Il primo è Ciriaco, vissuto nella prima metà del IV secolo, simpatizzante dell'arianesimo e avversario di Marcello di Ancira. Gli succedette Gaudenzio che fu presente al Concilio di Sardica e forse è da identificarsi con il Gaudenzio presente al Concilio di Sirmio (351).[1] Segue il vescovo Bonoso, che venne deposto e sostituito da Marziano, menzionati entrambi in alcune lettere di papa Innocenzo I.

Verso la metà del V secolo Naisso subì la distruzione ad opera degli Unni. La città tuttavia poté risollevarsi. Infatti all'inizio del VI secolo è noto il nome di un altro vescovo, Gaiano, inviato a Costantinopoli dall'imperatore Anastasio. Proietto infine fu presente al concilio ecumenico del 553.

A questi vescovi, gli autori di Illyricum Sacrum aggiungono il nome di Dalmazio episcopus Neutimae, che avrebbe sottoscritto la lettera dei vescovi della Dardania all'imperatore Leone (458) in seguito all'uccisione del patriarca alessandrino Proterio. Secondo Jacques Zeiller, avendo sottoscritto il documento con i vescovi della Dardania, Dalmazio non poteva essere vescovo di Naisso, città che apparteneva ad un'altra provincia romana.[2]

Dal 1933 Naisso è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica.

Cronotassi

Vescovi

  • Ciriaco (prima metà del IV secolo)
  • Gaudenzio (prima del 343/344 - dopo il 351)
  • Bonoso (menzionato nel 380 circa)
  • Marziano (prima del 409 - dopo il 414)
  • Dalmazio ? (menzionato nel 458)
  • Gaiano (menzionato nel 516)
  • Proietto (menzionato nel 553)

Vescovi titolari

Note
  1. Su questa identificazione Jacques Zeiller solleva dei dubbi.
  2. Op. cit., pp. 162-163. Secondo Zeiller, all'origine del malinteso ci sarebbe un'errata identificazione operata da Le Quien (Oriens christianus, vol. II, coll. 313-314). La critica recente attribuisce il vescovo Dalmazio alla diocesi di Ulpiana (Sylvain Destephen, Une province romaine sortie de l'ombre: la Dardanie d'après la correspondance du pape Gélase, Mélanges de l'école française de Rome, 2008, nº 120-1, p. 178).
Bibliografia
Collegamenti esterni