Utente:Quarantena:Santuario di Maria Santissima dell'Alto
Santuario di Maria Santissima dell'Alto | |
Santuario di Maria Santissima dell'Alto (XVI secolo), facciata | |
Stato | Italia |
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Regione | Sicilia |
Regione ecclesiastica |
Regione ecclesiastica Sicilia |
Provincia | Trapani |
Comune | Alcamo |
Diocesi | Trapani |
Religione | Cattolica |
Indirizzo | Via Per Monte Bonifato, 91011 Alcamo (TP) |
Oggetto tipo | Chiesa |
Oggetto qualificazione | Santuario |
Dedicazione | Maria Vergine |
Fondatore | fra' Antonino La Melodia, Vito Faraci e Giuseppe La Chelba |
Data fondazione | 929 |
Stile architettonico | moderno |
Inizio della costruzione | XVI secolo |
Completamento | 1930 |
Data di consacrazione | XVI secolo |
Pianta | rettangolare |
Coordinate geografiche | |
Sicilia | |
Il Santuario di Maria Santissima dell'Alto (chiamato anche Santuario di la Maronna di l'avutu dagli alcamesi) è una chiesetta situata sulla cima del Monte Bonifato, ad Alcamo nella provincia di Trapani.
Storia
Una leggenda risalente al XVI secolo racconta del ritrovamento di un'antica icona della Madonna, in seguito scomparsa, quasi dipinta al suolo e interrata tra le mura del castello sul monte Bonifato. Volendovi costruire un altare, un devoto voleva che si alzasse dal terreno, allora cominciò a pregare la santa Vergine affinché si sollevasse un poco in modo da terra: l'indomani ritrovò la sacra immagine all'altezza desiderata, e così vi fece subito costruire un altare. Il monte Bonifato diventò meta di pellegrinaggi da parte dei fedeli, i quali aiutarono i tre frati Carmelitani, fondatori della chiesetta, a costruire nello stesso luogo del ritrovamento, la chiesa della Madonna dell’Alto.
Nel 1583 la chiesa si trovava quasi abbandonata: nel 1643 e l'eremita fra' Rosario da Palermo raccolse dei fondi fra i fedeli per poterla restaurare, ma in seguito si trasferì a Palermo e abbandonò tale progetto. Dopo un miracolo, e regolata da uno statuto approvato nel 1646 dal vescovo della diocesi di Mazara del Vallo, fu autorizzata l'istituzione della congregazione di Santa Maria dell'Alto (formata da nobili, sacerdoti e popolani) con l'impegno di procedere al restauro della chiesa.
Nel 1930, grazie a Don Paolo Amato, Rettore pro-tempore del santuario, venne costituita una Commissione per la chiesa di Maria Santissima dell'Alto, poi trasformata Congregazione che attualmente è preposta alla preparazione realizzazione della festa che ha luogo il giorno 8 settembre, ricorrenza della Natività della Beata Vergine Maria.
Descrizione e opere
L’edificio, lungo circa 17 metri e 7 metri in larghezza, aveva l’entrata rivolta verso est e con il campanile sopra di essa. All’interno vi erano due altari: uno volto verso l’ingresso, con l’immagine di Gesù Cristo e l’altro verso sud, con l’icona di Nostra Signora dell’Alto. Oggi la chiesa è a navata unica e presenta tre altari: l'altare maggiore, l'altare di san Giuseppe e quello del Santissimo Crocifisso. All'interno ci sono le seguenti opere:
- Maria Santissima dell'Alto (1950),statua in lignea, opera di Luigi Santifaller, sull'altare maggiore
- san Giuseppe, olio su tela
- san Francesco di Paola, olio su tela
- Madonna del Paradiso, olio su tela
- Crocifisso in cartapesta
- Maria Santissima dell'Alto (1933), statua in legno, opera di Giuseppe Ospedale (in sacrestia)
- Madonna dell'Alto, pittura su lamiera di zinco, opera di Liborio Mirabile, restaurata nel 1930 dal sac. Francesco Alesi e rimaneggiata da Mariano Coppola nel 1982 (nella rettoria)
Risultano scomparse la pittura originaria, raffigurante la Madonna, e la statua lignea del 1644, opera di Giuseppe Restivo.
Fonti | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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