Suore Passioniste di San Paolo della Croce

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Suore Passioniste di San Paolo della Croce
in latino Congregatio Sororum Sancti Pauli a Cruce
Stemma passionisti.jpg
Stemma dell'ordine
Istituto di vita consacrata
Congregazione religiosa femminile di diritto pontificio
Fondatore Maria Maddalena Frescobaldi
Data fondazione 1815
Luogo fondazione Firenze
sigla C.P.[1]
Regola 1720, da San Paolo della Croce[2]
Approvato da Benedetto XIII
Data di approvazione 1725
Motto La Passione di Cristo è sempre nei nostri cuori
Scopo apostolato attivo, evangelizzazione ed educazione
Costituzioni 1720, approvate il 15 maggio 1741 da Benedetto XIV
Santo patrono Cuore di Gesù
Anno prima fondazione 1815
Collegamenti esterni
Sito ufficiale

Le Suore Passioniste di San Paolo della Croce (in latino Congregatio Sororum Sancti Pauli a Cruce) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla C.P.[1].

Cenni storici

Immagine della testata del sito ufficiale

La congregazione ebbe origine dall'operato della marchesa Maria Maddalena Frescobaldi (1771-1839) che, rimasta vedova, iniziò a dedicarsi alla cura delle donne malate presso l'ospedale di San Bonifazio, dove ebbe modo di imbattersi nella realtà della prostituzione.

La marchesa decise quindi di dirigere il suo apostolato al recupero delle prostitute e le prime quattro giovani raccolte dalla Frescobaldi si costituirono in congregazione col nome di Ancille Passioniste (il titolo di San Paolo della Croce venne aggiunto nel 1817).

La fondatrice adattò per la vita attiva la regola data da Paolo della Croce (1694-1775) alle monache Passioniste[2].

La compagnia, insieme agli altri enti ecclesiastici, venne soppressa dal governo italiano nel 1866. Restaurata il 14 settembre 1872 a opera di Giuseppe Fiammetti e di due suore del dissolto istituto, nel 1875 ottenne il riconoscimento dell'arcidiocesi di Firenze[2].

Le Passioniste ricevettero il pontificio decreto di lode il 17 giugno 1931 e le loro costituzioni vennero approvate definitivamente dalla Santa Sede nel 1839[2].

Attività e diffusione

Le suore Passioniste hanno come missione quella di indirizzare le persone più emarginate e soggette allo sfruttamento e al degrado a riscoprire la propria dignità di persone salvate da Gesù.

Operano attraverso diverse forme educative: centri di accoglienza per minori, case-famiglia, scuole, centri sociali e di assistenza, centri per la promozione della donna.[3]

Sono presenti:

  • in Europa (Belgio, Bielorussia, Bulgaria, Francia, Italia, Polonia, Portogallo, Spagna),
  • nelle Americhe (Bolivia, Brasile, Canada, Colombia, Cuba, Ecuador, Panamá, Paraguay, Perù),
  • in Asia (Corea del Sud, Filippine, India, Indonesia), in Africa (Congo, Costa d'Avorio, Nigeria, Tanzania),
  • in Australia[4] La sede generalizia è a Roma.[1].

Al 31 dicembre 2005, la congregazione contava 1.028 religiose in 160 case[1].

Note
  1. 1,0 1,1 1,2 1,3 Ann. Pont. 2007, p. 1658.
  2. 2,0 2,1 2,2 2,3 DIP, vol. VI (1980), coll. 1235-1236, voce a cura di C. Brovetto.
  3. Passioniste.org - Chi Siamo su passioniste.org. URL consultato il 7-7-2009
  4. Passioniste.org - Dove Siamo su passioniste.org. URL consultato il 7-7-2009
Bibliografia
Collegamenti esterni