Thomas Planta
Thomas Planta Vescovo | |
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Età alla morte | 44 anni |
Nascita | 21 dicembre 1520 |
Morte | Bad Fideris, 28 aprile 1565 |
Ordinazione presbiterale | 1575 |
Nominato vescovo | 21 dicembre 1549 |
Consacrazione vescovile | Roma, 10 novembre 1550 |
Incarichi ricoperti | Vescovo di Coira |
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Thomas Planta (21 dicembre 1520; † Bad Fideris,, 28 aprile 1565) è stato un vescovo svizzero.
Cenni biografici
Thomas nacque il 21 dicembre 1520 (altre fonti riportano 1502 come anno di nascita), il padre era Hartmann Planta e la madre Schucan. La sua famiglia proveniva da Zuoz, in Engadina. I Planta, con i von Salis, erano tra le famiglie più influenti dei Grigioni.
Thomas studiò a Vienna e dal novembre 1543 è certificato come cantore del duomo di Coira. Eletto vescovo di Coira nel 1549 (conferma papale nel 1550), nel 1551 venne consacrato a Roma dove si era recato per difendersi dall'accusa di eresia sollevata dal suo rivale Bartholomäus von Salis, arciprete di Sondrio. Prima di rientrare in sede giunse a Trento il 29 ottobre per prendere parte ai lavori conciliari fino alla sospensione del Concilio, avvenuta il 22 aprile 1552.
Quando nelle Tre Leghe si seppe che Planta sarebbe rimasto a Trento, la Lega delle Chiese inviò un messaggero a Trento, con la presuntuosa richiesta che il vescovo non si immischiasse in nulla di quanto discusso e deciso nel Concilio, poiché non aveva l'autorità della Lega delle Chiese per farlo e che lo ritenevano unico responsabile di tutte le conseguenze della sua partecipazione al Concilio.
Dopo il suo ritorno in sede, il 26 luglio 1552 ricevette le insegne imperiali di principe vescovo dall'imperatore Carlo V e nell'ottobre dello stesso anno la città di Coira gli rese omaggio. Gli sforzi del nunzio apostolico presso gli Svizzeri Giovanni Antonio Volpe (o Volpi[1]), per convincere il vescovo di Coira a partecipare alla terza e decisiva sessione del concilio di Trento, furono vani. Planta, che adduceva motivi di ordine economico e la grave situazione nella sua diocesi per non ritornare a Trento, nominò l'abate dell'abbazia di Einsiedeln Joachim Eichhorn, come suo procuratore al Concilio. Tuttavia, per problemi di salute, la presenza a Trento dell'abate Eichhorn fu solo di breve durata. Volpe, che era a Trento dall'aprile 1563, ne assunse la rappresentanza. Dopo la fine del Concilio Volpe firmò gli atti del Concilio pro me et procuratorio nomine [...] Thomae Plantae episcopi Curiensis. L'attuazione dei contenuti delle singole delibere, in particolare dei decreti di riforma, restava comunque di competenza dell'Ordinario di Coira.
La già tesa situazione politica ecclesiastica dei Grigioni, lo stile di vita personale (Planta aveva una concubina e una figlia), il contatto troppo stretto e amichevole del vescovo con i singoli ministri e con gli ambienti protestanti influenti, impedirono al vescovo di portare avanti una concreta riforma nella sua diocesi.
Morì il 28 aprile 1565 durante un soggiorno alle terme di Bad Fideris e fu sepolto nella sua cattedrale.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo di Coira | Successore: | |
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Luzius Iter [2] | 19 marzo 1550-28 aprile 1565 | Beatus di Porta [3] |
Note | |
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Bibliografia | |
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