Museo Diocesano "Donnaregina Nuova" di Napoli
Museo Diocesano "Donnaregina Nuova" di Napoli | |
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Chiesa di Santa Maria di Donnaregina Nuova, interno (sede museo) | |
Categoria | Musei diocesani |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Campania |
Regione | Campania |
Provincia | Napoli |
Comune | Napoli |
Diocesi | Arcidiocesi di Napoli |
Indirizzo | Largo Donnaregina, 22 80138 Napoli (NA) |
Telefono | +39 081 5571365, +39 081 299480 |
Fax | +39 081 299480 |
Posta elettronica | info@museodiocesanonapoli.it |
Sito web | [1] |
Proprietà | Arcidiocesi di Napoli |
Tipologia | arte sacra, architettura |
Contenuti | arredi sacri, ceramiche, dipinti, lapidi, libri antichi a stampa, metalli, paramenti sacri, sculture, suppellettile liturgica |
Servizi | accoglienza al pubblico, audioguide, biglietteria, biblioteca, bookshop, didattica, guardaroba, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Sede Museo | Chiesa di Santa Maria di Donnaregina Nuova |
Datazione sede | 1617 |
Fondatori | mons. Crescenzio Sepe |
Data di fondazione | 23 ottobre 2007 |
Il Museo Diocesano "Donnaregina Nuova" di Napoli, allestito nella di Chiesa di Santa Maria di Donnaregina Nuova, edificata dal 1617, inaugurato il 23 ottobre 2007, per volere del cardinale Crescenzio Sepe, per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta e dal territorio diocesano.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale articolato su due livelli espositivi, si sviluppa in vari ambienti, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dal XIII al XIX secolo
Piano terra
Al piano terra si ammira la Chiesa di Santa Maria di Donnaregina Nuova e le opere d'arte lì custodite, tra le quali si notano:
Cappelle laterali destre
- Madonna con Gesù Bambino in trono (secondo quarto del XIV secolo), affresco staccato, di ambito cavalliniano, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria di Donnaregina Vecchia, attualmente collocata nella Cappella della Madonna del Carmine.[1]
- Madonna con Gesù Bambino, Dio Padre e santi (primo quarto del XVII secolo) di Fabrizio Santafede, olio su tela, proveniente dalla Chiesa di Santa Patrizia, attualmente collocata nella Cappella della Madonna del Rosario.[2]
- Immacolata Concezione (1646), olio su tela di Charles Mellin, originariamente ubicati nella Cappella della Madonna Immacolata.[3]
- Annunciazione (1647), olio su tela di Charles Mellin, originariamente ubicati nella Cappella della Madonna Immacolata.[4]
- Ciclo di dipinti murali con Storie della vita di Maria Vergine (XVII secolo), affreschi di Francesco de Benedictis, ubicazione originaria, che raffigurano:
- Apostoli davanti al sepolcro vuoto di Maria;[5]
- Assunzione di Maria;[6]
- Incoronazione di Maria Vergine da parte della Trinità.[7]
- Statua di San Pietro (1684), in argento sbalzato, di Giovan Domenico Vinaccia, proveniente dalla Cattedrale.[8]
- Statua di San Paolo (prima metà XIX secolo), in metallo dorato e legno, anonimo argentiere napoletano, proveniente dalla Cattedrale.[9]
Presbiterio
- Polittico con Storie della vita di Maria Vergine e santi (primo quarto secolo XVI), olio su tavola, di anonimo pittore napoletano, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria di Donnaregina Vecchia.[10][11]
- Noli me tangere (1655), affresco, di Agostino Beltrano, ubicazione originaria.[12]
- Paradiso e angeli (1655), affresco di Agostino Beltrano, ubicazione originaria.[13]
- Pavimento (1690), in marmo, realizzato da Gaetano Sacco su disegno di Giovan Domenico Vinaccia, ubicazione originaria.[14]
- Altare maggiore (1701 - 1702), breccia di Sicilia, verde antico, lapislazzuli e bronzo dorato, di Francesco Solimena, ubicazione originaria.[15]
- Nozze di Cana (1705), olio su tela, di Luca Giordano, ubicazione originaria.[16]
- Moltiplicazione dei pani e dei pesci (1705), olio su tela, di Luca Giordano, ubicazione originaria.[17]
Passetto e comunichino
- Gesù Cristo crocifisso (XIV secolo), in legno intagliato, di anonimo scultore napoletano, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria di Donnaregina Vecchia.[18]
Comunichino delle Monache
- Madonna con Gesù Bambino (1506 - 1511), in marmo bianco, di Tommaso Malvito e bottega, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria di Donnaregina Vecchia.[19]
- San Gennaro con il cardinale Alfonso Gesualdo (primo quarto del XVII secolo), olio su tavola, di Giovanni Balducci, detto il Cosci, proveniente dalla Cattedrale.[20]
- Madonna delle Grazie con santa Sofia, san Francesco d'Assisi, san Francesco di Paola e san Gennaro (primo quarto del XVII secolo), olio su tavola, di Fabrizio Santafede, proveniente dalla Chiesa di Santa Sofia.[21]
- Quattro statue raffiguranti San Giuseppe con Gesù Bambino, San Michele Arcangelo e San Nicola di Bari ed Angelo custode (primo quarto del XVIII secolo), in legno intagliato e dipinto, di Nicolò Fumo, provenienti dalla Chiesa di San Giovanni Battista delle Monache.
