Arcidiocesi di Portoviejo

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Arcidiocesi di Portoviejo
Archidioecesis Portus Veteris
Chiesa latina

Portoviejo - Catedral.JPG
arcivescovo metropolita Eduardo José Castillo Pino
Sede Portoviejo

sede vacante
Portoviejo

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Suffraganea
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Mappa della diocesi
Nazione bandiera Ecuador
diocesi suffraganee
Santo Domingo de los Colorados
Coadiutore
Vicario
Provicario
generale
Ausiliari Lorenzo Voltolini Esti

Cariche emerite:

Parrocchie 78
Sacerdoti

116 di cui 70 secolari e 46 regolari
9.406 battezzati per sacerdote

60 religiosi 276 religiose
1.186.025 abitanti in 20.342 km²
1.091.143 battezzati (92,0% del totale)
Eretta 23 marzo 1870
Rito romano
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Concattedrale {{{concattedrale}}}
Santi patroni
Indirizzo
Apartado 24, Av. da Universitaria s/n, entre Alajuela y Ramos y Duarte, Portoviejo, Manabí, Ecuador
tel. (05) 63.04.04; 63.24.06 fax. 63.44.28
Coordinate geografiche
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Collegamenti esterni



Chiesa cattolica in Ecuador
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica

L'arcidiocesi di Portoviejo (in latino: Archidioecesis Portus Veteris) è una sede metropolitana della Chiesa Cattolica in Ecuador. Nel 2004 contava 1.091.143 battezzati su 1.186.025 abitanti. È attualmente retta dall'arcivescovo Eduardo José Castillo Pino.

Territorio

L'arcidiocesi comprende la provincia di Manabí.

Sede arcivescovile è la città di Portoviejo, dove si trova la cattedrale di Gesù Buon Pastore.

Il territorio è suddiviso in 78 parrocchie.

Storia

La diocesi di Portoviejo fu eretta il 23 marzo 1870 con la bolla Multiplices inter di papa Pio IX, ricavandone il territorio dall'arcidiocesi di Quito e dalla diocesi di Guayaquil (oggi arcidiocesi). Originariamente era suffraganea dell'arcidiocesi di Quito.

Gli esordi della nuova diocesi furono molto difficili. Il primo vescovo Luis Tola y Avilés ebbe gravi problemi di salute e restò alla guida effettiva della diocesi soltanto per pochi giorni. Nel 1875 presentò un prima rinuncia, ma nel 1878 papa Pio IX lo autorizzò a dirigere la diocesi dalla sua dimora di Guayaquil e a tenere funzioni pontificali nella sua cappella privata. La diocesi restava affidata al suo vicario generale. Si trattava di fronteggiare una situazione pastorale disastrosa: la popolazione non si dava cura dei precetti cristiani, erano diffusi la superstizione e lo spiritismo, la morale era inaccettabile, mancavano chiese, scuole e collegi. Tuttavia, eresse la cattedrale ed istituì il collegio conciliare "san Luigi Gonzaga". Luis Tola y Avilés rinunciò una seconda volta nel 1881 e le sue dimissioni furono allora accettate.

Il successore Pedro Schumacher nel 1885 trovò una diocesi ancora priva di seminario, senza nessuna presenza di ordini religiosi e con solo sette sacerdoti diocesani che dovevano provvedere a 24 parrocchie. Si lanciò quindi in un'opera immensa di sviluppo della diocesi, istituì due seminari e invitò ordini religiosi dall'Europa e dagli Stati Uniti per porre fine alla mancanza di un clero debitamente formato.

La successiva rivoluzione liberale spazzò via tutto quanto il vescovo Schumacher era riuscito faticosamente a costruire: i seminari furono demoliti dalle fondamenta, i collegi riconvertiti in scuole statali, le chiese distrutte. Gli ordini religiosi furono espulsi dal paese e lo stesso vescovo, che apparteneva alla Congregazione della Missione, fu costretto all'esilio in Colombia.

I soprusi del governo giunsero a sopprimere per legge la diocesi, senza produrre però nessun effetto canonico. Dopo la morte del vescovo Schumacher fu nominato un amministratore apostolico, che però era anziano e non poteva godere di rendite a causa delle confische subite. La vastissima diocesi contava appena quattro sacerdoti. Nel 1907 quando fu eletto vescovo Juan María Riera si sarebbe dovuto ripartire dal nulla per rifondare la diocesi. Neanche questo fu possibile, perché il vescovo, per il veto del governo, dovette accontentarsi di guidare la diocesi da Quito, senza potervi risiedere. Quattro anni dopo fu trasferito alla diocesi di Guayaquil. Si aprì quindi una lunga sede vacante, che terminò soltanto nel 1947.

Il 14 dicembre 1945 la diocesi cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della prefettura apostolica di Esmeraldas (oggi vicariato apostolico).

Il 22 gennaio 1956 entrò a far parte della nuova provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Guayaquil.

Il 25 febbraio 1994 è stata elevata al rango di arcidiocesi metropolitana.

Cronotassi dei vescovi

Statistiche

L'arcidiocesi al termine dell'anno 2004 su una popolazione di 1.186.025 persone contava 1.091.143 battezzati, corrispondenti al 92,0% del totale.

Voci correlate
Collegamenti esterni