Sede titolare di Utica
Sede titolare di Utica Sede vescovile titolare Dioecesis Uticensis Chiesa latina | |
Sito archeologico di Utica | |
Vescovo titolare: | Philippe Curbelié |
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Suffraganea | |
dell'Arcidiocesi di Cartagine | |
Istituita: | XVI secolo |
Stato | Tunisia |
Località: | Utica |
Diocesi soppressa di Utica | |
Eretta: | ? |
Soppressa: | VII secolo |
Coordinate geografiche | |
Tunisia | |
Collegamenti esterni | |
Dati online (gc ch) | |
Collegamenti interni | |
Tutte le sedi titolari |
La sede titolare di Utica (in latino: Dioecesis Uticensis) è una diocesi soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.
Storia
Utica, nel governatorato di Ariana nell'odierna Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana dell'Africa Proconsolare, suffraganea dell'arcidiocesi di Cartagine.
Sono oltre una decina i vescovi documentati di Utica. Aurelio intervenne al Concilio di Cartagine (255) per discutere della questione relativa alla validità del battesimo amministrato dagli eretici, e figura al 41º posto nelle Sententiae episcoporum.[1] Mauro fu accusato di apostasia durante la persecuzione del 303. Vittore prese parte al concilio di Arles (314) assieme a Ceciliano di Cartagine; è ricordato nel martirologio romano alla data del 23 agosto. Quieto assistette al concilio cartaginese presieduto da Grato nel 345/348.[2]
Al Concilio di Cartagine (411) che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana, presero parte il cattolico Vittore e il donatista Gedudo. Morcelli aggiunge il vescovo Galloniano, presente al Concilio di Cartagine (419), che secondo Mesnage apparterrebbe invece alla diocesi di Utina. Segue il vescovo Florentino, il quale prese parte all'ariano Concilio di Cartagine (484) convocato da Unnerico, re dei Vandali, in seguito al quale venne esiliato.
Faustiniano partecipò al Concilio di Cartagine (525). Segue il vescovo Giunilio, scrittore ecclesiastico, che dedicò le sue opere a Primasio di Adrumeto. Nel VII secolo è attestato il vescovo Flaviano, che assistette all'antimonotelita Concilio di Cartagine (646); e Potentino, che fu esiliato in Spagna ed intervenne al concilio di Toledo (684).
Dal XVI secolo Utica è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica.
Cronotassi
Vescovi
- Aurelio † (menzionato nel 256)
- Mauro † (menzionato nel 303)
- Vittore † (menzionato nel 314)
- Quieto † (menzionato nel 345/348)
- Vittore † (menzionato nel 411)
- Galloniano ? † (menzionato nel 419)[3]
- Florentino † (menzionato nel 484)
- Faustiniano † (menzionato nel 525)
- Giunilio † (menzionato nel 556 circa)
- Flaviano † (menzionato nel 646)
- Potentino † (menzionato nel 684 esule a Toledo)
Vescovi titolari
- Pedro del Campo † (4 luglio 1516 - ?)
- Pedro Carmelet, O.S.A. † (3 giugno 1517 - ?)
- Enrico del Congo † (5 maggio 1518 - ?)
- Giovanni Battista, O.P. † (circa 1542 - ?)
- Domingo Romeo, O.P. † (1544 - 5 gennaio 1563 deceduto)
- Antonio García de Valtorres, O.Cist. † (22 marzo 1564 - ?)
- Marcantonio Oradino † (26 ottobre 1565 - ?)
- Giovanni Battista Maremonti † (17 marzo 1567 - 14 agosto 1577 nominato vescovo di Sora)
- Felice Ambrosino † (4 luglio 1578 - ?)
- Malaquías Asso, O.Cist. † (19 luglio 1591 - 23 maggio 1594 nominato vescovo di Jaca)
- Francisco Ugarte, O.Cist. † (23 ottobre 1606 - 1617 deceduto)
- García Gil Manrique † (5 marzo 1618 - 30 agosto 1627 nominato vescovo di Gerona)
- Alonso Godina † (20 agosto 1629 - 28 febbraio 1630 deceduto)
- Martino Bonacina † (26 maggio 1631 - dopo il 9 giugno 1631 deceduto)
- Juan Arroyo † (7 dicembre 1654 - 16 dicembre 1656 deceduto)
- Diego de Gatica, O. de M. † (29 luglio 1658 - 17 aprile 1667 deceduto)
- Giovanni Riquelme † (17 settembre 1668 - 22 febbraio 1671 deceduto)
- Melchior de Escuda † ([[24 agosto 1671 - prima del 6 febbraio 1680 deceduto)
- Johann Daniel von Gudenus † (29 aprile 1680 - 11 febbraio 1694 deceduto)
- Joachimus Skirmunt † (8 agosto 1701 - ? deceduto)
- Stanisław Józef Hozjusz † (5 dicembre 1718 - 16 settembre 1720 nominato vescovo di Wenden)
- Henricus Howard † (30 settembre 1720 - 2 dicembre 1720 deceduto)
- François Louis Sanguessa, O.F.M. † (28 maggio 1721 - 9 aprile 1722 succeduto vescovo di Roermond)
- Jean-Baptiste-Frézal Charbonnier, M.Afr. † (14 gennaio 1887 - 16 marzo 1888 deceduto)
- Léonce Bridoux, M.Afr. † (15 giugno 1888 - 20 ottobre 1890 deceduto)
- Adolphe Lechaptois, M.Afr. † (19 giugno 1891 - 30 novembre 1917 deceduto)
- Emile-Fernand Sauvant, M.Afr. † (8 luglio 1921 - 19 dicembre 1939 deceduto)
- Giuseppe Stella † (13 novembre 1943 - 7 settembre 1945 nominato vescovo di Luni o la Spezia, Sarzana e Brugnato)
- Paul-Marie-Maurice Perrin † (7 giugno 1947 - 29 ottobre 1953 nominato arcivescovo di Cartagine)
- Giuseppe Garneri † (25 marzo 1954 - 2 luglio 1954 nominato vescovo di Susa)
- Oronzo Caldarola † (27 novembre 1954 - 6 febbraio 1963 deceduto)
- Guido Maria Casullo † (11 febbraio 1963 - 26 maggio 1978 dimesso)
- Jean Yves Marie Sahuquet † (11 dicembre 1978 - 15 maggio 1985 nominato vescovo coadiutore di Tarbes e Lourdes)
- Léon Hégelé (9 settembre 1985 - 11 febbraio 2014 deceduto)
- Nicolò Anselmi (10 gennaio 2015 - 17 novembre 2022 nominato vescovo di Rimini)
- Philippe Curbelié, dal 29 luglio 2024
Note | |
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Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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