- Monumenti funebri di Giovan Battista e Cesare Loffredo (primo quarto del XVIII secolo), in marmo bianco, di Geronimo d'Auria, provenienti dalla Chiesa di Santa Maria di Donnaregina Vecchia.
- Statua di Porzia (Ippolita) Caracciolo (primo quarto del XVIII secolo), in marmo bianco, di Geronimo d'Auria, provenienti dalla Chiesa di Santa Maria di Donnaregina Vecchia.[22]
Passetto e retroaltare
- Dipinti murali con Madonna ed Angelo (fine XV - inizio XVI secolo), affreschi staccati, di anonimo pittore meridionale, provenienti dalla Cattedrale.[23][24]
- Annunciazione (ultimo quarto del XVI secolo), olio su tavola, di Dirk Hendricksz detto Teodoro d'Errico, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria della Sapienza.[25]
- Riposo durante la fuga in Egitto (1641), olio su tela, di Aniello Falcone, proveniente dalla sacrestia della Cattedrale.[26]
- Sposalizio di Maria Vergine (terzo quarto del XVIII secolo), olio su tela, di Lorenzo de Caro, proveniente dal Palazzo Arcivescovile.[27]
- Collare di san Vincenzo Ferrer (fine XIX - inizio XX secolo), in oro, argento, brillanti, rubini, granati, ametiste, corallo, turchesi, paste vitree su supporto di cotone, di manifattura napoletana, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria della Sanità.[28]
Sacrestia
- Madonna con Gesù Bambinoin trono ed angelo detta Madonna del latte (secondo quarto del XV secolo), affresco staccato e trasportato su tela, attribuito a Pietro di Domenico da Montepulciano, proveniente dalla Cappella delle Reliquie della Cattedrale.[29]
- Pala d'altare con Madonna del Soccorso tra santa Patrizia e santa Caterina d'Alessandria (inizio XVI secolo), tempera e oro su tavola, di anonimo pittore napoletano, proveniente dalla Chiesa di San Gennaro al Vomero.[30] Nella predella sono raffigurati:
- Natività di Gesù,
- Ascensione di Gesù Cristo,
- Pentecoste,
- Morte di Maria Vergine.
