Utente:Quarantena/Abbazia di San Vittore (Parigi)
Abbazia di San Vittore | |
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L'abbazia nel 1655 | |
Stato | Francia |
Diocesi | Parigi |
Religione | Cattolica |
Oggetto tipo | Abbazia |
Dedicazione | San Vittore |
Fondatore | Guglielmo di Champeaux |
Data fondazione | 1108 |
Distruzione | 1811 |
Soppressione | 1811 |
Coordinate geografiche | |
Francia |
La Reale abbazia di San Vittore fu fondata da Guglielmo di Champeaux nei pressi di Parigi nel 1108, dopo che egli entrò in contrasto con Pietro Abelardo circa la disputa sugli universali.
L'abbazia ospitava una comunità di canonici regolari che seguivano la regola di sant'Agostino e vi fu fondata una scuola per l'insegnamento della filosofia, della teologia e del diritto. Soprattutto in campo filosofico-teologico raggiunse degli importanti vertici nella cultura scolastica, in quella che fu chiamata appunto scuola di San Vittore e che ebbe tra i suoi maggiori esponenti Ugo di San Vittore e Riccardo.
Attraverso le generose donazioni di papi, re, regine e nobili, l'abbazia fu presto arricchita di ricche dotazioni e numerose case di canonici regolari entrarono sotto la sua influenza, comprese alcune abbazie anche fuori dai confini francesi: la chiesa e l'abbazia di Santa Genoveffa (Parigi), Wigmore nel Galles, Sant'Agostino (Bristol), Santa Caterina (Waterford), Saint Thomas (Dublino) e San Pietro ad Aram (Napoli).
Re Luigi VIII nominò almeno quaranta abbazie dell'ordine di San Vittore nel suo testamento e lasciò tutti i suoi gioielli per la costruzione della chiesa abbaziale e 4.000 sterline da dividere tra gli istituti monastici. Entro il XIII secolo, durante la sua massima fioritura, alcuni cardinali e almeno otto significativi abati erano suoi membri.
Tra gli intellettuali e gli studiosi attratti a San Vittore si ricordano Ugo di San Vittore, Riccardo di San Vittore, Pietro Lombardo e San Tommaso Becket. Insieme alla scuola abbaziale di Santa Genoveffa e a quella della cattedrale di Notre Dame di Parigi, la scuola di San Vittore diede impulso alla nascita dell'Università di Parigi.
L'abbazia si trovò in serie difficoltà più tardi, quando fu tacciata di Giansenismo, la congregazione venne soppressa durante la rivoluzione francese nel 1790 e l'anno seguente 1791 la chiesa venne eretta come parrocchia. Il complesso abbaziale fu venduto all'inizio del XIX secolo e demolito nel 1811. Attualmente sull'area occupata dall'abbazia sorgono l'université Jussieu e i Jardin des Plantes.
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