Servi della Carità
Servi della Carità | |
in latino Congregatio Servorum a Charitate | |
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Istituto di vita consacrata Congregazione religiosa maschile di diritto pontificio | |
Altri nomi Guanelliani, Opera Don Guanella | |
Fondatore | Luigi Guanella |
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Data fondazione | 24 marzo 1908 |
Luogo fondazione | Como |
sigla | S.d.C. |
Approvato da | Pio X |
Data di approvazione | 15 agosto 1912 |
Motto | ' |
Scopo |
opere di misericordia a favore dei disabili mentali, degli anziani e dei fanciulli |
Costituzioni | 16 luglio 1935 |
Collegamenti esterni | |
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I Servi della Carità (in latino Congregatio Servorum a Charitate), ovvero Opera Don Guanella, sono un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione clericale, detti popolarmente Guanelliani, pospongono al loro nome la sigla S.d.C.[1]
Cenni storici
La congregazione trae origine dalla "Casa della Divina Provvidenza" aperta a Como nel 1886 da don Luigi Guanella (1842-1915) per offrire assistenza ai bisognosi. Inizialmente Guanella gestì l'istituto insieme alle suore Figlie di Santa Maria della Provvidenza, ma presto a lui si unirono anche alcuni sacerdoti che, con il passare del tempo, raggiunsero il numero di ventiquattro.[2]
Dietro indicazione della Congregazione romana dei Vescovi e Regolari, il 24 marzo 1908 Guanella, assieme ad altri diciassette compagni, emise i voti semplici e perpetui dando formalmente inizio all'istituto.[2]
La congregazione ricevette il pontificio decreto di lode il 15 agosto 1912 e le sue costituzioni vennero approvate definitivamente dalla Santa Sede il 16 luglio 1935.[2]
Il fondatore è stato beatificato da papa Paolo VI il 25 ottobre 1964[3] e canonizzato il 23 ottobre 2011, da Benedetto XVI.[4]
Attività e diffusione
I guanelliani si dedicano a tutte le opere di misericordia, particolarmente a favore dei disabili mentali, degli anziani e dei fanciulli.[2]
Sono presenti in in Europa (Italia, Polonia, Spagna, Svizzera), nelle Americhe (Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Guatemala, Messico, Paraguay, Stati Uniti), in Asia (India, Filippine, Israele, Vietnam) e in Africa (Congo, Ghana, Nigeria);[5] la sede generalizia a Roma.[1]
Al 31 dicembre 2005, la congregazione contava 76 case e 494 religiosi, 319 dei quali sacerdoti.[1]
Note | |
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Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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