Utente:Elvezio Del Pietro/Alessandro Cesarini (XVI secolo)

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Abbazia di San Marziale
Saint-Martial sur plan de Limoges.jpg
Stampa XVII secolo
Stato bandiera Francia
Regione Nuova Aquitania
Comune Limoges
Diocesi Diocesi di Limoges
Religione Cattolica
Oggetto tipo Abbazia
Dedicazione San Marziale di Limoges
Sigla Ordine qualificante O.S.B.
Sigla Ordine reggente O.S.B.
Inizio della costruzione 848
Soppressione 1793
Coordinate geografiche
45°49′53″N 1°15′35″E / 45.8314, 1.2598 bandiera Francia
Mappa di localizzazione New: Francia
Abbazia di San Marziale
Abbazia di San Marziale
Avignone
Avignone
Parigi
Parigi


La Basilica di San Marziale di Limoges (Abbaye Saint-Martial de Limoges in lingua francese) è un'antica abbazia benedettina della Diocesi di Limoges. Durante il Medioevo fu un importante centro artistico, giuridico e scientifico.
Venne edificata per volere di Carlo il Calvo nell'848 con lo scopo di ospitare un capitolo di canonici al servizio della tomba di san Marziale di Limoges ed al suo santuario annesso in un edificio benedettino. Nel 1535 l'edificio venne convertito in collegiata, nel 1791 l'istituto di canonici venne dismesso ed abbandonato, e l'edificio venne fisicamente demolito nel 1794.
La cripta, l'unica testimonianza rimasta intatta dell'antica abbazia, contenente le tombe di San Marziale e di santa Valeria venne riscoperta solo negli anni '60. Attualmente la struttura è aperta ai visitatori, dopo che sono state svolte delle ricerche archeologiche nel 2014.

Storia dell'edificio

La presenza di un culto sulla tomba di San Marziale è testimoniata negli scritti di san Gregorio di Tours e viene fatta risalire al VI secolo. Intorno al 680 l'abbazia fu teatro di un importante episodio di politica locale: un brigante di nome Loup si ribellò contro l'autorità del sovrano francese e tentò di prendere la città, che era allora di importanza strategica per il controllo dell'intera Aquitania; tuttavia questo tentativo fallì per l'intervento di san Marziale, ma molto più probabilmente per l'opposizione della popolazione locale[1].

Nelle immediate vicinanze fu costruita una basilica dedicata al Santissimo Salvatore intorno al IX secolo ma la data è oggetto di discussione. La tradizione storiografica considera la testimonianza dello storico Ademaro di Chabannes[2] come inaffidabili dal momento che, nella sua Vie de saint Martial (vita di San Marziale) avrebbe tentato di presentare San Marziale come apostolo inviato direttamente da San Pietro per evangelizzare l'Aquitania, e non come un semplice confessore, e per questo avrebbe alterato la datazione della costruzione dell'Abbazia. Egli indica come data della consacrazione dell'edificio l'832, in modo tale da poter essere stato teatro della incoronazione di Carlo III di Aquitania nell'855, dal momento che la figura di San Marziale sembra rappresentasse un importante simbolo politico per i re ed i duchi d'Aquitania.

Per combattere una epidemia di ergotismo (detto all'epoca Fuoco di Sant'Antonio) nel 994, il vescovo di Limoges Ilduino e suo fratello Geoffroy, abate di San Marziale, organizzarono una processione dove si esponevano le reliquie di diversi santi, primo fra tutti San Marziale, che vennero estratte dalla tomba e poste in una cassa d'oro e portata in processione fino alla località di Montjovis il 12 novembre 994.