- Madonna con Gesù Bambino in gloria tra san Giovanni Battista e san Francesco d'Assisi (primo quarto del XVII secolo), olio su tavola, di Dirk Hendricksz Centen, detto Teodoro d'Errico, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria della Vita.[31]
- Madonna con Gesù Bambino (secondo quarto del XVI secolo), olio su tela, di Massimo Stanzione, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria di Donnaregina Nuova.[32]
- Madonna con Gesù Bambino in gloria tra san Giovanni e san Paolo (secondo quarto del XVII secolo), olio su tela, di Domenico Gargiulo detto Micco Spadaro, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria Donnaromita.[33][34]
- Madonna con Gesù Bambino (metà XVI secolo), olio su tavola, attribuito a Pietro Negroni, proveniente dal Seminario arcivescovile.[35]
- Maria Vergine intercede per le anime del Purgatorio (secondo - terzo quarto del XVII secolo), olio su tela, di Andrea Vaccaro, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria del Pianto.[36]
- Immacolata Concezione con san Francesco d'Assisi, santa Chiara d'Assisi, santa Rosa da Viterbo, sant'Antonio da Padova, san Bonaventura e san Ludovico di Tolosa (seconda metà del XVIII secolo), olio su tela, di Francesco Solimena e Nicola Maria Rossi, proveniente dalla Chiesa di San Francesco alle Cappuccinelle.[37]
Antisacrestia e passetto
- Assunzione di Maria Vergine (1571), olio su tavola, di Silvestro Buono, proveniente dalla Chiesa di San Pietro in Vincoli.[38]
- Adorazione dei Magi (1575), olio su tavola, di Marco di Giovan Battista dal Pino detto Marco Pino, proveniente dalla Chiesa di Sant'Antoniello ai Vergini in Santa Maria Succurre Miseris.[39]
- Crocifissione con Maria Vergine, san Giovanni, san Pietro, santa Sofia e confratelli' (terzo quarto del XVI secolo), olio su tavola, di Marco Pino, proveniente dalla Chiesa di Santa Sofia.[40]
Cappelle laterali sinistre
- San Francesco d'Assisi riceve i simboli della beatificazione e della santità (prima metà del XVIII secolo), olio su tela, di Francesco Solimena, ubicazione originaria nella Cappella di San Francesco.[41]
Primo piano
L'itinerario museale del primo piano si articola in diciasette sale espositive, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, ordinate per tematiche, che conducono i visitatori in un viaggio storico, religioso, culturale e artistico intriso di tradizione locale.
I - IV, Atrio e sale per eventi
Nelle quattro sale sono presentate opere ed oggetti liturgici, tra i quali si segnalano:
- San Giovanni evangelista con il cardinale Innico Caracciolo (seconda metà del XVIII secolo), olio su tela, di Francesco Solimena, proveniente dalla Chiesa del Gesù delle Monache.[42]
- Sant'Agnello (primo quarto del XVII secolo), olio trasportato su tela, di Giovanni Balducci, proveniente dalla Cattedrale.[43]
- Croce d'altare (metà XVIII secolo), in argento sbalzato, di anonimo argentiere napoletano, proveniente dalla Cattedrale.[44]
V - VI, Sale della Passione di Gesù Cristo e Sacramenti
Nelle due sale sono esposte opere di notevole interesse, fra le altre si notano:
- Compianto su Gesù Cristo morto (secondo - terzo quarto del XVII secolo), olio su tela, di Andrea Vaccaro, proveniente dalla Cattedrale.[45]
- Gloria del Santissimo Sacramento (secondo - terzo quarto del XVIII secolo), olio su tela, attribuita a Lorenzo De Caro, proveniente dalla Chiesa dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio.[46]
VII - VIII, Sale del Martirio
Le due sale, dedicate ai santi martirizzati, presentano:
- Martirio di san Bartolomeo (secondo - terzo quarto del XVII secolo), olio su tela, di Andrea Vaccaro, proveniente dall'Arciconfraternita della Santissima Immacolata in Sant'Efremo Nuovo.[47]
- San Sebastiano curato da sant'Irene (primo quarto del XVIII secolo) olio su tela, di Paolo De Matteis, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria della Vita.[48]
- Sant'Agnese (primo quarto del XVIII secolo) olio su tela, di Giacomo del Pò, proveniente dalla Chiesa dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio a Capodimonte.[49]
- San Gennaro (prima metà del XVIII secolo), olio su tela, attribuita a Francesco Solimena, proveniente dal Palazzo Arcivescovile.[50]
IX - Coro delle Converse
Il Coro delle Converse è decorato un notevole ciclo di dipinti murali (1686 - 1687 ca.), realizzati ad affresco da Luca Giordano, raffiguranti:
