Thomas Byles
Thomas Byles Presbitero | |
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Età alla morte | 42 anni |
Nascita | Leeds 26 febbraio 1870 |
Morte | Atlantico 15 aprile 1912 |
Ordinazione presbiterale | 15 giugno 1902 |
Thomas Byles (Leeds, 26 febbraio 1870; † Atlantico, 15 aprile 1912) è stato un presbitero britannico, morto durante il naufragio del Titanic, noto per il sostegno umano e spirituale prestato durante la tragedia e in questo ruolo raffigurato dai film dedicati al Titanic. Nel 2015 la diocesi di Brentwood ha iniziato il processo canonico per riconoscerlo servo di Dio (titolo precedente a beato e santo).
Vita
Roussel Davids Byles nacque il 26 febbraio 1870 a Headingley (sobborgo di Leeds, Inghilterra) dal pastore protestante congregazionalista Alfred Holden Byles e da Louisa Davids. Fu il primogenito di sette figli. Tra il 1885-1889 studiò presso il Leamington College e la Rossall School a Fleetwood. Nel 1889 iniziò gli studi presso il Balliol College a Oxford e nel 1894 si diplomò come "Bachelor of Arts".
Durante gli studi abbandonò l'educazione religiosa familiare per passare alla chiesa anglicana. Lo studio dei padri della Chiesa e l'esempio del fratello William, già convertitosi al cattolicesimo, lo spinsero al battesimo cattolico che avvenne il 23 maggio 1894 nella St. Aloysius Church di Oxford, tenuto dal padre gesuita Joseph Martin e adottò il nome Thomas (Tommaso, in omaggio a san Tommaso d'Aquino).
Terminati gli studi partecipò a esercizi spirituali a Manresa, in Spagna e quindi si recò a Tubinga (Germania) dove il fratello William stava studiando. Nel settembre 1894 si recò nell'abbazia benedettina di Beuron (Germania), dove rimase alcune settimane. In seguito fu assunto come insegnante presso il cattolico St. Edmund's College (Ware, Inghilterra) e maturò l'idea di farsi prete. Nel 1899 si recò al Pontificio Collegio Beda di Roma e fu ordinato nella basilica di Sant'Apollinare (Roma) il 15 giugno 1902. Per i primi mesi esercitò il sacerdozio a Roma e nel febbraio 1903 si trasferì a Gunnersbury, presso Londra, in una missione impegnata per la conversione dei protestanti al cattolicesimo. Quindi esercitò l'apostolato a Kelvedon (Essex, Inghilterra) per un breve periodo e nel 1905 fu assegnato alla parrocchia St. Helen (Ongar, Essex), dove esercitò per 7 anni.
Nel frattempo il fratello William, per viaggi di affari, aveva conosciuto e si era fidanzato con Katherine Russell di New York. Thomas avrebbe dovuto celebrare il matrimonio che si sarebbe tenuto presso la chiesa di sant'Agostino a New York. Si imbarcò sul Titanic a Southampton il 10 aprile 1912 con un biglietto di seconda classe, n° 244310.
Naufragio del Titanic
Domenica 14 aprile Byles celebrò la sua ultima messa a vantaggio dei passeggeri di seconda e terza classe, predicando in inglese e francese sull'utilità di preghiera e sacramenti di fronte ai pericoli della vita.
Secondo le testimonianze dei superstiti, al momento dell'impatto con l'iceberg padre Byles stava recitando il breviario sul ponte. Scese al livello della terza classe e impartì benedizioni e confessioni, recitando poi il rosario. Quando la situazione apparve critica guidò i passeggeri al ponte superiore per l'imbarco nelle scialuppe di salvataggio. Secondo i resoconti, per due volte gli fu offerto l'imbarco nelle scialuppe, ma rifiutò. Mentre partivano le ultime scialuppe si trovava sul retro della nave dove recitava il rosario attorniato da un centinaio di fedeli, inginocchiati in preghiera.
Morì durante il naufragio e il suo corpo non fu mai recuperato.
Processo di canonizzazione
Nell'aprile 2015 p. Graham Smith, parroco di St. Helen (Ongar, Essex, Inghilterra), col supporto del vescovo Alan Williams della locale diocesi di Brentwood, ha iniziato il processo canonico per riconoscerlo servo di Dio (titolo precedente a beato e santo).[1]
Rappresentazione nei film
Nel film Titanic del 1953 p. Byles è stato fugacemente interpretato da Richard Basehart e nel telefilm del 1979 S.O.S. Titanic da Matthew Guinness.
Nel più celebre film Titanic di Cameron (1997) è stato interpretato da James Lancaster, dove in particolare viene rappresentato durante il naufragio a recitare Ap 21,1-4 ("non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno, perché le cose di prima sono passate").
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