Settimana Santa a Noicattaro
Settimana Santa a Noicattaro | |
Statua della Madonna addolorata in processione | |
Riti della Settimana Santa Processione | |
Festa locale | |
Commemorazione celebrata | Passione e morte di Gesù Cristo |
Stato | Italia |
Regione | Puglia |
Provincia | Bari |
Comune | Noicattaro |
Luogo specifico | Vie del centro storico, Chiesa della Madonna della Lama, Chiesa di Santa Maria della Pace |
Diocesi | Bari-Bitonto |
Periodo | Primavera |
Data mobile | Giovedì Santo - Domenica di Pasqua |
Tradizioni religiose | Processioni, sacre rappresentazioni, celebrazioni eucaristiche |
Tradizioni folcloristiche | Spettacolo pirotecnico |
Collegamenti esterni Sito ufficiale dell'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia (IDEA) | |
La Settimana Santa a Noicattaro (Bari) rievoca annualmente nella città pugliese la passione e morte di Gesù Cristo.
Descrizione
La Settimana Santa si articola in momenti celebrativi, devozionali e folcloristici, che hanno il loro culmine nei seguenti tradizioni:
Processione dei Crociferi
La sera del Giovedì Santo si svolge la tradizionale visita agli altari della reposizione, un tempo detti sepolcri. Subito dopo la Santa Messa in Coena Domini le chiese aprono le porte e rimango fruibili per tutta la notte. Da questo momento, le ore verranno scandite da i colp oscheur (in italiano, i colpi oscuri) dei fuochi d'artificio.
Alle ore 20.00 dalla Chiesa della Madonna della Lama inizia la processione del Primo Crocifero (detto Craocia Vecchie), ossia il più anziano (non per età anagrafica, ma per gli anni spesi nella penitenza di portatore), che ha il privilegio di essere accompagnato da una piccolo gruppo di persone con fiaccole e da trozzue (raganelle di legno) portate dai bambini: questo, molto probabilmente, ricorda la scorta dei soldati e lo scherno della folla che accompagnò Gesù lungo la strada da Caifa a Ponzio Pilato, prima della condanna. Al passaggio del Primo Crocifero, il Sindaco dà fuoco alla grande catasta di legno (detta a fanov) collocata sul sagrato della Chiesa della Madonna della Lama, formata dai rami secchi depositati dai contadini durante la Quaresima per propiziare il raccolto nei campi: questo atto richiama simbolicamente il fuoco acceso nell'atrio del Pretorio presso il quale, prima del canto del gallo, per tre volte san Pietro rinnegò Gesù Cristo. Sulla parete centrale della piazza viene esposto un drappo funebre su quale sono iscritte quattro lettere, P.D.N.I. (Passio Domini Nostri Jesu), mentre un tamburo annuncia la condanna a morte di Gesù. Contemporaneamente il borgo s'illumina delle fiammelle dei ceri rossi posti su tutte le finestre e i balconi, quasi a testimonianza della partecipazione di ogni famiglia al mistero della passione di Gesù Cristo.
Dopo il passaggio del Primo Crocifero seguono gli altri, circa un centinaio. I Crociferi, che sono figure emblematiche della Settimana Santa nojana, vestono un saio nero, con un cappuccio che copre il volto, portano una corona di spine sul capo, trascinano al piede scalzo una catena di ferro e portano sulla spalla una pesante croce. Nel più rigoroso silenzio, passano di chiesa in chiesa, dove, davanti a ciascun edificio sacro, depongono il peso per essere liberi di flagellarsi con la catena che gli ha appesantito il passo e ferito la caviglia. I Crociferi visitano i S-bbulcr (i Sepolcri) attraversando in ginocchio la navata della chiesa e percuotendosi le spalle fino all'altare dove l'ostia, posta nell'ostensorio per l'adorazione.
Processione di Gesù Cristo morto
La sera del Venerdì Santo, alle ore 20.00, dalla Chiesa della Madonna della Lama esce la processione di Gesù Cristo morto, che viene trasportato deposto su un cataletto (detto popolarmente Naka, ossia "culla"), realizzato nel 1908 da una bottega barese.
I portatori camminano con un passo alternato che crea un'andatura "cullante", mentre risuona frequentemente, da parte di chi li guida, l'ordine: Suozz! (insieme).
Molti sono i Crociferi che accompagnano questa processione per le vie del centro storico: in alcune edizioni se ne sono contati anche un centinaio.
Processione della Madonna addolorata
Il Sabato Santo, alle ore 2.00, dalla Chiesa Collegiata di Santa Maria della Pace (detta Chiesa Madre) esce la processione della Madonna addolorata, detta anche Madonna dei Sette Dolori, perché la statua di Maria ha il cuore trafitto da sette spade. Questa processione si snoda per le vie del borgo per tutta la notte, fino al mattino inoltrato, accompagnando la Madonna addolorata circondata da trentatré Crociferi, tanti quanti erano tradizionalmente gli anni di Gesù al momento della morte. La processione è molto suggestiva e commovente, poiché l'illuminazione pubblica è spenta e le strade e gli edifici sono rischiarati solo da candele e fiaccole.
Processione dei Misteri
La Settimana Santa si conclude con la processione dei Misteri che esce nel pomeriggio del Sabato Santo alle ore 15.30.
I Misteri sono dieci sculture processionali, quasi tutte realizzate in cartapesta leccese verso la fine del XIX secolo, che raffigurano:
- Gesù Cristo prega nell'orto del Gethsemani;
- Gesù Cristo alla colonna;
- Ecce Homo;
- Gesù Cristo porta croce;
- Veronica;
- San Giovanni evangelista;
- Gesù Cristo crocifisso;
- Gesù Cristo morto;
- Madonna addolorata;
- Calvario.
Le statue vengono portate a spalla da alcuni portatori vestiti con un saio nero, incappucciati e con una corona di spine sul capo.
Alla processione, la più lunga insieme a quella della Madonna addolorata, partecipano una lunga schiera di crociferi e di confratelli. Questa parte dalla Chiesa della Madonna della Lama, passa per la Chiesa Madre e la Madonna del Carmine, e ritorna poi al punto di partenza, sul sagrato della quale il celebrante rivolge ai fedeli una predica.
Riconoscimenti
L'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia (IDEA) ha riconosciuto l'evento, quale Patrimonio immateriale d'Italia
Patrimonio immateriale d'Italia
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Voci correlate | |
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