Cronotassi degli abati
  • 832: costruzione della chiesa di Saint-Sauveur (futura Saint-Martial) vicino alla tomba del santo, in onore di Adémar de Chabannes
  • 848: fondazione dell'abbazia di Saint-Martial, da parte di Carlo il Calvo
  • 848-850: Oddone, già abate di Saint-Savin. Il primo chierico, custode della tomba di San Marziale, Ainard, si dimise liberamente in favore di Oddone, abate di Saint-Savin nel Poitou, uno dei pochi monasteri dell'Aquitania ad essere sfuggito alla furia dei Normanni. Oddone era regolare, e tutti i chierici accettavano l'osservanza più rigorosa come lui, probabilmente nella regola di Chrodegang, e forse allora praticavano il canto di Metz.
  • 850-861: Abbo, priore di Saint-Savin. Venne a sostituire Odon, che era tornato a Saint-Savin. Abò era abate di Saint-Martial quando Carlo il Bambino fu incoronato re d'Aquitania nell'abbazia nell'855.
  • 861-876: Gosindus o Gonsindus
  • 877: I canonici di San Marziale, fino ad allora sotto la regola di Chrodegang, adottano la regola di San Benedetto
  • 894-902 : Fulberto I
  • 903-920: Fulberto II
  • 936 : Stefano
  • 956 : Aymon o Aymoins d'Aubusson
  • 988 : Aymeric Malcorona
  • 988 : Guigo o Guigues
  • 994 : Goffredo I (Jauffredus, Gauffredus)[2] fratello del vescovo di Limoges;
  • 998-1007: Aldebaldus (Adalbadus)
  • 1007-1019 : Goffredo II Jauffredus II
  • 1019-1025 : Ugo I
  • 1025-1040 : Odolric
  • 1040-1048 : Pietro Inoto come Albert de Clun o Cluys
  • 1049-1060 : Ménard de Hisly
  • 1060-1063: Pietro II, detto Aubon
  • Nel 1063 la riforma cluniacense fu adottata a Saint-Martial, fino ad allora sotto la regola di san Benedetto
  • 1063-1114 : Adémar
  • 1114-1115 : Bernardo
  • 1115-1143 : Amblard
  • 1143-1156 : Alberto I
  • 1156-1160 o 1161: Pierre II dit Aubon
  • 1160 o 1161-1161 : Ugo II di Fuse
  • 1160-1174 : Pierre III du Barri
  • 1174-1198 : Isembert
  • 1198-1214: Ugo III di Brosse
  • 1214-1220 : Pierre Lagrise
  • 1103: Pierre II Aubonis; Aymeric II du Breuil de Drouilles; Bernard de Brancion; Amblard di Cluny
  • 1152 : Alberto
  • 1173 : Pierre de Cluny
  • 1181 : Izambert Escoblart
  • 1198 : Ugo II di Brosse
  • 1204: Alelmo viene nominato abate ma non eletto; Pierre de Girssa poi Pierre de Nailhac
  • 1213 : Guillaume de Jaunac
  • 1220 : Raymond Gaucelin
  • 1244 : Guillaume Amaluin
  • 1260 : Guillaume de Mareuil
  • 1271 : Jacques de Calaure
  • 1277 : Pierre, priore di Saint-Vaulry
  • 1284 : Gérald Faydit,
  • 1289 : Guy de La Porte
  • 1294 : Gaillard de Miraumont
  • 1306: Clemente V a Limoges; la testa di San Marziale è posta in un reliquiario.
  • 1307 : Élie Geoffroy de Chabrignac
  • 1307: Omaggio di Jean, duca di Bretagna, all'abate di Saint-Martial
  • 1330 : Guillaume de Ventadour
  • 1348: Élie II de Luys
  • 1361 : Aymeric du Breuil de Drouilles
  • 1384 : Gérald II Jauviond
  • 1393 : Étienne II Almoyns
  • 1421 : Pierre de Drouilles (o des Droulhes) detto Jouvion
  • 1460: Barthélemy d'Audier; poi Pierre de Versailles
  • 1464 : Jacques II Jauviond
  • 1512 : Alberto II Jauviond
  • 1523 : Mathieu Jauviond
Cronotassi degli abati commendatari
  • 1537: Secolarizzazione dei monaci di Saint-Martial e messa in commendam
  • 1543 : Robert de Lénoncourt, cardinale
  • 1549 : Philippe de Lénoncourt, cardinale, nipote del precedente. Il possesso dell'abbazia di Saint-Martial da parte di Philippe de Lenoncourt è dubbio perché Robert de Lenoncourt non sembra essersi dimesso a beneficio del nipote, contrariamente a quanto sostiene la Gallia Christiana
  • 1551: Louis Ricard de Gourdon de Genouilhac, allora vescovo di Tulle
  • 1561 : Giovanni I di Fonsèques
  • 1574: Jean II de L'Aubespine (e non Sébastien de L'Aubespine come scrive la Gallia christiana nova), vescovo di Limoges, poi di Orléans, si dimette nel 1591
  • Dal 1587 al 1595: i canonici di Saint-Étienne officiano a Saint-Martial a causa dei disordini
  • 1591: Léonard Clouzeau, il gran consiglio del re, lo autorizza a prendere possesso dell'abbazia di Saint-Martial nel 1594, ma vi rinuncia
  • 1598 : Pierre XI Verdier, cappellano della regina, abate di Saint-Martial per 54 anni
  • 1652: Jean-Jacques de Fleyres, citato abate di Saint-Martial da Gallia Christiana, ottiene l'encomio dell'abbazia di Saint-Martial nel 1646, prima della morte di Pierre Verdier. Pierre Verdier e Jean-Jacques de Fleyres morirono entrambi nel 1652.
  • 1652: Charles-François de La Vieuville scambiò questa abbazia nel 1660 con il vescovado di Rennes
  • 1661 : Henri de La Mothe-Houdancourt, arcivescovo di Auch
  • 1684 : Jacques III de Courtarvel de Pezé
  • 1701 : Jean-Charles de Taillefer de Barrière
  • 1729: Jean-François de La Cropte de Bourzac, si dimette quando viene nominato vescovo di Noyon
  • 1733 : Benjamin de L'Isle-du-Gast, vescovo di Limoges
  • 1739: Henri-Jacques de Montesquiou-Poylobon, vescovo di Sarlat nel 1747, si dimette nel 1751
  • 1751: Jean V de Montesquiou-Poylobon, fratello del precedente, vicario generale di Sarlat, abate di Saint-Martial fino alla sua morte, avvenuta il 2 dicembre 1784.
  • 1775: Jean VI de Maussac

Architettura

Dell'edificio sono sopravvissuti diversi elementi architettonici, soprattutto della basilica intitolata al Santissimo Salvatore e del probabile palazzo carolingio di cui era parte: una statuetta equestre che rappresenta un sovrano e sormonta ora la fontana du Chevalet; frammenti di lastre con incisioni provenienti forse da un presbiterio ed ora conservate presso il Museo delle Belle Arti di Limoges e ritrovate intorno al XX secolo. Alcuni resti di un paliotto probabilmente dell'altare principale forse donato da Carlo il Calvo.
La chiesa romanica era orientata verso est, mentre l'ingresso era inserito in una torre-portico orientata verso ovest. Da lì si entrava in una navata con tre vaisseaux con volte a botte.

Note
  1. Jean-François Boyer, Limoges, ville ducale et royale dans l'Aquitaine du haut Moyen Âge, Congrès archéologique de France « Haute-Vienne romane et gothique : l'âge d'or de son architecture », 2014, p. 21-28
  2. Ademaro di Chabannes, oppure Adémar de Chabannes o Adémar (989 – 1034), è stato un monaco francese, cronista, poeta e grammaticus
Collegamenti esterni