Sede titolare di Utica

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Sede titolare di Utica
Sede vescovile titolare
Dioecesis Uticensis
Chiesa latina
Utique fontaine tortue.jpg
Sito archeologico di Utica
Vescovo titolare: Philippe Curbelié
Suffraganea
dell'Arcidiocesi di Cartagine
Istituita: XVI secolo
Stato Tunisia
Località: Utica
Diocesi soppressa di Utica
Eretta: ?
Soppressa: VII secolo
Coordinate geografiche
37°03′25″N 10°03′43″E / 37.056944, 10.061944 bandiera Tunisia
Mappa di localizzazione New: Tunisia
Utica
Utica
Collegamenti esterni
Dati online (gc ch)
Collegamenti interni
Tutte le sedi titolari

La sede titolare di Utica (in latino: Dioecesis Uticensis) è una diocesi soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia

Utica, nel governatorato di Ariana nell'odierna Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana dell'Africa Proconsolare, suffraganea dell'arcidiocesi di Cartagine.

Sono oltre una decina i vescovi documentati di Utica. Aurelio intervenne al Concilio di Cartagine (255) per discutere della questione relativa alla validità del battesimo amministrato dagli eretici, e figura al 41º posto nelle Sententiae episcoporum.[1] Mauro fu accusato di apostasia durante la persecuzione del 303. Vittore prese parte al concilio di Arles (314) assieme a Ceciliano di Cartagine; è ricordato nel martirologio romano alla data del 23 agosto. Quieto assistette al concilio cartaginese presieduto da Grato nel 345/348.[2]

Al Concilio di Cartagine (411) che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana, presero parte il cattolico Vittore e il donatista Gedudo. Morcelli aggiunge il vescovo Galloniano, presente al Concilio di Cartagine (419), che secondo Mesnage apparterrebbe invece alla diocesi di Utina. Segue il vescovo Florentino, il quale prese parte all'ariano Concilio di Cartagine (484) convocato da Unnerico, re dei Vandali, in seguito al quale venne esiliato.

Faustiniano partecipò al Concilio di Cartagine (525). Segue il vescovo Giunilio, scrittore ecclesiastico, che dedicò le sue opere a Primasio di Adrumeto. Nel VII secolo è attestato il vescovo Flaviano, che assistette all'antimonotelita Concilio di Cartagine (646); e Potentino, che fu esiliato in Spagna ed intervenne al concilio di Toledo (684).

Dal XVI secolo Utica è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica.

Cronotassi

Vescovi

  • Aurelio † (menzionato nel 256)
  • Mauro † (menzionato nel 303)
  • Vittore † (menzionato nel 314)
  • Quieto † (menzionato nel 345/348)
  • Vittore † (menzionato nel 411)
  • Galloniano ? † (menzionato nel 419)[3]
  • Florentino † (menzionato nel 484)
  • Faustiniano † (menzionato nel 525)
  • Giunilio † (menzionato nel 556 circa)
  • Flaviano † (menzionato nel 646)
  • Potentino † (menzionato nel 684 esule a Toledo)

Vescovi titolari

Note
  1. (LA) S. Thasci Caecili Cypriani opera omnia, Recensuit et commentario critico instruxit Guilelmus Hartel, Corpus scriptorum ecclesiasticorum latinorum (CSEL), volumen III, pars I (Praefatio et Libelli), Vindobonae, 1868, p. 451.
  2. Per la datazione di questo concilio: Concilia Africae, ed. Munier, pp. 3-10. Anche: (FR) André Mandouze, Prosopographie chrétienne du Bas-Empire, 1. Prosopographie de l'Afrique chrétienne (303-533), Paris, Éditions du Centre National de la Recherche Scientifique, 1982, p. 1318.
  3. Il vescovo Galloniano, secondo Mesnage, potrebbe appartenere alla diocesi di Utina.
Bibliografia
Collegamenti esterni

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