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- Lettura - Is 58, 4b-12b : Questo è il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique.Dopo il ritorno dall'esilio a Babilonia, finito con il 538 a.C., gli ebrei stavano ricostruendo la loro città e riprendendo anche una vita religiosa. Di qui anche pratiche di digiuno, almeno per chi lo poteva. Un profeta, discepolo del grande Isaia, interpreta, per loro e per noi, i veri desideri del loro Dio: giustizia, fraternità, generosità, rinunce a beni nostri per gli altri.
- Salmo - Sal 102, 8-14. 17-18 - Rit.: Misericordioso e pietoso è il Signore.
- Epistola - 2Cor 5, 18 – 6, 2 : Lasciatevi riconciliare con Dio.Paolo ha appena parlato dell'amore di Cristo morto e risorto per noi e del nostro essere diventati creature nuove per la fede battesimale. Ora ne parla come di evento di riconciliazione: non noi abbiamo riconciliato Dio con noi, ma il contrario. A questo scopo Dio «fece Gesù peccato a nostro favore», ossia solidale con noi peccatori e mezzo o sacrificio, di purificazione dal peccato. La Chiesa continua sempre quest'opera di riconciliazione, specialmente in Quaresima.
- Canto al Vangelo - cfr. Mt 4, 4 : Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
- Vangelo - Mt 4, 1-11 : I quaranta giorni di digiuno osservati da Gesù.Gesù nella sua vita pubblica affrontò e vinse le tentazioni di operare miracoli populistici, di sfruttare il clamore delle piazze, di servire Satana invece che il Padre, insomma di cercare il tutto-subito-facile-per me. Alla luce di quelle, l'evangelista costruisce, con arte e fine didattica, questo racconto, sempre illuminante per la nostra vita, il particolare in Quaresima.
- Dopo il Vangelo - cfr. 2Cor 6,2-7 : Ecco: ora è il tempo propizio; ecco: ora è il giorno della salvezza. Prepariamoci con molta pazienza, con molte rinunce, con armi di giustizia, per grazia di Dio. Nessuno si faccia trovare, nel giorno della redenzione, ancora schiavo del vecchio mondo di peccato.