X - XII, Sale della Vita Consacrata
Le tre sale sono dedicate alla vita consacrata, in particolare al monachesimo, agli Ordini Mendicanti ed ai Chierici Regolari. Di particolare interesse:
- Polittico con San Benedetto da Norcia e storie della sua vita (1475), tempera e oro su tavola, di anonimo pittore napoletano, proveniente dalla Chiesa di San Gennaro al Vomero.[54]
- San Girolamo e l'angelo (prima metà del XVII secolo), olio su tela, di Agostino Beltrano, proveniente dalla Chiesa di Sant’Agostino degli Scalzi.[55]
- Battesimo di sant'Agostino e Visione di sant'Agostino (seconda metà del XVII secolo), olio su tela, di Luca Giordano, provenienti dalla Chiesa di Sant'Anna al trivio.[56][57]
- Angeli che reggono la mitria (seconda metà del XVII secolo), olio su tela, di Luca Giordano, proveniente dalla Chiesa dei Gerolamini.[58]
- Madonna del Rosario con san Domenico e santa Caterina da Siena (secondo - terzo quarto del XVII secolo), olio su tela, di Andrea Vaccaro, proveniente dalla Chiesa dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio a Capodimonte.[59]
- Sant'Antonio da Padova in preghiera (secondo - terzo quarto del XVII secolo), olio su tela, di Andrea Vaccaro, proveniente dalla Curia arcivescovile.[60]
- Visione di san Guglielmo d'Aquitania (secondo - terzo quarto del XVII secolo), olio su tela, di Andrea Vaccaro, proveniente dalla Chiesa di Sant'Agostino degli Scalzi.[61]
- Madonna con Gesù Bambino tra sant'Antonio Abate e san Filippo Neri (1688), olio su tela, di Paolo De Matteis, proveniente dalla Cattedrale.[62]
- Madonna del Rosario con san Domenico e santa Caterina da Siena (1732), olio su tela, di Sebastiano Conca, proveniente dal Palazzo Arcivescovile.[63]
- Maria Vergine porge Gesù Bambino a sant'Ignazio di Loyola (primo quarto del XVIII secolo), olio su tela, di Giacomo del Pò, proveniente dalla Palazzo Arcivescovile.[64]
- San Francesco d'Assisi riceve le stimmate (secondo - terzo quarto del XVIII secolo), olio su tela, di Lorenzo de Caro, proveniente dal Palazzo Arcivescovile.[65]
XIII - Sala delle Opere di Misericordia
La sala, dedicata alle opere di Misericordia, conserva dipinti di particolare interesse culturale, fra i quali si segnalano:
- Opere di Misericordia corporale (seconda metà del XVI secolo), olio su tavola, di Aniello Laudisello, proveniente dalla Basilica di Santa Maria di Pugliano in Ercolano.[66]
XIV - Sala dei Preziosi e Reliquie
Nella sala sono esposti preziosi oggetti liturgici e dipinti. Di rilievo:
- Stauroteca detta di San Leonzio (metà del XII secolo), in oro filigranato, argento dorato sbalzato e cesellato, smalti cloisonnés, gemme, perle e smalti, di bottega palermitana, proveniente dal Tesoro della Cattedrale.[67]
- Ritratto funerario dell'arcivescovo Umberto d'Ormont e San Paolo (secondo quarto del XIV secolo), tempera e oro su tavola, attribuito a Lello da Orvieto, proveniente dalla Cattedrale.[68]
- Reliquiario a busto di san Massimo d'Aveia (1681), in argento sbalzato, di Giovan Domenico Vinaccia, proveniente dalla Cattedrale.[69]
- Reliquiario a busto di santa Candida di Napoli (1681), in argento sbalzato, di Giovan Domenico Vinaccia, proveniente dalla Cattedrale.[70]
- Servizio da lavabo (XIX secolo), in argento parzialmente dorato, di Luigi De Michelis, proveniente dalla Palazzo Arcivescovile.[71]
XV - Sala delle statue lignee
La sala conserva le statue lignee, fra cui spiccano per interesse storico-artistico:
- San Giuseppe con Gesù Bambino benedicente (1730 ca.), in legno intagliato e dipinto, opera di un allievo di Giacomo Colombo, proveniente dal Seminario arcivescovile.[72]
XVI - Lapidarium
Nella sala sono raccolti i reperti lapidei, databili dall'età romana al Medioevo, fra i quali si notano:
- Urna cineraria (I secolo d.C.), in marmo, di maestranze campane, proveniente dalla Cattedrale.[73]
- Frammento di sarcofago (III - IV secolo d.C.), in marmo, di maestranze campane, proveniente dalla Cattedrale.[74]
XVII - Coro delle Monache
Il Coro delle Monache è decorato uno splendido ciclo di dipinti murali (1681 - 1684 ca.), realizzati ad affresco da Francesco Solimena, raffiguranti:
- Miracolo delle rose;[75]
- San Francesco d'Assisi davanti al vescovo;[76]
- Morte di san Francesco d'Assisi,[77][78]
- San Francesco d'Assisi in gloria,[79]
- San Gennaro;[80]
- Sant'Andrea e san Bartolomeo.[81]
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